This thesis studies the relationships that exist between the ways of living, the different lines of research of the contemporary project and the forms of the house, the ways of designing and living it. This work is carry out through a study of the relationship between the house as a technical object and the house as a typological subject. This duality is implicit within the architectural problem and one that encounters an important fracture point in the discussion about domestic space. This phenomenon is such in the moment in which we recognize the domestic space as a place of reunion of two distinct temporal attitudes: within it coexist the time of the building, that is the slow time of years and decades to which the material faces, and the time of daily life, that is the near and fast time of our multiple thoughts and actions. To make this analysis, it is necessary to operate a reduction, consisting in making manifest the various archetypes of the domestic space through the subtraction of what exceeds the research, all those elements that can be considered conjectural. Isolating only some aspects distances us from reality: the distance that separates a face from its caricature is the same that separates archetypes from real houses. This means that there is no such thing as an existentialist house or a phenomenological one: reality is more complex and full of nuances. Nevertheless, the experiment has a value not only in its abstraction but especially as a comparative tool: if reality is recognized in the comparison, then domestic space is recognized as a valid problem in its plurality. The interaction between a sum of possibilities is what allows for the indeterminacy that domestic space is hoped to encounter. The goal, after all, is to allow for all the possibilities of inhabiting the home that we can (or cannot yet) imagine. We talk about domestic infrastructure as the sum of different situations resolved in the identification of a dichotomy between technique and typology.

Questa tesi studia le relazioni che esistono tra i modi di vivere, le diverse linee di ricerca del progetto contemporaneo e le forme della casa, i modi di progettarla e di abitarla. Lo fa attraverso uno studio di relazione tra la casa come oggetto tecnico e la casa come soggetto tipologico. Questa dictomia è implicita all’interno del problema architettonico, e che incontra un punto di frattura importante nella discussione riguardo lo spazio domestico. Questo fenomeno è tale nel momento in cui riconosciamo lo spazio domestico come luogo di ricongiunzione di due attitudini temporali distinte: al suo interno coesistono infatti il tempo dell’edificio, cioè il tempo lento degli anni e dei decenni a cui la materia fa fronte, e il tempo della vita quotidiana, ossia quello prossimo e veloce dei nostri molteplici pensieri e azioni. Per compiere questa analisi è necessario operare per una riduzione, consistente nel rendere manifesti i vari archetipi dello spazio domestico attraverso la sottrazione ciò che esula dalla ricerca, cioè di tutti quegli elementi che possono essere considerati congiunturali. Isolando solo alcuni aspetti ci si allontana dalla realtà: la distanza che separa un volto dalla sua caricatura è la stessa che separata gli archetipi dalle case reali. Ciò significa che non esiste una casa esistenzialista o una fenomenologica: la realtà, infatti, è più complessa e piena di sfumature. Ciononostante, l’esperimento ha valore non solo nella sua astrazione, ma soprattutto come strumento comparativo: se la realtà si riconosce nella comparazione, si riconosce dunque lo spazio domestico come un problema valido nella sua pluralità. L’interazione tra una somma di possibilità è ciò che permette l’indeterminazione a cui lo spazio domestico è auspicabile vada incontro. Il fine in fondo è quello di permettere tutte le possibilità di abitare la casa che possiamo (o non possiamo ancora) immaginarci. Parliamo quindi di infrastruttura domestica, come la somma di situazioni diverse risolta nell’identificazione di una dicotomia tra tecnica e tipologia.

Infrastruttura domestica. Lo spazio dell'abitare tra oggetto tecnico e soggetto tipologico

Moroni Grandini, Natalia Sinya
2020/2021

Abstract

This thesis studies the relationships that exist between the ways of living, the different lines of research of the contemporary project and the forms of the house, the ways of designing and living it. This work is carry out through a study of the relationship between the house as a technical object and the house as a typological subject. This duality is implicit within the architectural problem and one that encounters an important fracture point in the discussion about domestic space. This phenomenon is such in the moment in which we recognize the domestic space as a place of reunion of two distinct temporal attitudes: within it coexist the time of the building, that is the slow time of years and decades to which the material faces, and the time of daily life, that is the near and fast time of our multiple thoughts and actions. To make this analysis, it is necessary to operate a reduction, consisting in making manifest the various archetypes of the domestic space through the subtraction of what exceeds the research, all those elements that can be considered conjectural. Isolating only some aspects distances us from reality: the distance that separates a face from its caricature is the same that separates archetypes from real houses. This means that there is no such thing as an existentialist house or a phenomenological one: reality is more complex and full of nuances. Nevertheless, the experiment has a value not only in its abstraction but especially as a comparative tool: if reality is recognized in the comparison, then domestic space is recognized as a valid problem in its plurality. The interaction between a sum of possibilities is what allows for the indeterminacy that domestic space is hoped to encounter. The goal, after all, is to allow for all the possibilities of inhabiting the home that we can (or cannot yet) imagine. We talk about domestic infrastructure as the sum of different situations resolved in the identification of a dichotomy between technique and typology.
DEAMBROSIS, FEDERICO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2020/2021
Questa tesi studia le relazioni che esistono tra i modi di vivere, le diverse linee di ricerca del progetto contemporaneo e le forme della casa, i modi di progettarla e di abitarla. Lo fa attraverso uno studio di relazione tra la casa come oggetto tecnico e la casa come soggetto tipologico. Questa dictomia è implicita all’interno del problema architettonico, e che incontra un punto di frattura importante nella discussione riguardo lo spazio domestico. Questo fenomeno è tale nel momento in cui riconosciamo lo spazio domestico come luogo di ricongiunzione di due attitudini temporali distinte: al suo interno coesistono infatti il tempo dell’edificio, cioè il tempo lento degli anni e dei decenni a cui la materia fa fronte, e il tempo della vita quotidiana, ossia quello prossimo e veloce dei nostri molteplici pensieri e azioni. Per compiere questa analisi è necessario operare per una riduzione, consistente nel rendere manifesti i vari archetipi dello spazio domestico attraverso la sottrazione ciò che esula dalla ricerca, cioè di tutti quegli elementi che possono essere considerati congiunturali. Isolando solo alcuni aspetti ci si allontana dalla realtà: la distanza che separa un volto dalla sua caricatura è la stessa che separata gli archetipi dalle case reali. Ciò significa che non esiste una casa esistenzialista o una fenomenologica: la realtà, infatti, è più complessa e piena di sfumature. Ciononostante, l’esperimento ha valore non solo nella sua astrazione, ma soprattutto come strumento comparativo: se la realtà si riconosce nella comparazione, si riconosce dunque lo spazio domestico come un problema valido nella sua pluralità. L’interazione tra una somma di possibilità è ciò che permette l’indeterminazione a cui lo spazio domestico è auspicabile vada incontro. Il fine in fondo è quello di permettere tutte le possibilità di abitare la casa che possiamo (o non possiamo ancora) immaginarci. Parliamo quindi di infrastruttura domestica, come la somma di situazioni diverse risolta nell’identificazione di una dicotomia tra tecnica e tipologia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173674