Blockchain in supply chain : evidence of the application in the pharmaceutical industry

Supply Chain Visibility (SCV) has become a strategic asset for companies in all sectors. The pharmaceutical industry is no exception in this and places great reliance on the greater availability of shared data along the Supply Chain (SC). Some of the technologies available today, such as RFID, IoT and AI, allow companies to acquire data with higher accuracy and to improve SC processes. However, in order to provide Visibility, companies must collaborate sharing data along the SC. In this regard, Blockchain is being applied also outside the financial sphere that through Bitcoin has made it known, entering the SC area precisely to ensure that the SCV is not limited to the so-called one-up one-down visibility. The Blockchain, in fact, allows that those companies who do not count on mutual trust can anonymously share data, providing greater visibility along the SC. The development of Blockchain platforms create ecosystems in which collaboration and competition potentially coexist. The objective of this research is to explore these dynamics and the benefits that organizations and the entire pharmaceutical sector can extract through a deep study of the literature, a census of international projects and, finally, an in-depth analysis of the IN2DAFNE project. This project aims to counteract the phenomenon of shortages and unavailability of medicines in Italy through a Blockchain platform and an ecosystem composed of many of the most important players of the pharmaceutical industry. Interviewing some of the actors involved through semi-structured questions made it possible to extract concepts consistent with empirical evidence and valid from a scientific perspective. In particular, it emerged that the potential benefits deriving from the application of the Blockchain in the Pharmaceutical Supply Chain (PSC) are both collective, and therefore for the entire ecosystem, and individual. Furthermore, the collective benefits derive from a greater propensity to share data in the ecosystem and, therefore, to an overall visibility improvement. Collective benefits represent an essential factor for achieving individual benefits, i.e., internal processes improvements. By that, both collective and individual benefits contribute to the value creation process in Blockchain ecosystems. The phenomenon of shortages and unavailability of medicines, which is a problem of a collective nature, can in fact be countered exclusively through the simultaneous improvement of the SCV and the improvement of the internal processes of the individual companies, i.e., better production and distribution planning. Consequently, the Blockchain requires both members to collaborate by promoting data sharing and integrating those available to ensure that it can truly improve the quality of the ecosystem. Finally, a model, that identifies the benefits of technology depending on the visibility offered by the platform and the integration carried out by the single companies, is proposed.

La visibilità di filiera è ormai diventata nel tempo un asset strategico di fondamentale importanza per le aziende operanti in tutti i settori. L’industria farmaceutica non fa eccezione in questo e ripone nella maggiore disponibilità di dati condivisi lungo la Supply Chain (SC) grande affidamento. Alcune delle tecnologie ad oggi disponibili, quali l’RFID, l’IoT e l’AI, permettono di acquisire dati con maggiore precisione e di elaborarli per migliorare i processi legati alla SC. Affinché vi sia Visibilità, però, è necessario che questi vengano condivisi e che quindi alla base vi sia collaborazione, fattore non scontato nel mercato odierno. A tal proposito, la Blockchain sta trovando applicazioni anche al difuori dell’ambito finanziario che attraverso il Bitcoin l’ha resa nota ai più, inserendosi in ambito SC proprio per far sì che la visibilità di filiera non si limiti alla cosiddetta one-up one-down visibility. La Blockchain, infatti, permette che anche coloro che non nutrono fiducia reciproca possano anonimamente condividere dati a favore di una maggiore visibilità. Lo sviluppo di piattaforme progettate su tale tecnologia, da’ vita ad ecosistemi in cui collaborazione e competizione potenzialmente coesistono. L’obiettivo di questa ricerca è quello di esplorare tali dinamiche e i benefici che le organizzazioni e l’intero settore farmaceutico possano trarne attraverso un approfondito studio della letteratura, un censimento di progetti internazionali ed, infine, un’approfondita analisi del progetto IN2DAFNE. Il progetto ha come scopo quello di contrastare il fenomeno delle carenze ed indisponibilità dei medicinali sul suolo italiano attraverso una piattaforma basata sulla tecnologia Blockchain ed un ecosistema composto dai più importanti attori dell’industria farmaceutica. L’interazione con alcuni degli attori coinvolti mediante interviste semi-strutturate ha permesso di estrarre concetti coerenti con evidenze empiriche e validi da un punto di vista scientifico. Da tali evidenze è emerso che i potenziali benefici derivanti dall’applicazione della Blockchain nella PSC sono sia di natura collettiva, e quindi per l’intero ecosistema, che individuale. In particolare, i benefici di natura collettiva derivano da una maggiore propensione alla condivisione dei dati nell’ecosistema e, quindi, ad un globale miglioramento della visibilità. Al contempo, però, tali benefici collettivi rappresentano un fattore imprescindibile per il conseguimento di benefici individuali che si traducono in miglioramenti dei processi interni. Inoltre, è emerso che sia i benefici collettivi che individuali contribuiscono nella creazione del valore per gli ecosistemi basati sulla Blockchain. Il fenomeno delle carenze ed indisponibilità dei medicinali, che è una problematica di natura collettiva, risulta difatti contrastabile esclusivamente attraverso il simultaneo miglioramento della SCV, che è un beneficio collettivo, ed il perfezionamento dei processi interni delle singole aziende, tra i quali una migliore programmazione della produzione e distribuzione, che rappresenta un beneficio individuale. Di conseguenza, la Blockchain richiede sia che i membri collaborino favorendo la condivisione dei dati e che provvedano ad integrare quelli disponibili per far sì che essa possa davvero migliorare la qualità dell’ecosistema. Infine, viene proposto un modello che individua i benefici della tecnologia e le strategie percorribili a seconda della visibilità offerta dalla piattaforma e dell’integrazione operata dalle singole aziende.