In recent decades, digital has transformed from a tool of use to a real place where we live. Today we use the internet and digital spaces to communicate, to shape our individualities, to understand each other and the world we live in. There is no longer a native and distinct self that can be considered independent from the digital one. What the digital has offered us, good and bad, is now deeply responsible of the way we understand ourselves and the rest of the world. However, there is still a long way to go to make the life we live in digital spaces on humane scale. The Internet is both a dynamic apparatus and a social process, hybrid and complex, consisting of opposing traits and conditions such as anonymity and visibility, privacy and transparency, proximity and distance, real and false, with an operational clash of values between human ambiguity and clarity of machine. The Internet was born with the promise of being a free, open and equal utopia. However, the promise was not kept, and design played an important role in defining internet’s transformation. In fact, digital design is often reduced to predetermined paths or even a coercive tool, lacking ethics and empathy towards users who are commodified with increasing regularity and intensity. This thesis explores the concept of spatiality in the digital environment in an attempt to understand how the designer can influence the experience of those who live in these spaces. By addressing artistic, humanistic and technical aspects in the research path, the thesis aims to help the designer to create spaces that could become a fruitful extension of our humanity, thus fulfilling his responsibility as an essential contributor to today's global infrastructure.

Negli ultimi decenni, il digitale si è trasformato da strumento di utilizzo a un vero e proprio luogo in cui viviamo. Oggi usiamo internet e gli spazi digitali per comunicare, per dare una forma alle nostre individualità, per comprendere gli altri e il mondo in cui viviamo. Non esiste più un sé nativo e distinto che possa essere considerato indipendente dal sé digitale. Ciò che il digitale ci ha offerto, buono e cattivo, è oggi profondamente responsabile di come comprendiamo noi stessi e il resto del mondo. Vi è però ancora una lunga strada da percorrere perché la vita che viviamo negli spazi digitali sia pienamente a misura d’uomo. Internet è sia un apparato dinamico che un processo sociale, ibrido e complesso, costituito da tratti e condizioni opposte come anonimato e visibilità, privacy e trasparenza, vicinanza e lontananza, reale e falso, con uno scontro operativo di valori tra ambiguità umana e chiarezza della macchina. Internet è nato con la promessa di essere un’utopia libera, aperta, equale. La promessa di Internet non è però stata mantenuta, e il design ha giocato un ruolo importante nel definirne la trasformazione. Ad oggi, infatti, il digital design è spesso ridotto a percorsi predeterminati o addirittura uno strumento coercitivo, mancando di etica e empatia nei confronti degli utenti che vengono mercificati con sempre maggiore regolarità e intensità. Questa tesi esplora il concetto di spazialità nell’ambiente digitale nel tentativo di comprendere come il designer possa influenzare l’esperienza di chi vive questi spazi. Affrontando nel percorso di ricerca aspetti artistici, umanistici e tecnici, questa tesi si pone l’obiettivo di aiutare il designer a creare spazi che possano diventare una fruttuosa estensione della nostra umanità, adempiendo così alla sua responsabilità di contributore essenziale dell'infrastruttura globale di oggi.

Internet is the real world. Il ruolo del designer nello sviluppo degli spazi digitali

Motta, Margherita
2019/2020

Abstract

In recent decades, digital has transformed from a tool of use to a real place where we live. Today we use the internet and digital spaces to communicate, to shape our individualities, to understand each other and the world we live in. There is no longer a native and distinct self that can be considered independent from the digital one. What the digital has offered us, good and bad, is now deeply responsible of the way we understand ourselves and the rest of the world. However, there is still a long way to go to make the life we live in digital spaces on humane scale. The Internet is both a dynamic apparatus and a social process, hybrid and complex, consisting of opposing traits and conditions such as anonymity and visibility, privacy and transparency, proximity and distance, real and false, with an operational clash of values between human ambiguity and clarity of machine. The Internet was born with the promise of being a free, open and equal utopia. However, the promise was not kept, and design played an important role in defining internet’s transformation. In fact, digital design is often reduced to predetermined paths or even a coercive tool, lacking ethics and empathy towards users who are commodified with increasing regularity and intensity. This thesis explores the concept of spatiality in the digital environment in an attempt to understand how the designer can influence the experience of those who live in these spaces. By addressing artistic, humanistic and technical aspects in the research path, the thesis aims to help the designer to create spaces that could become a fruitful extension of our humanity, thus fulfilling his responsibility as an essential contributor to today's global infrastructure.
SCANDOLARA, GIACOMO
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
Negli ultimi decenni, il digitale si è trasformato da strumento di utilizzo a un vero e proprio luogo in cui viviamo. Oggi usiamo internet e gli spazi digitali per comunicare, per dare una forma alle nostre individualità, per comprendere gli altri e il mondo in cui viviamo. Non esiste più un sé nativo e distinto che possa essere considerato indipendente dal sé digitale. Ciò che il digitale ci ha offerto, buono e cattivo, è oggi profondamente responsabile di come comprendiamo noi stessi e il resto del mondo. Vi è però ancora una lunga strada da percorrere perché la vita che viviamo negli spazi digitali sia pienamente a misura d’uomo. Internet è sia un apparato dinamico che un processo sociale, ibrido e complesso, costituito da tratti e condizioni opposte come anonimato e visibilità, privacy e trasparenza, vicinanza e lontananza, reale e falso, con uno scontro operativo di valori tra ambiguità umana e chiarezza della macchina. Internet è nato con la promessa di essere un’utopia libera, aperta, equale. La promessa di Internet non è però stata mantenuta, e il design ha giocato un ruolo importante nel definirne la trasformazione. Ad oggi, infatti, il digital design è spesso ridotto a percorsi predeterminati o addirittura uno strumento coercitivo, mancando di etica e empatia nei confronti degli utenti che vengono mercificati con sempre maggiore regolarità e intensità. Questa tesi esplora il concetto di spazialità nell’ambiente digitale nel tentativo di comprendere come il designer possa influenzare l’esperienza di chi vive questi spazi. Affrontando nel percorso di ricerca aspetti artistici, umanistici e tecnici, questa tesi si pone l’obiettivo di aiutare il designer a creare spazi che possano diventare una fruttuosa estensione della nostra umanità, adempiendo così alla sua responsabilità di contributore essenziale dell'infrastruttura globale di oggi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/173914