Redimere tempus

The issue of abandonment is characterized by a complex and articulated nuance that involves different realities. But which are these realities? Is it just an abandoned building or does it take on other dimensions and aspects? And where can it manifest itself? The reuse of abandoned spaces is now a practice of interior design, they are not only degradation and insecurity and do not contain only spontaneous vegetation and the echo of a glorious past, but live in silence waiting for an opportunity for redemption. Redimere Tempus literally wants to “redeem time” which for these buildings has crystallized in a past that seems not so far after a too short life. These realities include unfinished, abandoned spaces, urban decay and anonymous and interstitial areas, among which our research has identified the building on which we have decided to project: the former Karma-Borgo del Tempo Perso disco which in 2019 was the subject of a tender promoting its redevelopment. Located in Milan, in the Corvetto district, it represents an opportunity not only for the building but also to redeem fringes of society that are often marginalized, concentrated above all in the suburbs which, far from a purely geographical significance, become real clusters of abandonment and marginalization. Redimere Tempus therefore wants to develop a point of contact between architectural and social marginalization, establishing training, job reintegration and social housing activities within the building designed to involve prisoners, ex-prisoners and Care Leavers. Three macro-projects want to address this theme: Dis-Corretto is a social distillery that combines production and tasting, following the dictates of the circular economy, basing the processes on agricultural production leftovers. Ognidove is a set of essential and sustainable microarchitectures, designed to offer a personal space to those who do not have it, an urban acupuncture intervention that can also be applied outside the intervention area. Puro, finally, aims to revive the open space through the interaction of new actors and new functions, presenting itself as a social meeting place between former prisoners, prisoners and Care Leavers and the inhabitants of the neighboring areas, the urban agriculture becomes the desired glue since the beginning of research between architectural and social marginalization.

La tematica dell’abbandono è caratterizzata da una sfumatura tanto complessa e articolata da coinvolgere realtà di natura estremamente diverse. Ma quali sono queste realtà? Si tratta solo di abbandono edilizio o assume altre dimensioni e aspetti? E dove si può manifestare? La riqualificazione degli spazi abbandonati è un pratica ormai propria dell’interior design, essi non sono solo degrado e insicurezza e non contengono solamente vegetazione spontanea e l’eco di un passato glorioso, ma vivono silenziosi in attesa di un’opportunità di riscatto. Redimere Tempus vuole letteralmente “riscattare il tempo” che per questi edifici si è cristallizzato ad un passato neanche troppo lontano dopo una vita spesso troppo breve. Di queste realtà fanno parte spazi non-finiti, abbandonati, aree urbane degradate, anonime e interstiziali, tra le quali, la nostra ricerca, ha individuato l’area sulla quale abbiamo deciso di intervenire: l’ex discoteca Karma-Borgo del Tempo Perso che nel 2019 fu soggetto di un bando che ne promuoveva la riqualificazione. Situata a Milano, nel quartiere Corvetto, rappresenta un’opportunità non solo per l’edificio ma anche per riscattare frange della società spesso emarginate, concentrate soprattutto nelle periferie che, lontane da un significato prettamente geografico, divengono dei veri e propri cluster di abbandono ed emarginazione. Redimere Tempus vuole quindi sviluppare un punto di contatto tra l’emarginazione architettonica e sociale, instaurando all’interno dell’edificio attività di formazione, reinserimento lavorativo e housing sociale pensate per coinvolgere detenuti, ex detenuti e Care Leavers. Tre macroprogetti vogliono declinare questa tematica: Dis-Corretto è una distilleria sociale che combina produzione e degustazione, seguendo i dettami dell’economia circolare, basando i processi sugli avanzi della produzione agricola. Ognidove è un insieme di microarchitetture essenziali e sostenibili, pensate per offrire uno spazio personale a chi non lo possiede, un intervento di agopuntura urbana applicabile anche all’esterno dell’area di intervento. Puro, infine, si pone l’obiettivo di far rivivere lo spazio aperto attraverso l’interazione di nuovi attori e nuove funzioni presentandosi come luogo di incontro sociale tra gli ex detenuti, i detenuti e i Care Leavers e gli abitanti delle aree limitrofe, l’agricoltura urbana diventa il collante auspicato fin dal principio della ricerca tra l’emarginazione architettonica e sociale.