Today cities are facing serious uncertainties and challenges. Reflecting on public space, while also considering the experience gained from the pandemic; these conditions require urgent action of sustainable and inclusive urban development. Public space, understood as the place where we learn to interact with each other and respect the environment in which we are immersed, it is today called upon to adapt to new lifestyles which may provide an opportunity to experiment new urban and social forms, thus becoming a generating principle for positive changes in the urban fabric. It is necessary to re-establish the relationship between the physical space of a territory and its inhabitants, in order to investigate the local scale in depth to propose new models of proximity capable of placing the human dimension at the centre of a system of services, relations and opportunities. As spatial designers are taking on the role of facilitator of transformative and regenerative processes; in order to trigger an inclusive urban development; it is essential give voice to the inhabitants and daily users of the area, to express their opinions. By working in close contact and in continuous dialogue with the people through co-design practices, the specific problems of the local context can be overcomed and the citizens can become the protagonists of new projects, triggering processes of reactivation of public spaces and creating new forms of community. The Vocabolario di Quartiere (Neighbourhood Vocabulary) project, born within Off Campus Nolo, in which I had the opportunity to collaborate, intends to contribute to the search of convergences - in action and meaning - that can lead to new transformative processes within a territory that we can identify as Nolo. The selected neighbourhood, which is originated in the northern area of Milan, is today has a dense and very dynamic reality from a cultural point of view, but rich in social contrasts. The research methodology applied has made it possible, through an immersive and direct approach, to fully understand its fragilities and transformative potential. This is the starting point for [Farsi Spazio], a proposed project strategy to make Nolo a neighbourhood in its own right, where not only are all essential services available and easily accessible, but also as the focal point; the public space can represent a real opportunity. The project aims collaboration and social cohesion, triggering synergies and convergence that can become a solution for the problems and needs in local dimension. [Farsi spazio] is applied to a specific territory, but intends to be an adaptable and scalable strategy to obtain, starting from local specificities, a set of interconnected proximities within cities.

Le città oggi si trovano a dover affrontare incertezze e sfide sempre più urgenti. La riflessione sullo spazio pubblico, ampliata anche dall’attuale esperienza della pandemia, risulta centrale all’interno di uno sviluppo più sostenibile ed inclusivo a livello urbano. Inteso come il luogo in cui impariamo a interagire con l’altro e a rispettare l’ambiente in cui siamo immersi, lo spazio pubblico è oggi chiamato ad adattarsi ai nuovi stili di vita e rappresenta un’opportunità concreta per sperimentare nuove forme urbane e sociali, diventando così principio generatore di cambiamenti positivi sull’intero tessuto urbano. È necessario ristabilire un rapporto tra lo spazio fisico di un territorio e i suoi abitanti, indagare a fondo il locale per proporre nuovi modelli di prossimità in grado di porre la dimensione umana al centro di un sistema di servizi, relazioni e opportunità. Il designer di spazi assume il ruolo di facilitatore di processi trasformativi e rigenerativi: per innescare uno sviluppo urbano inclusivo risulta fondamentale ascoltare il territorio e dar voce a chi lo abita quotidianamente. Lavorando a stretto contatto e in continuo dialogo con le persone tramite pratiche di co-progettazione, le specifiche problematiche del contesto locale possono essere superate e i cittadini diventano così attori protagonisti di nuove progettualità, innescando processi di riattivazione di spazi pubblici e creando nuove forme di comunità. Il progetto Vocabolario di Quartiere nato all’interno di Off Campus Nolo, a cui ho avuto l’opportunità di collaborare, intende contribuire alla ricerca di convergenze - d’azione e di significato - che possano portare a nuovi processi trasformativi all’interno di un territorio che possiamo identificare come Nolo. Questo quartiere, che nasce nell’area nord di Milano, è oggi una realtà densa e molto dinamica da un punto di vista culturale ma ricca di contrasti sociali. La metodologia di ricerca applicata ha permesso, tramite un approccio immersivo e diretto, di comprenderne a fondo le fragilità e le potenzialità trasformative. Nasce da qui [Farsi Spazio] la proposta di strategia progettuale per rendere Nolo a tutti gli effetti un quartiere di prossimità, in cui non solo tutti i servizi essenziali siano disponibili e facilmente accessibili, ma in cui lo spazio pubblico possa rappresentare un’opportunità concreta. Il progetto si pone come obiettivo la collaborazione e la coesione sociale, innescando sinergie e convergenze che possano diventare soluzione per i problemi e i bisogni di una dimensione locale. [Farsi spazio] si applica quindi a un territorio preciso, ma intende porsi come strategia adattabile e scalabile per ottenere, partendo dalle specificità locali, un insieme di prossimità interconnesse all’interno delle città.

