Da mercato a museo della città. Ricostruzione di un interno urbano a Latina

The thesis deals with the transformation of the former food market located near the central square of Latina. The building, decommissioned in 2013, was built in 1952 and is characterized by a large atrium and a continuous glass strip which, together with the skylight, makes the spacious interior bright. The members of Latina Bene Comune stated that “in the city council the food market was at the center of numerous projects considered because it was strategically considered a suitable place for the economic and cultural growth of the historic center and of the whole city”. The initiative that for the transformation of the building, provides for an alternative road to that hypothesized by the Mayor, namely the "House of taste", consists in the proposal for the development of the City Museum, emphasized by the assumption of the city of foundation. This theme arises from the concrete desire on the part of the Municipality to develop a project that celebrates the centenary of Latina which, according to our vision, can then be consolidated in the City Museum. The thesis therefore questions the meaning of this typology in the specific case of Latina and aims to verify its compatibility by comparing it to the structure of the former food market. The City Museum will have to represent a new public space that deviates from the conventionality of the foundation architecture. It will have to represent a critical distance from the genesis and the past of the city. The conception of this architecture requires giving the city a space that is functional, but that is truly courtly, starting from the assumption that Latina does not have it. The program includes exhibition exhibitions, multipurpose spaces, library, Urban Center and creative workshop. The former food market is considered a sort of modern ruin to be recovered by means of a vertical graft capable of integrating functionally and structurally with the pre-existence. The idea consists of an urban interior that, in close connection with the heart of the city, continues to be such but for a different use.

La tesi affronta la trasformazione dell’ex-mercato annonario collocato in prossimità della piazza centrale di Latina. L’edificio, dismesso nel 2013, è stato costruito nel 1952 e si caratterizza per un grande atrio e per il nastro vetrato continuo che, insieme al lucernario, rende luminoso lo spazioso ambiente interno. I membri di Latina Bene Comune hanno affermato come “in consiglio comunale il mercato annonario è stato al centro di numerosi progetti vagliati perché strategicamente reputato un luogo adatto alla crescita economica e culturale del centro storico e di tutta la città”. L’iniziativa che per la trasformazione dell’edificio, prevede una strada alternativa a quella ipotizzata dal Sindaco, ossia la “Casa del gusto”, consiste nella proposta di sviluppo del Museo della Città, enfatizzato dal presupposto della città di fondazione. Questo tema nasce dalla volontà concreta da parte del Comune di sviluppare un progetto che celebri il centenario di Latina il quale, secondo la nostra visione, possa poi consolidarsi nel Museo della Città. La tesi si interroga dunque sul significato di questa tipologia nel caso specifico di Latina e punta a verificarne la compatibilità accostandolo alla struttura dell’ex-mercato annonario. Il Museo della Città dovrà rappresentare uno spazio pubblico di carattere nuovo che si discosta dalla convenzionalità dell’architettura di fondazione. Dovrà rappresentare una presa di distanza critica rispetto la genesi e il trascorso della città. Il concepimento di questa architettura impone di consegnare alla città uno spazio, si funzionale, ma che sia veramente aulico, partendo dal presupposto che Latina ne è priva. Il programma prevede mostre espositive, spazi polivalenti, biblioteca, Urban Center e officina creativa. L’ex-mercato annonario viene considerato una sorta di rovina moderna da recuperare mediante un innesto verticale capace di integrarsi funzionalmente e strutturalmente con la preesistenza. L’idea consiste in un interno urbano che, in stretta connessione con il cuore della città, continui ad essere tale ma per un uso diverso.