Worldwide organizations are currently facing a significantly changing context that challenges them to confront with new competitors and growth drivers. It is well established that the priority for managers has become the ability to introduce innovation in products, services and operations (Schumpeter, 1934) because of its potential to alter current scenarios by proposing solutions to corporate, individual and mass problems. This study aims to investigate the possibility of introducing innovations by groups of proactive users, who might become the bearers of new practices.Specifically, it investigates collectives’ capability and practices to introduce Innovation of Meanings following a Design-Driven Innovation approach. Innovation of Meaning aims at redefining the long-term value drivers that underpin the identification of the needs, problems and opportunities (Artusi & Bellini, 2020), focusing on an un-identified problem. It specifically deals with hedonic consumption, the totality of those facets of consumer behaviour that relate to the multisensory, fantasy and emotive aspects of product usage experience. To validate the theory according to groups of individuals reunited in solid communities may become innovators that operate following a linear and clear process, five case studies were considered. The cases were divided into three categories (urban regeneration, collaborative living projects and alternative food systems) and valuable information was produced by the operation of the Gioia methodology conducted on the interviews collected. The results support the impact of groups of proactive users for the generation, development and sharing of new meanings. These findings prove that bottom-up movements are precursors of new habits and lifestyles which, if promptly recognized and embraced, allow companies to generate value and competitiveness. Therefore, already structured businesses could embrace this perspective studying the movements of groups of proactive users to observe or implement in advance elements of change that can allow companies to design products and services focused on the next-normal.

Al giorno d’oggi le organizzazioni di tutto il mondo stanno affrontando un contesto in continuo cambiamento che impone loro la necessità di confrontarsi con nuovi competitor e adottare nuovi driver di crescita. Nello scorso secolo sono emerse teorie secondo cui la priorità per i manager deve essere l’introduzione di innovazione in prodotti, servizi e operations (Schumpeter, 1934) poichè l’innovazione è in grado di alterare gli scenari attuali proponendo soluzioni a problemi aziendali, individuali e di massa. Il presente elaborato si propone di indagare la capacità di gruppi di utenti proattivi nell’introduzione di nuove abitudini e stili di vita mediante prodotti e servizi innovativi. Pertanto, lo studio indaga la capacità della collettività di introdurre innovazione di significato mediante un approccio Design-Driven Innovation, identificandone i processi e le pratiche. Infatti, l’innovazione di significato mira a ridefinire i driver di valore a lungo termine alla base dell’identificazione dei bisogni, dei problemi e delle opportunità (Artusi & Bellini, 2020), concentrandosi su un problema non identificato. Essa si occupa specificamente della dimensione edonica, la quale analizza il comportamento del consumatore approfondendo gli aspetti multisensoriali ed emotivi dell’esperienza di utilizzo del prodotto. Per convalidare la teoria secondo cui gruppi di individui riuniti in solide comunità possono diventare innovatori e operare secondo un processo lineare e chiaro, sono stati considerati cinque casi studio. I casi sono stati suddivisi in tre categorie (rigenerazione urbana, progetti di vita collaborativa e sistemi alimentari alternativi) e mediante l’applicazione della metodologia Gioia, condotta sulle interviste raccolte, sono state trovate preziose informazioni in grado di estendere le attuali teorie di Innovation of Meaning. Inoltre, i risultati ottenuti supportano la teoria secondo cui l’impatto di gruppi di utenti proattivi sulla generazione, sviluppo e condivisione di nuovi significati è rilevante e non trascurabile. Questi risultati dimostrano che i movimenti bottom-up sono precursori di nuove abitudini e stili di vita che, se riconosciuti e adottati tempestivamente, consentono alle aziende di generare valore e competitività. Pertanto, le imprese che abbracciano questa prospettiva e studiano i meaning proposti dalle collettività sono in grado di implementare proattivamente elementi di cambiamento che possono consentire loro di progettare prodotti e servizi incentrati sul next-normal.