[Farsi spazio]. Strategia progettuale per un quartiere di prossimità. Soluzioni urbane sperimentali e inclusive per lo spazio pubblico a Nolo (Milano)

Maramotti, Maria
2019/2020

Abstract

Today cities are facing serious uncertainties and challenges. Reflecting on public space, while also considering the experience gained from the pandemic; these conditions require urgent action of sustainable and inclusive urban development. Public space, understood as the place where we learn to interact with each other and respect the environment in which we are immersed, it is today called upon to adapt to new lifestyles which may provide an opportunity to experiment new urban and social forms, thus becoming a generating principle for positive changes in the urban fabric. It is necessary to re-establish the relationship between the physical space of a territory and its inhabitants, in order to investigate the local scale in depth to propose new models of proximity capable of placing the human dimension at the centre of a system of services, relations and opportunities. As spatial designers are taking on the role of facilitator of transformative and regenerative processes; in order to trigger an inclusive urban development; it is essential give voice to the inhabitants and daily users of the area, to express their opinions. By working in close contact and in continuous dialogue with the people through co-design practices, the specific problems of the local context can be overcomed and the citizens can become the protagonists of new projects, triggering processes of reactivation of public spaces and creating new forms of community. The Vocabolario di Quartiere (Neighbourhood Vocabulary) project, born within Off Campus Nolo, in which I had the opportunity to collaborate, intends to contribute to the search of convergences - in action and meaning - that can lead to new transformative processes within a territory that we can identify as Nolo. The selected neighbourhood, which is originated in the northern area of Milan, is today has a dense and very dynamic reality from a cultural point of view, but rich in social contrasts. The research methodology applied has made it possible, through an immersive and direct approach, to fully understand its fragilities and transformative potential. This is the starting point for [Farsi Spazio], a proposed project strategy to make Nolo a neighbourhood in its own right, where not only are all essential services available and easily accessible, but also as the focal point; the public space can represent a real opportunity. The project aims collaboration and social cohesion, triggering synergies and convergence that can become a solution for the problems and needs in local dimension. [Farsi spazio] is applied to a specific territory, but intends to be an adaptable and scalable strategy to obtain, starting from local specificities, a set of interconnected proximities within cities.
VERGANI, FRANCESCO
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
Le città oggi si trovano a dover affrontare incertezze e sfide sempre più urgenti. La riflessione sullo spazio pubblico, ampliata anche dall’attuale esperienza della pandemia, risulta centrale all’interno di uno sviluppo più sostenibile ed inclusivo a livello urbano. Inteso come il luogo in cui impariamo a interagire con l’altro e a rispettare l’ambiente in cui siamo immersi, lo spazio pubblico è oggi chiamato ad adattarsi ai nuovi stili di vita e rappresenta un’opportunità concreta per sperimentare nuove forme urbane e sociali, diventando così principio generatore di cambiamenti positivi sull’intero tessuto urbano. È necessario ristabilire un rapporto tra lo spazio fisico di un territorio e i suoi abitanti, indagare a fondo il locale per proporre nuovi modelli di prossimità in grado di porre la dimensione umana al centro di un sistema di servizi, relazioni e opportunità. Il designer di spazi assume il ruolo di facilitatore di processi trasformativi e rigenerativi: per innescare uno sviluppo urbano inclusivo risulta fondamentale ascoltare il territorio e dar voce a chi lo abita quotidianamente. Lavorando a stretto contatto e in continuo dialogo con le persone tramite pratiche di co-progettazione, le specifiche problematiche del contesto locale possono essere superate e i cittadini diventano così attori protagonisti di nuove progettualità, innescando processi di riattivazione di spazi pubblici e creando nuove forme di comunità. Il progetto Vocabolario di Quartiere nato all’interno di Off Campus Nolo, a cui ho avuto l’opportunità di collaborare, intende contribuire alla ricerca di convergenze - d’azione e di significato - che possano portare a nuovi processi trasformativi all’interno di un territorio che possiamo identificare come Nolo. Questo quartiere, che nasce nell’area nord di Milano, è oggi una realtà densa e molto dinamica da un punto di vista culturale ma ricca di contrasti sociali. La metodologia di ricerca applicata ha permesso, tramite un approccio immersivo e diretto, di comprenderne a fondo le fragilità e le potenzialità trasformative. Nasce da qui [Farsi Spazio] la proposta di strategia progettuale per rendere Nolo a tutti gli effetti un quartiere di prossimità, in cui non solo tutti i servizi essenziali siano disponibili e facilmente accessibili, ma in cui lo spazio pubblico possa rappresentare un’opportunità concreta. Il progetto si pone come obiettivo la collaborazione e la coesione sociale, innescando sinergie e convergenze che possano diventare soluzione per i problemi e i bisogni di una dimensione locale. [Farsi spazio] si applica quindi a un territorio preciso, ma intende porsi come strategia adattabile e scalabile per ottenere, partendo dalle specificità locali, un insieme di prossimità interconnesse all’interno delle città.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173911