L'eredità del passato come traccia per il futuro. Camerino intra moenia

The work developed in the thesis started within the Final Design Studio class of the Master's Degree course in Architecture and Urban Design, which allowed us to further explore and understand the delicacy and importance of the post-earthquake reconstruction topic and the key responsibility to preserve the collective memory of the places affected by it, not to scatter a lively part of the identity of the communities. During this study, emerged the polyhedric nature of every action following a seismic event, which includes physical, social and economic aspects that engrave the choices to adopt within the reconstruction process; it was therefore crucial to understand the relationships between the different areas involved when you have to take action in a damaged urban environment which is still historically and culturally rich. To this end, revisiting the main experiences in the post-earthquakes reconstruction processes, has made possible to understand the theoretical, technical and practical aspects of the different methods applied, providing solid bases to outline the most suitable approach to this difficult subject: from the "dov'era com'era" to the newly founded cities. A further discussion/consideration was carried out on the methods of intervention in historical contexts, full of culture, art and monuments, such as those affected by the 2016 earthquake in central Italy, that lead to a necessary awareness of the connection between the preservation of historic centers and their reconstruction. Amongst the historic centers affected by the latest seismic events there's Camerino, a medieval village that suffered heavy damage to the buildings which resulted in the displacement of the population and some functions outside the old town and caused its depopulation. The design proposal aims, in addition to the construction of new venues that can welcome some functions that to this day still have a temporary base outside the historic center such as the Valentiniana library, to restore and rebuild the community in its original core through the of newly designed meeting places.

Il lavoro sviluppato all’interno della tesi è iniziato all’interno del Laboratorio Finale del corso di Laurea Magistrale in Architettura e Disegno Urbano, che ha permesso di approfondire e comprendere la delicatezza e l'importanza del tema della ricostruzione post-sisma e la fondamentale responsabilità di conservare la memoria collettiva dei luoghi colpiti per non perdere una parte vitale dell'identità delle comunità. All’interno di questo approfondimento è emerso il carattere poliedrico di ogni intervento a seguito di un evento sismico che include aspetti di natura fisica, sociale, economica che incidono sulle scelte da adottare nella ricostruzione; è stato quindi importante comprendere quelle che sono le relazioni tra le diverse discipline coinvolte quando ci si trova a intervenire in un contesto urbano mutilato ma ricco di storia e cultura. A tal fine, la rilettura delle principali esperienze nei processi di ricostruzione post-sisma di alcune città italiane, ha reso possibile comprendere gli aspetti teorici, tecnici e pratici delle diverse modalità applicate, fornendo basi concrete per delineare l'approccio progettuale più adeguato possibile a questo delicato tema: dal "dov'era com'era" alle città di fondazione. Una riflessione ulteriore è stata fatta sulle metodologie di intervento in contesti storici, ricchi di cultura, arte e monumenti, come sono quelli colpiti dal sisma del 2016 in centro Italia, con una conseguente e doverosa presa di coscienza sul rapporto tra la tutela dei centri storici e la ricostruzione degli stessi. A far parte dei centri storci colpiti dagli ultimi eventi sismici quello di Camerino, borgo medioevale che riporta pesanti danneggiamenti degli edifici con il conseguente dislocamento della popolazione e di alcune funzioni fuori dal centro storico che ne causano così lo spopolamento. La proposta progettuale si pone come obiettivo, oltre a quello della costruzione di nuove sedi che possano ospitare alcune funzioni che ancora oggi hanno una sede temporanea fuori dal centro storico come quella per la Biblioteca Valentiniana, quello di riportare e ricostruire la comunità nel suo nucleo originale attraverso l’utilizzo di nuovi luoghi di aggregazione.