Sport is not only a competitive practice but an opportunity for social benefits and personal affirmation against situations of hardship. The values of sport are many: physical health, psychological well- being, education, respect, collaboration, tolerance, and equality, to name but a few. During the last century, however, the perception of sport as a competitive practice, in which the main purpose was success and the achievement of maximum performance, has become increasingly widespread. In recent years, due to changes in lifestyles, there has been a growing need to return to sports as a tool to improve one’s quality of life, as a means of well-being. Therefore, as a social activity, sport has returned to being the focus of our days, especially when informal and spontaneous. It can now be seen to be practiced in public places reclaimed by citizens. In the sports sector, the role of public areas equipped for free sport will be fundamental. It has become increasingly widespread in Italian cities, although still insufficient, especially in urban centers of Southern Italy. Above all, the management of these spaces will be of great importance. This will lead to a collaboration between administration, associations and citizens. The general objective of the research is to demonstrate that both urban and social regeneration can find a worthy solution in the design of spaces for sport. In Italy, urban regeneration still takes place through localized and extraordinary interventions in specific contexts, often peripheral and degraded. Unfortunately however, it fails to adopt larger-scale planning, a network of small solutions capable of triggering spontaneous retraining processes. Through the presentation of European examples, this difference will be emphasized. While by drawing comparisons with the Italian landscape, several suggestions can be identified, which can become a reference model and solution for regeneration in Italy through sport.

Lo sport non è solo pratica agonistica ma occasione di socialità e rivincita personale nei confronti di situazioni di disagio. I valori dello sport sono molteplici: salute fisica, benessere psicologico, educazione, rispetto, collaborazione, tolleranza, uguaglianza. Durante il secolo scorso, però, si è sempre più diffusa la percezione dello sport come pratica agonistica in cui lo scopo principale era il successo e il raggiungimento della massima prestazione. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti negli stili di vita, si è diffusa la necessità di tornare a vivere l’attività sportiva come strumento per migliorare la propria qualità della vita, come mezzo di benessere. Lo sport, dunque, come attività sociale, è tornato ad essere al centro delle nostre giornate, soprattutto quello informale e spontaneo, praticato nei luoghi pubblici rivendicati e riconquistati dai cittadini. In ambito sportivo fondamentale è il ruolo delle aree pubbliche attrezzate per lo svolgimento dello sport in forma libera, sempre più diffuse nelle città italiane, per quanto ancora insufficienti, soprattutto nei centri urbani del Sud Italia. Di grande importanza è la gestione di questi spazi in una condizione che, necessariamente, porterà alla collaborazione tra amministrazione, associazionismo e cittadinanza. L’obiettivo generale della ricerca è quello di dimostrare che il connubio tra la riqualificazione urbana e la rigenerazione sociale può trovare una risposta nel tema della progettazione degli spazi per lo sport. Nel nostro Paese, la rigenerazione urbana, infatti, avviene ancora attraverso interventi localizzati e straordinari in contesti specifici, spesso periferici e degradati, ma non riesce a dotarsi di una progettualità a scala maggiore, una rete di piccole soluzioni in grado di innescare dei processi spontanei di riqualificazione. Attraverso la presentazione di esempi europei si sottolinea questa differenza e, mediante un confronto con il panorama italiano, si individuano numerosi suggerimenti che potrebbero divenire modello di riferimento e soluzione per la rigenerazione in Italia attraverso lo sport.

Sport e comunità. Le infrastrutture sportive come occasione di rigenerazione della città. Teorie, paradigmi, progettualità

Magni, Alessandra;Manenti, Alessandra
2020/2021

Abstract

Sport is not only a competitive practice but an opportunity for social benefits and personal affirmation against situations of hardship. The values of sport are many: physical health, psychological well- being, education, respect, collaboration, tolerance, and equality, to name but a few. During the last century, however, the perception of sport as a competitive practice, in which the main purpose was success and the achievement of maximum performance, has become increasingly widespread. In recent years, due to changes in lifestyles, there has been a growing need to return to sports as a tool to improve one’s quality of life, as a means of well-being. Therefore, as a social activity, sport has returned to being the focus of our days, especially when informal and spontaneous. It can now be seen to be practiced in public places reclaimed by citizens. In the sports sector, the role of public areas equipped for free sport will be fundamental. It has become increasingly widespread in Italian cities, although still insufficient, especially in urban centers of Southern Italy. Above all, the management of these spaces will be of great importance. This will lead to a collaboration between administration, associations and citizens. The general objective of the research is to demonstrate that both urban and social regeneration can find a worthy solution in the design of spaces for sport. In Italy, urban regeneration still takes place through localized and extraordinary interventions in specific contexts, often peripheral and degraded. Unfortunately however, it fails to adopt larger-scale planning, a network of small solutions capable of triggering spontaneous retraining processes. Through the presentation of European examples, this difference will be emphasized. While by drawing comparisons with the Italian landscape, several suggestions can be identified, which can become a reference model and solution for regeneration in Italy through sport.
COGNIGNI, MARTA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
28-apr-2021
2020/2021
Lo sport non è solo pratica agonistica ma occasione di socialità e rivincita personale nei confronti di situazioni di disagio. I valori dello sport sono molteplici: salute fisica, benessere psicologico, educazione, rispetto, collaborazione, tolleranza, uguaglianza. Durante il secolo scorso, però, si è sempre più diffusa la percezione dello sport come pratica agonistica in cui lo scopo principale era il successo e il raggiungimento della massima prestazione. Negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti negli stili di vita, si è diffusa la necessità di tornare a vivere l’attività sportiva come strumento per migliorare la propria qualità della vita, come mezzo di benessere. Lo sport, dunque, come attività sociale, è tornato ad essere al centro delle nostre giornate, soprattutto quello informale e spontaneo, praticato nei luoghi pubblici rivendicati e riconquistati dai cittadini. In ambito sportivo fondamentale è il ruolo delle aree pubbliche attrezzate per lo svolgimento dello sport in forma libera, sempre più diffuse nelle città italiane, per quanto ancora insufficienti, soprattutto nei centri urbani del Sud Italia. Di grande importanza è la gestione di questi spazi in una condizione che, necessariamente, porterà alla collaborazione tra amministrazione, associazionismo e cittadinanza. L’obiettivo generale della ricerca è quello di dimostrare che il connubio tra la riqualificazione urbana e la rigenerazione sociale può trovare una risposta nel tema della progettazione degli spazi per lo sport. Nel nostro Paese, la rigenerazione urbana, infatti, avviene ancora attraverso interventi localizzati e straordinari in contesti specifici, spesso periferici e degradati, ma non riesce a dotarsi di una progettualità a scala maggiore, una rete di piccole soluzioni in grado di innescare dei processi spontanei di riqualificazione. Attraverso la presentazione di esempi europei si sottolinea questa differenza e, mediante un confronto con il panorama italiano, si individuano numerosi suggerimenti che potrebbero divenire modello di riferimento e soluzione per la rigenerazione in Italia attraverso lo sport.
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