Quadro sinottico del danno da alluvione in Italia : proposta di un modello per il rapid mapping

Damage reduction is the main goal of hydrological risk assessment and management. An essential basis for these activities is therefore an in-depth knowledge of the mechanisms of damage generation, and their consequences. In recent years, a specialized literature on these issues has been affirming with the production of numerous models and methodologies for the estimation of damage deriving from natural events. This work fits in this context and in particular focuses on the impact of hydro-geological phenomena with meteo climatic forcing. According to the DL 93/2013, they established the mandatory procedure for the recognition of flood damages among involved people to be performed by commissioners to estimate damages to private properties, public facilities, and economic activities. Involved people, responding to municipal administrations, present their own estimates that allow local authorities to direct any compensation actions by the state. The individual declarations are then summarized in spreadsheets presented to the commissioner by the mayors of the vulnerated area. Nowadays there is not a national database where to collect damages declarations: the collection realized in this paper constitutes a synoptic framework of great value and concerns 40.463 declarations related to the restoration of private assets. Starting from the analysis of the sheets relating to the flood of Campania region in 2015, a model is then proposed to provide a quick estimate of the flood damage: the aim is to estimate the needs necessary to restore the damage, just through the knowledge of the flooded area and census indicators. The model approaches the problem in a different way with the respect to the canonical methods of estimation, but it represents a simple alternative with immediate application. The basic idea is to generate a universal model, applicable to any context. Therefore, an attempt was made to introduce a hydro-geo-morphological analysis aimed at characterizing the territory and damages resulting from different flood types, with the final aim to reduce variance and provide for a model that can be adapted to each territorial context. The first application of the model showed extremely comforting results.

La riduzione del danno costituisce, in estrema sintesi, il principale obiettivo delle attività nel ciclo della gestione del rischio idrogeologico. Base essenziale per tali attività risulta dunque una conoscenza vasta e approfondita dei meccanismi di generazione del danno e delle loro conseguenze. Negli ultimi anni si va affermando una letteratura specializzata su questi temi con la produzione di numerosi modelli e metodologie per la stima dei danni derivanti da eventi naturali. Questo lavoro si colloca in tale contesto e si concentra in particolare sull’impatto dei fenomeni idro-geologici con forzante meteoclimatica. Con il Decreto-Legge n. 93 del 2013 si è introdotta l’obbligatorietà per i commissari delegati di stimare i fabbisogni per il ripristino dei danni patiti dai beni pubblici, privati e dalle attività produttive a seguito di catastrofi naturali. I diversi soggetti, rispondendo a bandi indetti dalle amministrazioni comunali, presentano proprie stime che consentono di indirizzare eventuali azioni di ristoro da parte dello stato. Le singole auto-dichiarazioni vengono poi sintetizzate in fogli di calcolo presentati al commissario dai sindaci del cratere. Ad oggi non esiste un database nazionale dove tali schede siano organizzate. In questo elaborato si propone una vasta raccolta di tali documenti, per costituire un quadro sinottico di grande valore che riguarda 40.463 schede legate al ripristino dei beni privati. Partendo dall’analisi delle dichiarazioni raccolte a seguito dell’alluvione della Campania del 2015, si propone poi un modello in grado di fornire una stima speditiva del danno da alluvione: l’obiettivo è stimare il fabbisogno necessario al ripristino dei danni solo tramite la conoscenza del cratere vulnerato e di indicatori censuari. Il modello approccia il problema in maniera diversa rispetto ai canonici metodi di stima, ma vuole rappresentare un’alternativa semplice e con immediatezza di applicazione. L’idea di fondo è generare un modello universale, applicabile in ogni contesto. Pertanto, si è cercato di introdurre un’analisi idro-geo-morfologica volta a caratterizzare il territorio e le tipologie di danno conseguenti da eventi alluvionali diversi, con l’obiettivo di abbattere la varianza e fornire un modello adattabile ad ogni contesto territoriale. La prima applicazione del modello ha evidenziato risultati estremamente confortanti.