The great innovations of History have always occurred in conjunction with breaking points. In contemporary History, the break occurred in the early months of 2020, when the Covid-19 pandemic took over the world, forcing us to introduce a new unit of measurement within our lives: the social safety distance. Numerous design questions have made their way into the exhibition world in this period due to the proxemic changes introduced by the pandemic and the new security needs that every public space must now guarantee. The research presented here is not intended as a definitive solution, but wants to be a constitutive piece within the teeming and frenetic conversation, between designers and professionals in the sector, which aims at researching and defining possible future scenarios of use and design of new spaces. of exhibition. To do this, all those constituent aspects that define the relationship between space-individual and the space between individuals themselves have been deepened. From this theoretical research close to various disciplines, it emerged that the well-being and behavior of individuals in a given place is dictated by a series of factors: environmental, sensorial, cultural, situational and perceptive; which, through good design, can in some way be controlled and induced to contribute to the success of the experience of the space itself. From the strength of this knowledge, a protocol has been drawn up that contains the sum of the most relevant aspects of the research, which have been transformed into guidelines, which aim to offer support and a design solution to the challenges related to today's world. . By addressing all the phases of the visit experience - pre, during and post - the Post Covid Exhibition Spaces Toolkit does not want to return a formal solution applicable indiscriminately to all projects, but rather to offer a fresh point of view on how to face the new related needs to the fruition and experience of exhibitions. Finally, to verify and test the solutions indicated in the Toolkit, it was applied to four case studies belonging to the city of Milan, which represent four different types of exhibitions, both from the point of view of the architectural apparatus in which they are hosted, and from the point of view of exhibition approach. The design metaphor that has been used to adapt these places is that of a new dress, with which the exhibitions have been dressed in order to be suitable and compliant to re-welcome visitors inside them in full compliance with the rules and regulations without but to undermine going to attack the very essence of every single experience.

Le grandi innovazioni della storia sono sempre avvenute in concomitanza a dei punti di rottura. 
Nella storia contemporanea la rottura è avvenuta nei primi mesi del 2020, quando la pandemia di Covid-19 ha preso potere in tutto il mondo, obbligandoci a introdurre una nuova unità di misura all’interno delle nostre vite: la distanza sociale di sicurezza. 
Numerosi sono i quesiti progettuali che si sono fatti strada in questo periodo nel mondo espositivo a causa dei cambiamenti prossemici introdotti dalla pandemia e dalle nuove necessità di sicurezza che ogni spazio pubblico deve ora garantire. La ricerca qui presentata non si pone come soluzione definitiva, ma vuole essere un tassello costitutivo all’interno della brulicante e frenetica conversazione, tra progettisti e professionisti del settore, che punta alla ricerca e definizione di possibili scenari futuri di fruizione e progettazione dei nuovi spazi di exhibition. 
Per farlo, sono stati approfonditi tutti quegli aspetti costituenti che definiscono il rapporto tra spazio-individuo e dello spazio tra gli individui stessi. 
Da questa ricerca teorica a ridosso di varie discipline, è emerso come il benessere e il comportamento degli individui in un determinato luogo è dettato da una serie di fattori: ambientali, sensoriali, culturali, situazionali e percettivi; i quali, attraverso una buona progettazione, potranno essere in qualche modo controllati e indotti a contribuire alla buona riuscita dell’esperienza dello spazio stesso. Dalla forza di queste conoscenze, è stato redatto un protocollo che racchiude in sé la somma degli aspetti più rilevanti della ricerca, i quali sono stati trasformati in linee guida, che puntano ad offrire un sostegno e una soluzione progettuale alle sfide legate al mondo di oggi. Affrontando tutte le fasi dell’esperienza di visita - pre, durante e post - il Post Covid Exhibition Spaces Toolkit non vuole restituire una soluzione formale applicabile indistintamente a tutti i progetti, ma piuttosto offrire un fresco punto di vista su come affrontare le nuove necessità legate alla fruizione e esperienza di mostre. Infine per verificare e testare le soluzioni indicate all’interno del Toolkit, è stato applicato a quattro casi studio appartenenti alla città di Milano, che rappresentano quattro tipologie differenti di mostre, sia dal punto di vista di apparato architettonico in cui sono ospitate, che dal punto di vista di approccio espositivo. 
La metafora progettuale che è stata utilizzata per adattare questi luoghi, è quella di un nuovo abito, con cui le mostre sono state vestite per poter essere adatte e conformi a ri-accogliere al loro interno i visitatori nel pieno rispetto delle regole e delle normative senza però andare ad intaccare l'essenza stessa di ogni singola esperienza.

