ABSTRACT The project, according to a contemporary holistic vision (and in relation to an oriental tradition of the sense of unity of the artistic experience from the conception of the concept to its formal realization), sees the concept of "connection" essential for effective beings, such as the significant factor that defines life as a dynamic fact, continuously constituted by a sequence of different oriented motions. An attempt is thus made to create a positive architectural environment through a hierarchy of connections defined in different spaces of passage, capable of communicating with different phenomena: the city, nature and users at different levels of public, collective and private relations, in order to reach to an external harmony and an internal balance at all times. The "body" is the place where the awareness of one's conscience takes place, the first subjective individual experience of a positive space resulting from the communication between the internal world of the mind and the body as an external object, pleasant as a singular unit of to be oneself, of the self. So human life is a concrete experience (in relation to other phenomena at different real and abstract levels) throughout history, that is, the experience of continuity of positive space at a given moment; where the search for the self is the reason for "making space". Phenomenologically, the body constitutes the obligatory point of view from which the subject relates to the world.

ABSTRACT Il progetto, secondo una visione olistica contemporanea (e in rapporto ad una tradizione orientale del Senso di unità dell’esperienza artistica dall’ideazione del concetto fino alla sua realizzazione formale), vede il concetto di “connessione” essenziale per esseri efficaci, come il fattore significante che definisce la vita come un fatto dinamico, costituito continuamente di sequenza di diversi moti orientati. Si cerca così di creare un ambiente architettonico positivo attraverso una gerarchia di connessioni definite in diversi spazi di passaggio, capaci ciò di dialogare con fenomeni diversi: la città, la natura e gli utenti a livelli diversi di relazione pubbliche, collettive e private, per giungere ad una armonia esterna e ad un equilibrio interno in ogni momento. Il “corpo” è il luogo nel quale avviene la presa di consapevolezza della propria coscienza, la prima esperienza individuale soggettiva di uno spazio positivo risultato dalla comunicazione tra il mondo interno della mente e il corpo come un oggetto esterno, piacevole come unità singolare dell’essere sé stessi, dell’io. Quindi la vita umana è un’esperienza concreta (in relazione con gli altri fenomeni a diversi livelli sia reali sia astratti) lungo la storia, cioè l’esperienza di continuità dello spazio positivo in un determinato momento; dove la ricerca del sé, è la ragione del “fare lo spazio”. Fenomenologicamente il corpo costituisce il punto di vista obbligato a partire dal quale il soggetto si rapporta con il mondo.

Ripartiamo da capo. Centro accoglienza per minori stranieri non accompagnati 6-18 anni. Progetto di riqualificazione fabbrica Borletti a Milano

NADERI, MELIKA
2019/2020

Abstract

ABSTRACT The project, according to a contemporary holistic vision (and in relation to an oriental tradition of the sense of unity of the artistic experience from the conception of the concept to its formal realization), sees the concept of "connection" essential for effective beings, such as the significant factor that defines life as a dynamic fact, continuously constituted by a sequence of different oriented motions. An attempt is thus made to create a positive architectural environment through a hierarchy of connections defined in different spaces of passage, capable of communicating with different phenomena: the city, nature and users at different levels of public, collective and private relations, in order to reach to an external harmony and an internal balance at all times. The "body" is the place where the awareness of one's conscience takes place, the first subjective individual experience of a positive space resulting from the communication between the internal world of the mind and the body as an external object, pleasant as a singular unit of to be oneself, of the self. So human life is a concrete experience (in relation to other phenomena at different real and abstract levels) throughout history, that is, the experience of continuity of positive space at a given moment; where the search for the self is the reason for "making space". Phenomenologically, the body constitutes the obligatory point of view from which the subject relates to the world.
RIZZI, ROBERTO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2019/2020
ABSTRACT Il progetto, secondo una visione olistica contemporanea (e in rapporto ad una tradizione orientale del Senso di unità dell’esperienza artistica dall’ideazione del concetto fino alla sua realizzazione formale), vede il concetto di “connessione” essenziale per esseri efficaci, come il fattore significante che definisce la vita come un fatto dinamico, costituito continuamente di sequenza di diversi moti orientati. Si cerca così di creare un ambiente architettonico positivo attraverso una gerarchia di connessioni definite in diversi spazi di passaggio, capaci ciò di dialogare con fenomeni diversi: la città, la natura e gli utenti a livelli diversi di relazione pubbliche, collettive e private, per giungere ad una armonia esterna e ad un equilibrio interno in ogni momento. Il “corpo” è il luogo nel quale avviene la presa di consapevolezza della propria coscienza, la prima esperienza individuale soggettiva di uno spazio positivo risultato dalla comunicazione tra il mondo interno della mente e il corpo come un oggetto esterno, piacevole come unità singolare dell’essere sé stessi, dell’io. Quindi la vita umana è un’esperienza concreta (in relazione con gli altri fenomeni a diversi livelli sia reali sia astratti) lungo la storia, cioè l’esperienza di continuità dello spazio positivo in un determinato momento; dove la ricerca del sé, è la ragione del “fare lo spazio”. Fenomenologicamente il corpo costituisce il punto di vista obbligato a partire dal quale il soggetto si rapporta con il mondo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173743