The teaching of philosophy carries with it several difficulties, first of all the abstractness of its concepts. Its apparent impalpability causes an unavoidable feeling of unapproachability to those, students and non-students, who approach the subject, sometimes causing their distancing from it. The research in this field has its roots in the strong belief that the study of this discipline is fundamental and cross-cutting to many other fields of knowledge and that it provides a concrete support in the daily relation with the world that surrounds us.The aim of the project is to bridge this existing gap through the use of multimedia contents in immersive and multisensory environments. The idea takes shape from a question: can a philosophical concept, which is inherently abstract, be represented through an image? If at first the immediate path to follow seemed the one of an unprecedented visual representation of philosophical abstract concepts through images, the next step was already standing out on the horizon. Indeed, in a society that has changed not only its ways of communicating but also those of thinking, overloaded of information communicated through several different channels, it was immediately clear that the image itself is just a piece of a bigger apparatus: the one of experience. An immersive and interactive experience could be considered an important alternative tool to support the traditional teaching of philosophy, giving the discipline the opportunity to be more approachable, easily understandable and, in some cases, more enjoyable. Multimedia technologies has been already widely used in other disciplines and have ensured a closer contact with their audience. Just think of the use of augmented and virtual reality in fields like sciences, chemistry, art and even literature. Therefore, if the image in itself strengthens what has been learned, the interactive and immersive experience allows a total involvement: the aim of an immersive room in this context is to immerse the student in a scenario with limitless possibilities where he can acquire, understand, memorize and re-elaborate the philosophical theories in a more approachable and easier way.

L’insegnamento della filosofia porta in sé diverse difficoltà, prima tra tutte la dimensione puramente astratta dei suoi concetti. Questa sua apparente impalpabilità favorisce un’inevitabile sensazione di inavvicinabilità a coloro, studenti e non, che si approcciano alla materia, determinandone talvolta l’allontanamento. Nella convinzione che l’apporto della disciplina sia di fondamentale importanza e trasversale a tutti i campi del sapere, oltre che di concreto supporto nel confronto quotidiano con la realtà che ci circonda, l’ambizione del progetto è quella di colmare questa distanza attraverso l’utilizzo di contenuti multimediali in ambienti immersivi. L’idea si sviluppa da una domanda: può un concetto o una teoria filosofica, per sua natura astratta, essere rappresentata attraverso un’immagine? Se in un primo momento il percorso naturale di innovazione della didattica della disciplina sembra consistere nella valicazione dei restrittivi confini letterari entro i quali la filosofia è nata e si è sviluppata a favore di una rappresentazione visiva, il passo successivo si staglia spontaneamente all’orizzonte. In una società in cui vediamo mutati non soltanto i modi di comunicare, ma anche quelli di pensare, appare immediatamente evidente come l’immagine in sé non sia che una piccola parte di un apparato più grande, quello esperienziale. L’esperienza, con i suoi caratteri di immersività, interattività e le sue componenti emozionali, può significare un’importante estensione del tradizionale approccio alla filosofia. L’utilizzo della tecnologia multimediale ha già assicurato ad altre discipline un avvicinamento con il proprio pubblico, basti pensare all’applicazione di realtà aumentata e virtuale alle scienze, alla chimica, all’arte e perfino alla letteratura. Se quindi l’immagine di per sé consolida quanto appreso, l’esperienza interattiva ed immersiva permette un totale coinvolgimento: la natura di una stanza multisensoriale è quella di immergere lo studente in un contesto privo dei limiti quotidiani che vincolano il suo pensiero, per rendere “possibile” e più semplice l’acquisizione, la comprensione, la memorizzazione e la rielaborazione delle teorie filosofiche.

Osmosi del contenuto filosofico. Dal testo alla stanza immersiva

Valsecchi, Cecilia
2019/2020

Abstract

The teaching of philosophy carries with it several difficulties, first of all the abstractness of its concepts. Its apparent impalpability causes an unavoidable feeling of unapproachability to those, students and non-students, who approach the subject, sometimes causing their distancing from it. The research in this field has its roots in the strong belief that the study of this discipline is fundamental and cross-cutting to many other fields of knowledge and that it provides a concrete support in the daily relation with the world that surrounds us.The aim of the project is to bridge this existing gap through the use of multimedia contents in immersive and multisensory environments. The idea takes shape from a question: can a philosophical concept, which is inherently abstract, be represented through an image? If at first the immediate path to follow seemed the one of an unprecedented visual representation of philosophical abstract concepts through images, the next step was already standing out on the horizon. Indeed, in a society that has changed not only its ways of communicating but also those of thinking, overloaded of information communicated through several different channels, it was immediately clear that the image itself is just a piece of a bigger apparatus: the one of experience. An immersive and interactive experience could be considered an important alternative tool to support the traditional teaching of philosophy, giving the discipline the opportunity to be more approachable, easily understandable and, in some cases, more enjoyable. Multimedia technologies has been already widely used in other disciplines and have ensured a closer contact with their audience. Just think of the use of augmented and virtual reality in fields like sciences, chemistry, art and even literature. Therefore, if the image in itself strengthens what has been learned, the interactive and immersive experience allows a total involvement: the aim of an immersive room in this context is to immerse the student in a scenario with limitless possibilities where he can acquire, understand, memorize and re-elaborate the philosophical theories in a more approachable and easier way.
ARC III - Scuola del Design
15-dic-2020
2019/2020
L’insegnamento della filosofia porta in sé diverse difficoltà, prima tra tutte la dimensione puramente astratta dei suoi concetti. Questa sua apparente impalpabilità favorisce un’inevitabile sensazione di inavvicinabilità a coloro, studenti e non, che si approcciano alla materia, determinandone talvolta l’allontanamento. Nella convinzione che l’apporto della disciplina sia di fondamentale importanza e trasversale a tutti i campi del sapere, oltre che di concreto supporto nel confronto quotidiano con la realtà che ci circonda, l’ambizione del progetto è quella di colmare questa distanza attraverso l’utilizzo di contenuti multimediali in ambienti immersivi. L’idea si sviluppa da una domanda: può un concetto o una teoria filosofica, per sua natura astratta, essere rappresentata attraverso un’immagine? Se in un primo momento il percorso naturale di innovazione della didattica della disciplina sembra consistere nella valicazione dei restrittivi confini letterari entro i quali la filosofia è nata e si è sviluppata a favore di una rappresentazione visiva, il passo successivo si staglia spontaneamente all’orizzonte. In una società in cui vediamo mutati non soltanto i modi di comunicare, ma anche quelli di pensare, appare immediatamente evidente come l’immagine in sé non sia che una piccola parte di un apparato più grande, quello esperienziale. L’esperienza, con i suoi caratteri di immersività, interattività e le sue componenti emozionali, può significare un’importante estensione del tradizionale approccio alla filosofia. L’utilizzo della tecnologia multimediale ha già assicurato ad altre discipline un avvicinamento con il proprio pubblico, basti pensare all’applicazione di realtà aumentata e virtuale alle scienze, alla chimica, all’arte e perfino alla letteratura. Se quindi l’immagine di per sé consolida quanto appreso, l’esperienza interattiva ed immersiva permette un totale coinvolgimento: la natura di una stanza multisensoriale è quella di immergere lo studente in un contesto privo dei limiti quotidiani che vincolano il suo pensiero, per rendere “possibile” e più semplice l’acquisizione, la comprensione, la memorizzazione e la rielaborazione delle teorie filosofiche.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/175404