The Varesotto area is historically known both for its undeniable landscape and for the presence of a large number of small, medium and large production plants. Many of the production plants were based along the Olona river from which the Valle dell’Olona gets its name, as one of their main exploitation resources. The study of the area revealed a poor architectural and environmental quality of these spaces, even when these settlements are integrated within the urban fabric, along with an isolation linked to their fruition exclusively limited to working hours. The new way of conceiving the working space, no longer as a closed and single-purpose place but rather as a hybrid open to different scenarios of shared life, puts production sites at the center of such transformations. The key to this can be found in a new organization of these areas or perhaps in the numerous disused factories, perceived as skeletons on the territory, representing a valuable resource for reuse and regeneration. Ensuring a functional mix is mandatory in order to turn these spaces into landmarks capable of integrating both with the urban and with the naturalistic surrounding .

Il territorio del Varesotto è storicamente noto sia per il suo indiscutibile valore paesaggistico che per la presenza di un gran numero di attività produttive di piccola, media o grande dimensione. In particolare, nella Valle dell'Olona sono stati collocati numerosi insediamenti produttivi che ne hanno dapprima sfruttato le risorse naturali, successivamente quelle infrastrutturali. Dalla lettura del territorio non è solo emersa una scarsa qualità architettonica di questi luoghi,anche laddove questi insediamenti siano integrati all’interno di un tessuto urbano, ma anche un isolamento legato a una fruizione esclusiva agli orari lavorativi. Il nuovo modo di concepire lo spazio del lavoro, non più inteso come un luogo chiuso e monofunzionale ma piuttosto come un luogo ibrido e aperto a diversi scenari di vita condivisa, mette al centro di tali trasformazioni gli insediamenti produttivi. In particolare, sono i numerosi stabilimenti dismessi, attualmente scheletri nel territorio, a rappresentare una risorsa per la trasformazione, al fine di creare una mixitè funzionale in grado di attivare e integrare la placca al contesto urbano e naturalistico. A tale azione deve essere necessariamente associata una riqualificazione degli insediamenti produttivi attivi al fine di poter definire dei veri e propri landmark sparsi all’interno del territorio della valle dell’Olona.

Arcipelago produttivo. Progetto di rigenerazione urbana per la Valle dell'Olona

Romano, Grazia;Ruggiero, Roberto;Scarpati, Francesca
2019/2020

Abstract

The Varesotto area is historically known both for its undeniable landscape and for the presence of a large number of small, medium and large production plants. Many of the production plants were based along the Olona river from which the Valle dell’Olona gets its name, as one of their main exploitation resources. The study of the area revealed a poor architectural and environmental quality of these spaces, even when these settlements are integrated within the urban fabric, along with an isolation linked to their fruition exclusively limited to working hours. The new way of conceiving the working space, no longer as a closed and single-purpose place but rather as a hybrid open to different scenarios of shared life, puts production sites at the center of such transformations. The key to this can be found in a new organization of these areas or perhaps in the numerous disused factories, perceived as skeletons on the territory, representing a valuable resource for reuse and regeneration. Ensuring a functional mix is mandatory in order to turn these spaces into landmarks capable of integrating both with the urban and with the naturalistic surrounding .
GUIDARINI, STEFANO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2019/2020
Il territorio del Varesotto è storicamente noto sia per il suo indiscutibile valore paesaggistico che per la presenza di un gran numero di attività produttive di piccola, media o grande dimensione. In particolare, nella Valle dell'Olona sono stati collocati numerosi insediamenti produttivi che ne hanno dapprima sfruttato le risorse naturali, successivamente quelle infrastrutturali. Dalla lettura del territorio non è solo emersa una scarsa qualità architettonica di questi luoghi,anche laddove questi insediamenti siano integrati all’interno di un tessuto urbano, ma anche un isolamento legato a una fruizione esclusiva agli orari lavorativi. Il nuovo modo di concepire lo spazio del lavoro, non più inteso come un luogo chiuso e monofunzionale ma piuttosto come un luogo ibrido e aperto a diversi scenari di vita condivisa, mette al centro di tali trasformazioni gli insediamenti produttivi. In particolare, sono i numerosi stabilimenti dismessi, attualmente scheletri nel territorio, a rappresentare una risorsa per la trasformazione, al fine di creare una mixitè funzionale in grado di attivare e integrare la placca al contesto urbano e naturalistico. A tale azione deve essere necessariamente associata una riqualificazione degli insediamenti produttivi attivi al fine di poter definire dei veri e propri landmark sparsi all’interno del territorio della valle dell’Olona.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/174294