Strategie di ricostruzione post-sisma. Il nucleo storico di Amatrice

The project on the historic centre of Amatrice is part of a wider research carried out within the semestral design studio of Master Degree of Architettura e Disegno Urbano (ADU) at the Politecnico di Milano, that addressed the issue of the earthquake and reconstruction strategies also considering the municipalities of Camerino and Norcia. This subject, very complicated and very broad, is a design challenge, both to address and to evaluate with a critical spirit the choices made in the reconstruction of the past, in order to seek a strategy based on the dialectic relationship between old and new. The first part of the thesis is aimed at the historical-cultural research of the city of Amatrice. Here we will investigate the historical, morphological, and architectural characteristics that constitute the true essence of this territory. In the course of the decades, it has been tried to map the history of the district of Amatrice, starting from the documents that have come up to the present day from ancient times. Their rarity has led to a spread of numerous stories and legends, concerning the events of these mountains and these valleys. What we hope to achieve in this chapter is to be able to clarify the fundamental aspects concerning the history of the foundation of the Summatus amatriciano. This brief research seems particularly important to us in order to realize a project that can be linked with a tradition and a history that constitute the true essence of this territory. In this sense, we would like to identify those persistent elements that have resisted the tests of time, characterizing the history of a community that is still particularly linked to it nowadays. The second part deals instead with the socio-economic aspects of the territory. The different sectors on which the local economy is based will be analysed and a comparison will be made between the pre- and post-earthquake state. This will make it possible to identify the strengths and identities of the area on which to invest for an economic recovery that can go with the reconstruction phase. The research continues with the analysis of different Italian reconstruction cases, selected as references that can be compared to Amatrice. Each of these cases leads to very different reconstruction projects and strategies. The reconstruction of Venzone and Gemona are examples of the strategy “dov’era-com’era” of Friuli after the erthquake of 1976. On the opposite side there is the Gibellina reconstruction project that led to the abandonment of the old village that has been replaced by a new one in a new area. Again, the project of Giorgio Grassi in Teora, shows the dialectic relationship between pre-existence architecture which is maintained and new architectures as an interpretation in a modern key of the ancient city now lost. These case studies have led to a critical debate about how reconstruction should be related to the past, also referring to different visions of the theory of restoration by Marconi or Dezzi Bardeschi on how contemporary architecture should be related to the ancient city. Also, Ernesto Nathan Rogers gave his contribution on the subject by publishing "The Heart of the City" as a result of the eighth CIAM. Our project is therefore born from the historical cultural analysis of the city of Amatrice and from the critical analysis of the strengths and weaknesses of the case studies taken into consideration. Our proposal wants to recreate the urban centrality that has been lost with the earthquake and to promote a new relationship between the ancient and the new. Therefore, the objective of the project is both the philological recovery of the existing monuments that survived, and the reconstruction, in a contemporary key of the morphology of the historical core, taking into consideration the different characteristics of the pre-existing urban structure, while working on a new morphological, typological and figurative interpretation of the buildings.

Il progetto sul centro storico Amatrice rientra in una più ampia ricerca svolta all’interno dei Laboratori semestrali di Laurea Magistrale nel corso di Progettazione architettonica al Politecnico di Milano, che ha affrontato il tema del terremoto e delle strategie di ricostruzione considerando anche i comuni di Camerino e Norcia. Questo argomento, molto complicato e molto ampio, si costituisce come una sfida progettuale, sia per affrontare sia per valutare con uno spirito critico le scelte fatte nella ricostruzione del passato, così da ricercare una strategia basata sul rapporto dialettico tra vecchio e nuovo. La prima parte del lavoro di tesi è volta alla ricerca storico-culturale della città di Amatrice. Qui verranno indagate le caratteristiche storiche, morfologiche e architettoniche che costituiscono la vera essenza di questo territorio. Nel corso dei decenni si è cercato di ricostruire la storia del territorio circondariale di Amatrice, partendo dai documenti che sono giunti fino ai giorni nostri da epoche antiche. La loro rarità ha portato alla diffusione di numerose storie e leggende, riguardanti le vicende di questi monti e queste valli. Quello che speriamo di ottenere in questo capitolo è di riuscire a fare chiarezza sugli aspetti fondamentali riguardanti la storia della fondazione del Summatus amatriciano. Questa breve ricerca ci sembra particolarmente importante ai fini di realizzare un progetto che riesca a legarsi con una tradizione ed una storia che costituiscono la vera essenza di questo territorio. In tal senso, vorremmo identificare quegli elementi persistenti che hanno resistito alle prove del tempo, caratterizzanti la storia di una comunità che ancora oggi vi è particolarmente legata. La seconda parte affronta invece gli aspetti socio-economici del territorio. Verranno analizzati i diversi settori su cui l’economia locale si basa e verrà fatto un confronto tra lo stato di fatto pre e post sisma. Ciò permetterà di identificare i punti di forza e i caratteri identitari della zona sui quali investire per una ripartenza economica che possa affiancare la fase di ricostruzione. La ricerca prosegue con l’analisi di alcuni casi di ricostruzione urbana, selezionati come riferimenti di progetto e comparabili con il caso in questione. Si analizzano infatti approcci per certi versi opposti nei progetti di ricostruzione. Da una parte la ricostruzione dov’era com’era del Friuli dopo il terremoto del 1976, come a Venzone e Gemona, dall’altra il caso di Gibellina con l’abbandondo del paese terremotato e la ricostruzione ex-novo del centro abitato in una nuova area o ancora, nel progetto di Giorgio Grassi a Teora, il rapporto dialettico tra preesistenze da mantenere e architetture nuove che rileggono in chiave moderna la città antica ormai perduta. Questi casi studio hanno portato ad un ragionamento teorico riguardo a come la ricostruzione debba essere o meno legata al passato, facendo anche riferimentio a diverse visioni della teoria del restaurro da Marconi a Dezzi Bardeschi e su come l’architettura contemporanea debba porsi in relazione alla città antica, citando il contributo di Ernesto Nathan Rogers nell’ottavo CIAM raccolto ne “Il Cuore della Città”. Il nostro progetto nasce quindi dall’analisi storico culturale della città di Amatrice e dalla analsi critica dei punti di forza e di debolezza dei casi studio presi in considerazione. La nostra proposta vuole ricreare la centralità urbana che si è persa con il sisma e mettere in dialogo l’antico con il nuovo, le preesitenze con le nuove costruzioni. Pertanto, l’obiettivo del progetto è da un lato la ricostruzione filologica degli edifici esistenti recuperabili, e dall’altro la rilettura, e quindi la ricostruzione, in chiave contemporanea del tessuto del centro storico, rispettandone le caratterisiche del disegno urbano consolidato e lavorando ad una nuova interpretazione morfologica, tipologica e figurativa degli edifici.