Memory is the tool we use to connect to the past, but it's not a neutral one. It is subjected to several distorsions and manipulations. Through memory we can shape the the flow of the past events in accordance to our needs and desires. And this allows us to define an identity that bridges the past, the present and the future. Remembrance can thus be seen as a form of design, which is developped in the public sphere through symbolic systems such as monuments, cerimonies and celebratory street names. However, design is alsways political, because it shapes our perception of the world and it regulates our experience of it. For this reason, some movements in the artistic and design field try to use aestethics in a critical way to subvert the usual conception of an issue and broaden the ways of seeing it. The project Exempla does the same with the toponimy design of the city of Bergamo. It explicits the values that street names promote in describing the past and it questions the citizens about the references they intend to leave for the future.

La memoria – soprattutto nella sua dimensione collettiva – costituisce lo strumento attraverso cui ci interfacciamo con il passato ma non opera in modo automatico e neutrale, bensì viene sottoposta a numerose distorsioni e manipolazioni. Attraverso la memoria, la materia fluida del passato assume una forma coerente alle intenzioni di chi la ricostruisce, contribuendo a definire un concetto di identità che permette di stabilire una connessione tra il passato, il presente e il futuro. Il ricordo può quindi essere visto come una forma di progetto, fatto di scelte e selezioni, che viene articolato nella sfera pubblica attraverso la produzione di sistemi simbolici, come le cerimonie, i monumenti e le intitolazioni toponomastiche. Gli artefatti progettuali però hanno sempre una dimensione politica, perché determinano i canali di acceso al sensibile, condizionando le possibilità di conoscenza di chi ne fa esperienza. Per questo, alcune realtà nel campo delle arti e del design provano ad utilizzare la dimensione estetica in modo critico, per sovvertire la normale concezione di un fenomeno ed ampliarne quindi le possibilità di conoscenza. Il progetto Exempla intende applicare tali strategie al piano toponomastico della città di Bergamo per mostrarne la parzialità nella ricostruzione del passato ed interrogare l’osservatore circa le sue possibilità di contribuire al futuro.

La memoria come progetto. Il ruolo della toponomastica nella definizione di un'identità collettiva

Piazzalunga, Alberto
2019/2020

Abstract

Memory is the tool we use to connect to the past, but it's not a neutral one. It is subjected to several distorsions and manipulations. Through memory we can shape the the flow of the past events in accordance to our needs and desires. And this allows us to define an identity that bridges the past, the present and the future. Remembrance can thus be seen as a form of design, which is developped in the public sphere through symbolic systems such as monuments, cerimonies and celebratory street names. However, design is alsways political, because it shapes our perception of the world and it regulates our experience of it. For this reason, some movements in the artistic and design field try to use aestethics in a critical way to subvert the usual conception of an issue and broaden the ways of seeing it. The project Exempla does the same with the toponimy design of the city of Bergamo. It explicits the values that street names promote in describing the past and it questions the citizens about the references they intend to leave for the future.
D'ABBRACCIO, VINCENZO
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
La memoria – soprattutto nella sua dimensione collettiva – costituisce lo strumento attraverso cui ci interfacciamo con il passato ma non opera in modo automatico e neutrale, bensì viene sottoposta a numerose distorsioni e manipolazioni. Attraverso la memoria, la materia fluida del passato assume una forma coerente alle intenzioni di chi la ricostruisce, contribuendo a definire un concetto di identità che permette di stabilire una connessione tra il passato, il presente e il futuro. Il ricordo può quindi essere visto come una forma di progetto, fatto di scelte e selezioni, che viene articolato nella sfera pubblica attraverso la produzione di sistemi simbolici, come le cerimonie, i monumenti e le intitolazioni toponomastiche. Gli artefatti progettuali però hanno sempre una dimensione politica, perché determinano i canali di acceso al sensibile, condizionando le possibilità di conoscenza di chi ne fa esperienza. Per questo, alcune realtà nel campo delle arti e del design provano ad utilizzare la dimensione estetica in modo critico, per sovvertire la normale concezione di un fenomeno ed ampliarne quindi le possibilità di conoscenza. Il progetto Exempla intende applicare tali strategie al piano toponomastico della città di Bergamo per mostrarne la parzialità nella ricostruzione del passato ed interrogare l’osservatore circa le sue possibilità di contribuire al futuro.
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