Innovation through participation : how collectives can create new meanings

Stiro, Alessandra
2020/2021

Abstract

Worldwide organizations are currently facing a significantly changing context that challenges them to confront with new competitors and growth drivers. It is well established that the priority for managers has become the ability to introduce innovation in products, services and operations (Schumpeter, 1934) because of its potential to alter current scenarios by proposing solutions to corporate, individual and mass problems. This study aims to investigate the possibility of introducing innovations by groups of proactive users, who might become the bearers of new practices.Specifically, it investigates collectives’ capability and practices to introduce Innovation of Meanings following a Design-Driven Innovation approach. Innovation of Meaning aims at redefining the long-term value drivers that underpin the identification of the needs, problems and opportunities (Artusi & Bellini, 2020), focusing on an un-identified problem. It specifically deals with hedonic consumption, the totality of those facets of consumer behaviour that relate to the multisensory, fantasy and emotive aspects of product usage experience. To validate the theory according to groups of individuals reunited in solid communities may become innovators that operate following a linear and clear process, five case studies were considered. The cases were divided into three categories (urban regeneration, collaborative living projects and alternative food systems) and valuable information was produced by the operation of the Gioia methodology conducted on the interviews collected. The results support the impact of groups of proactive users for the generation, development and sharing of new meanings. These findings prove that bottom-up movements are precursors of new habits and lifestyles which, if promptly recognized and embraced, allow companies to generate value and competitiveness. Therefore, already structured businesses could embrace this perspective studying the movements of groups of proactive users to observe or implement in advance elements of change that can allow companies to design products and services focused on the next-normal.
ARTUSI, FEDERICO
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
28-apr-2021
2020/2021
Al giorno d’oggi le organizzazioni di tutto il mondo stanno affrontando un contesto in continuo cambiamento che impone loro la necessità di confrontarsi con nuovi competitor e adottare nuovi driver di crescita. Nello scorso secolo sono emerse teorie secondo cui la priorità per i manager deve essere l’introduzione di innovazione in prodotti, servizi e operations (Schumpeter, 1934) poichè l’innovazione è in grado di alterare gli scenari attuali proponendo soluzioni a problemi aziendali, individuali e di massa. Il presente elaborato si propone di indagare la capacità di gruppi di utenti proattivi nell’introduzione di nuove abitudini e stili di vita mediante prodotti e servizi innovativi. Pertanto, lo studio indaga la capacità della collettività di introdurre innovazione di significato mediante un approccio Design-Driven Innovation, identificandone i processi e le pratiche. Infatti, l’innovazione di significato mira a ridefinire i driver di valore a lungo termine alla base dell’identificazione dei bisogni, dei problemi e delle opportunità (Artusi & Bellini, 2020), concentrandosi su un problema non identificato. Essa si occupa specificamente della dimensione edonica, la quale analizza il comportamento del consumatore approfondendo gli aspetti multisensoriali ed emotivi dell’esperienza di utilizzo del prodotto. Per convalidare la teoria secondo cui gruppi di individui riuniti in solide comunità possono diventare innovatori e operare secondo un processo lineare e chiaro, sono stati considerati cinque casi studio. I casi sono stati suddivisi in tre categorie (rigenerazione urbana, progetti di vita collaborativa e sistemi alimentari alternativi) e mediante l’applicazione della metodologia Gioia, condotta sulle interviste raccolte, sono state trovate preziose informazioni in grado di estendere le attuali teorie di Innovation of Meaning. Inoltre, i risultati ottenuti supportano la teoria secondo cui l’impatto di gruppi di utenti proattivi sulla generazione, sviluppo e condivisione di nuovi significati è rilevante e non trascurabile. Questi risultati dimostrano che i movimenti bottom-up sono precursori di nuove abitudini e stili di vita che, se riconosciuti e adottati tempestivamente, consentono alle aziende di generare valore e competitività. Pertanto, le imprese che abbracciano questa prospettiva e studiano i meaning proposti dalle collettività sono in grado di implementare proattivamente elementi di cambiamento che possono consentire loro di progettare prodotti e servizi incentrati sul next-normal.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/174929