Urban forestry in Shanghai. Origin, development and the experience of Hongkou district

The environmental concerns that characterise our time call for multi-disciplinary strategies able to operate on the different issues born from the ever-moving wheel of urbanization, while controlling the impact of such actions in the long run: design can not only fulfil a punctual need, but also be part of an extended net of interventions that in space and time will determine the face of our future cities. Now more than ever, Architecture and Urbanism, together with many other disciplines, appear to be different sources leading to a single project, a single vision for the future. This work contains a research about the origin and development of the concept of Urban Forests, explaining why it is such a relevant topic for the contemporary debate and how designers and planner are applying it in different ways and contexts. Due to a fast (and mainly uncontrolled) process of urbanization cities and urban population are continuously growing, prevailing on the natural landscape without a conscious use of the land and natural resources: because of an urgent need of economic growth and expansion little care has been paid to the sustainability of such urban developments in the last century, but with more and more environmental concerns growing in the last decades, sensible voices have risen not only in a defence position, but proposing active programs that aim to link urban development and landscape protection in one move. The concept of Urban Forestry is quite wide, and thus applied in many and different strategies all over the world: but especially because of its multifunctional soul its widely appreciated and applied in all sorts of contexts, climates and environments. The thesis represents also the product of my international exchange experience in Shanghai which, despite the special pandemic situation, managed to massively amplify my general view of our profession and our world, forming me not just as an aspiring architect but as a citizen of the world.

Le preoccupazioni ambientali che caratterizzano la nostra epoca richiedono strategie multidisciplinari in grado di operare sulle diverse problematiche nate dal processo continuo di urbanizzazione, controllando a lungo termine l'impatto di tali azioni: la progettazione può non solo soddisfare un'esigenza puntuale , ma anche far parte di una rete estesa di interventi che nello spazio e nel tempo determineranno il volto delle nostre future città. Oggi più che mai, Architettura e Urbanistica, insieme a molte altre discipline, sembrano essere discipline diverse che conducono a un unico programma, un'unica visione per il futuro. Questo lavoro rappresenta una ricerca sull'origine e lo sviluppo del concetto di foreste urbane, spiegando perché è un argomento così rilevante per il dibattito contemporaneo e come progettisti, urbanisti e altri lo stanno applicando in modi e contesti diversi. A causa di un rapido (e principalmente incontrollato) processo di urbanizzazione, città e popolazione urbana sono in continua crescita, prevalendo sul paesaggio naturale senza un uso consapevole del suolo e delle risorse naturali: a causa di un urgente bisogno di crescita economica ed espansione, poca attenzione è stata prestata alla sostenibilità di tali sviluppi urbani nel secolo scorso, ma l’allarme ambientale in costante crescita negli ultimi decenni, voci sensibili si sono levate non solo in una posizione di difesa, ma proponendo programmi attivi che mirano a collegare lo sviluppo urbano e la protezione del paesaggio in un’unica azione. Il concetto di Urban Forestry è piuttosto ampio, e quindi applicato in molte e diverse strategie in tutto il mondo: ma soprattutto per la sua anima multifunzionale è ampiamente apprezzato e applicato in tutti i tipi di contesti, climi e ambienti. La tesi rappresenta anche il prodotto della mia esperienza di scambio internazionale a Shanghai che, nonostante la particolare situazione pandemica, è riuscita ad ampliare notevolmente la mia visione generale della nostra professione e del nostro ambiente, formandomi non solo come aspirante architetto ma come cittadino del mondo.