In the last decades, sustainability has gained relevance because of the necessity of restoring a balance between economic and environmental spheres. This equilibrium, indeed, seems to be compromised by the linear model which characterizes many industries and is in contrast with the natural resource availability. Circular economy, with the development of the 3Rs (reduce, reuse, recycle), is considered an effective tool to implement a more sustainable approach. The transition requires a strong synergy and collaboration along all the supply chain, together with the sensibilization of the final consumers about the topic. The research deals with the development of the circular economy in the Italian fashion industry, that has recently shown the consequences, in terms of environmental impact, of the current linear model. On the companies’ side, the aim is to understand, through a statistical analysis, how much the ones who declare to be close to sustainability, know about their supply chain and if sustainable actions are reflected both internally and externally. On the other hand, for the consumers, the analysis wants to define shopping features of the sample and their impact on the propension toward sustainability. Furthermore, the potential impact of the pandemic is analysed for each actor, in terms of strategy for the companies and of habits for the consumers. Findings showed that most of the companies analysed are actually close to the circular model, but with possible improvements in some areas. The consumers are potentially interested in the topic, some are already on the right path, but a majority is not provided yet with all the tools needed to alter the purchasing habits. Companies need to focus on the communication downstream, in order to facilitate the shopping of sustainable clothing and to educate the population about the urgent need of change.

Negli ultimi decenni il tema della sostenibilità ha acquisito una rilevanza sempre maggiore, considerando la necessità di ristabilire un equilibrio tra la sfera economica ed ambientale. Tale equilibrio sembra essere infatti compromesso dall’attuale modello lineare su cui si fonda l’economia industriale, in contrasto con la disponibilità delle risorse in natura. L’economia circolare, con lo sviluppo del nuovo paradigma delle 3R (reduce, reuse, recycle), viene considerata un valido strumento per sviluppare un approccio alternativo che sia sostenibile. La transizione verso il modello circolare richiede una forte sinergia e collaborazione lungo tutta la filiera, accompagnata da una sensibilizzazione del consumatore riguardo al tema. La ricerca verte sullo sviluppo dell’economia circolare nel settore della moda italiano, in cui recentemente sono emerse le conseguenze, in termini di impatto ambientale, dell’attuale modello lineare. Dal punto di vista delle aziende l’obiettivo, tramite l’indagine statistica, è di capire quanto le aziende che si presentano inclini alla circolarità, siano effettivamente consapevoli della filiera e se la propensione alla sostenibilità si riflette sia internamente che esternamente. Per quanto riguarda il consumatore, l’analisi è volta a definire le caratteristiche di acquisto del campione ed il loro impatto sull’attuale propensione e consapevolezza riguardo il tema. Inoltre, per ogni attore, è stato analizzato il possibile impatto che la pandemia potrebbe aver avuto, in termini di strategia per le aziende e di abitudini per il consumatore. Dall’analisi è emerso che molte delle aziende analizzate sono effettivamente vicine al modello circolare, tuttavia sono state identificate delle aree di miglioramento. I consumatori sono potenzialmente interessati all’argomento, tuttavia, mancano degli strumenti necessari per cambiare le proprie abitudini di acquisto. È necessario quindi concentrarsi sulla comunicazione per facilitare l’acquisto dei capi sostenibili e per educare la popolazione riguardo l’impellente bisogno di cambiare.

Circular economy in the fashion industry in Italy

SCAPPITO, CHIARA;TALENTI, SUSANNA MARIA
2019/2020

Abstract

In the last decades, sustainability has gained relevance because of the necessity of restoring a balance between economic and environmental spheres. This equilibrium, indeed, seems to be compromised by the linear model which characterizes many industries and is in contrast with the natural resource availability. Circular economy, with the development of the 3Rs (reduce, reuse, recycle), is considered an effective tool to implement a more sustainable approach. The transition requires a strong synergy and collaboration along all the supply chain, together with the sensibilization of the final consumers about the topic. The research deals with the development of the circular economy in the Italian fashion industry, that has recently shown the consequences, in terms of environmental impact, of the current linear model. On the companies’ side, the aim is to understand, through a statistical analysis, how much the ones who declare to be close to sustainability, know about their supply chain and if sustainable actions are reflected both internally and externally. On the other hand, for the consumers, the analysis wants to define shopping features of the sample and their impact on the propension toward sustainability. Furthermore, the potential impact of the pandemic is analysed for each actor, in terms of strategy for the companies and of habits for the consumers. Findings showed that most of the companies analysed are actually close to the circular model, but with possible improvements in some areas. The consumers are potentially interested in the topic, some are already on the right path, but a majority is not provided yet with all the tools needed to alter the purchasing habits. Companies need to focus on the communication downstream, in order to facilitate the shopping of sustainable clothing and to educate the population about the urgent need of change.
ING - Scuola di Ingegneria Industriale e dell'Informazione
15-dic-2020
2019/2020
Negli ultimi decenni il tema della sostenibilità ha acquisito una rilevanza sempre maggiore, considerando la necessità di ristabilire un equilibrio tra la sfera economica ed ambientale. Tale equilibrio sembra essere infatti compromesso dall’attuale modello lineare su cui si fonda l’economia industriale, in contrasto con la disponibilità delle risorse in natura. L’economia circolare, con lo sviluppo del nuovo paradigma delle 3R (reduce, reuse, recycle), viene considerata un valido strumento per sviluppare un approccio alternativo che sia sostenibile. La transizione verso il modello circolare richiede una forte sinergia e collaborazione lungo tutta la filiera, accompagnata da una sensibilizzazione del consumatore riguardo al tema. La ricerca verte sullo sviluppo dell’economia circolare nel settore della moda italiano, in cui recentemente sono emerse le conseguenze, in termini di impatto ambientale, dell’attuale modello lineare. Dal punto di vista delle aziende l’obiettivo, tramite l’indagine statistica, è di capire quanto le aziende che si presentano inclini alla circolarità, siano effettivamente consapevoli della filiera e se la propensione alla sostenibilità si riflette sia internamente che esternamente. Per quanto riguarda il consumatore, l’analisi è volta a definire le caratteristiche di acquisto del campione ed il loro impatto sull’attuale propensione e consapevolezza riguardo il tema. Inoltre, per ogni attore, è stato analizzato il possibile impatto che la pandemia potrebbe aver avuto, in termini di strategia per le aziende e di abitudini per il consumatore. Dall’analisi è emerso che molte delle aziende analizzate sono effettivamente vicine al modello circolare, tuttavia sono state identificate delle aree di miglioramento. I consumatori sono potenzialmente interessati all’argomento, tuttavia, mancano degli strumenti necessari per cambiare le proprie abitudini di acquisto. È necessario quindi concentrarsi sulla comunicazione per facilitare l’acquisto dei capi sostenibili e per educare la popolazione riguardo l’impellente bisogno di cambiare.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/175476