The project was born following the studies carried out in the laboratory concerning the theme of re-forming Milan, more precisely regarding the Porto di Mare area, which appears as a fragmented peripheral margin, a border between the urban fabric and a vast system of green areas, placing clear boundaries between nature and artifice. The main intent of the project is to re-form this portion of the city, integrating it with the Milanese context, thus creating a new polarity for the community. The project intends to maintain an active relationship with the historical memory of the place and at the same time define new spaces that are increasingly vital, usable by the community. This connection with memory is strengthened thanks to the use of water as a design element, which allows you to work on three very specific levels of redevelopment: urban, social and environmental. The first level uses water as an element of reconnection of the city fabric, allowing for the reconstitution of strong relationships with the context adjacent to the intervention area, which have now disappeared, thus defining new urban centralities. The second level involves the use of water as an element of socio-cultural requalification, through the design of two buildings, one for thermal use and the other for cultural use. The thermal buildings, historically closely related to the cultural ones, characterized by the presence of water inside them, are an architectural response to the presence of water in the city. The third level identifies water as an environmental resource and highlights the problem of waste associated with it. Furthermore, the masterplan envisages the design of large green areas for both agricultural and urban park use, with the aim of regenerating the land that is now “consumed” and deprived of its ability to manage rainwater and store CO2.

Il progetto nasce in seguito agli studi effettuati nel laboratorio concernente il tema di ri-formare Milano, più precisamente riguardo l’area di Porto di Mare, la quale si presenta come un margine periferico frammentato, un confine tra il tessuto urbano e un vasto sistema di aree verdi, ponendo limiti netti tra natura e artificio. L’intento principale del progetto è quello di ri-formare questa porzione di città, integrandola con il contesto milanese, dando così vita a una nuova polarità per la comunità. Il progetto intende mantenere un rapporto attivo con la memoria storica del luogo e allo stesso tempo definire nuovi spazi sempre più vitali, usufruibili dalla comunità. Questa connessione con la memoria viene rafforzata grazie all’utilizzo dell’acqua come elemento progettuale, la quale permette di lavorare su tre livelli ben precisi di riqualificazione: urbana, sociale e ambientale. Il primo livello utilizza l’acqua come elemento di riconnessone del tessuto cittadino permettendo di ricostituire delle forti relazioni con il contesto adiacente all’area d’intervento, ormai sparite, definendo così nuove centralità urbane. Il secondo livello prevede l’utilizzo dell’acqua come elemento di riqualificazione socio-culturale, attraverso la progettazione di due edifici, uno ad uso termale e l’altro ad uso culturale. Gli edifici termali, storicamente in stretta relazione con quelli culturali, caratterizzati dalla presenza dell’acqua al loro interno, sono una risposta architettonica alla presenza dell’acqua in città. Il terzo livello identifica l’acqua come risorsa ambientale e sottolinea il problema dello spreco legato ad essa. Inoltre, il masterplan prevede la progettazione di vaste aree verdi ad uso sia agricolo che di parco urbano, con lo scopo di rigenerare il suolo ormai “consumato” e privato della sua capacità di gestione delle acque piovane e di stoccaggio della CO2.

Acqua come elemento di rigenerazione dei margini : una nuova identità per Porto di Mare

BLACONÀ, GIANANDREA;Marturano, Daniele
2019/2020

Abstract

The project was born following the studies carried out in the laboratory concerning the theme of re-forming Milan, more precisely regarding the Porto di Mare area, which appears as a fragmented peripheral margin, a border between the urban fabric and a vast system of green areas, placing clear boundaries between nature and artifice. The main intent of the project is to re-form this portion of the city, integrating it with the Milanese context, thus creating a new polarity for the community. The project intends to maintain an active relationship with the historical memory of the place and at the same time define new spaces that are increasingly vital, usable by the community. This connection with memory is strengthened thanks to the use of water as a design element, which allows you to work on three very specific levels of redevelopment: urban, social and environmental. The first level uses water as an element of reconnection of the city fabric, allowing for the reconstitution of strong relationships with the context adjacent to the intervention area, which have now disappeared, thus defining new urban centralities. The second level involves the use of water as an element of socio-cultural requalification, through the design of two buildings, one for thermal use and the other for cultural use. The thermal buildings, historically closely related to the cultural ones, characterized by the presence of water inside them, are an architectural response to the presence of water in the city. The third level identifies water as an environmental resource and highlights the problem of waste associated with it. Furthermore, the masterplan envisages the design of large green areas for both agricultural and urban park use, with the aim of regenerating the land that is now “consumed” and deprived of its ability to manage rainwater and store CO2.
CORRADI, EMILIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2019/2020
Il progetto nasce in seguito agli studi effettuati nel laboratorio concernente il tema di ri-formare Milano, più precisamente riguardo l’area di Porto di Mare, la quale si presenta come un margine periferico frammentato, un confine tra il tessuto urbano e un vasto sistema di aree verdi, ponendo limiti netti tra natura e artificio. L’intento principale del progetto è quello di ri-formare questa porzione di città, integrandola con il contesto milanese, dando così vita a una nuova polarità per la comunità. Il progetto intende mantenere un rapporto attivo con la memoria storica del luogo e allo stesso tempo definire nuovi spazi sempre più vitali, usufruibili dalla comunità. Questa connessione con la memoria viene rafforzata grazie all’utilizzo dell’acqua come elemento progettuale, la quale permette di lavorare su tre livelli ben precisi di riqualificazione: urbana, sociale e ambientale. Il primo livello utilizza l’acqua come elemento di riconnessone del tessuto cittadino permettendo di ricostituire delle forti relazioni con il contesto adiacente all’area d’intervento, ormai sparite, definendo così nuove centralità urbane. Il secondo livello prevede l’utilizzo dell’acqua come elemento di riqualificazione socio-culturale, attraverso la progettazione di due edifici, uno ad uso termale e l’altro ad uso culturale. Gli edifici termali, storicamente in stretta relazione con quelli culturali, caratterizzati dalla presenza dell’acqua al loro interno, sono una risposta architettonica alla presenza dell’acqua in città. Il terzo livello identifica l’acqua come risorsa ambientale e sottolinea il problema dello spreco legato ad essa. Inoltre, il masterplan prevede la progettazione di vaste aree verdi ad uso sia agricolo che di parco urbano, con lo scopo di rigenerare il suolo ormai “consumato” e privato della sua capacità di gestione delle acque piovane e di stoccaggio della CO2.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/174428