Post Covid proxemics in exhibition design

Biffi, Benedetta
2019/2020

Abstract

The great innovations of History have always occurred in conjunction with breaking points. In contemporary History, the break occurred in the early months of 2020, when the Covid-19 pandemic took over the world, forcing us to introduce a new unit of measurement within our lives: the social safety distance. Numerous design questions have made their way into the exhibition world in this period due to the proxemic changes introduced by the pandemic and the new security needs that every public space must now guarantee. The research presented here is not intended as a definitive solution, but wants to be a constitutive piece within the teeming and frenetic conversation, between designers and professionals in the sector, which aims at researching and defining possible future scenarios of use and design of new spaces. of exhibition. To do this, all those constituent aspects that define the relationship between space-individual and the space between individuals themselves have been deepened. From this theoretical research close to various disciplines, it emerged that the well-being and behavior of individuals in a given place is dictated by a series of factors: environmental, sensorial, cultural, situational and perceptive; which, through good design, can in some way be controlled and induced to contribute to the success of the experience of the space itself. From the strength of this knowledge, a protocol has been drawn up that contains the sum of the most relevant aspects of the research, which have been transformed into guidelines, which aim to offer support and a design solution to the challenges related to today's world. . By addressing all the phases of the visit experience - pre, during and post - the Post Covid Exhibition Spaces Toolkit does not want to return a formal solution applicable indiscriminately to all projects, but rather to offer a fresh point of view on how to face the new related needs to the fruition and experience of exhibitions. Finally, to verify and test the solutions indicated in the Toolkit, it was applied to four case studies belonging to the city of Milan, which represent four different types of exhibitions, both from the point of view of the architectural apparatus in which they are hosted, and from the point of view of exhibition approach. The design metaphor that has been used to adapt these places is that of a new dress, with which the exhibitions have been dressed in order to be suitable and compliant to re-welcome visitors inside them in full compliance with the rules and regulations without but to undermine going to attack the very essence of every single experience.
GOBINI, NICOLÒ
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
Le grandi innovazioni della storia sono sempre avvenute in concomitanza a dei punti di rottura. 
Nella storia contemporanea la rottura è avvenuta nei primi mesi del 2020, quando la pandemia di Covid-19 ha preso potere in tutto il mondo, obbligandoci a introdurre una nuova unità di misura all’interno delle nostre vite: la distanza sociale di sicurezza. 
Numerosi sono i quesiti progettuali che si sono fatti strada in questo periodo nel mondo espositivo a causa dei cambiamenti prossemici introdotti dalla pandemia e dalle nuove necessità di sicurezza che ogni spazio pubblico deve ora garantire. La ricerca qui presentata non si pone come soluzione definitiva, ma vuole essere un tassello costitutivo all’interno della brulicante e frenetica conversazione, tra progettisti e professionisti del settore, che punta alla ricerca e definizione di possibili scenari futuri di fruizione e progettazione dei nuovi spazi di exhibition. 
Per farlo, sono stati approfonditi tutti quegli aspetti costituenti che definiscono il rapporto tra spazio-individuo e dello spazio tra gli individui stessi. 
Da questa ricerca teorica a ridosso di varie discipline, è emerso come il benessere e il comportamento degli individui in un determinato luogo è dettato da una serie di fattori: ambientali, sensoriali, culturali, situazionali e percettivi; i quali, attraverso una buona progettazione, potranno essere in qualche modo controllati e indotti a contribuire alla buona riuscita dell’esperienza dello spazio stesso. Dalla forza di queste conoscenze, è stato redatto un protocollo che racchiude in sé la somma degli aspetti più rilevanti della ricerca, i quali sono stati trasformati in linee guida, che puntano ad offrire un sostegno e una soluzione progettuale alle sfide legate al mondo di oggi. Affrontando tutte le fasi dell’esperienza di visita - pre, durante e post - il Post Covid Exhibition Spaces Toolkit non vuole restituire una soluzione formale applicabile indistintamente a tutti i progetti, ma piuttosto offrire un fresco punto di vista su come affrontare le nuove necessità legate alla fruizione e esperienza di mostre. Infine per verificare e testare le soluzioni indicate all’interno del Toolkit, è stato applicato a quattro casi studio appartenenti alla città di Milano, che rappresentano quattro tipologie differenti di mostre, sia dal punto di vista di apparato architettonico in cui sono ospitate, che dal punto di vista di approccio espositivo. 
La metafora progettuale che è stata utilizzata per adattare questi luoghi, è quella di un nuovo abito, con cui le mostre sono state vestite per poter essere adatte e conformi a ri-accogliere al loro interno i visitatori nel pieno rispetto delle regole e delle normative senza però andare ad intaccare l'essenza stessa di ogni singola esperienza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/175296