The materials used in technology, plastics and metals, present various environmental and health issues, starting from raw materials extraction to the final disposal. Research in recent years is showing how we can create more sustainable products. This is made possible by using organic substitutes as inert natural materials or collaborating with live microorganisms to develop interactive products. This thesis aims to demonstrate the concreteness of this possibility by presenting significant case studies in heterogeneous fields. Furthermore, a new methodology will be presented as a tool for designers to facilitate and guide the integration of microorganisms such as algae, fungi and bacteria in future projects. To validate the methodology and the proposed thesis, detailed experimentation with live mycelium will be presented to test its response properties to stimuli and evaluate its use as a bio-sensor in the Interaction Design field.

I materiali utilizzati in ambito tecnologico e interattivo, plastiche e metalli, presentano diverse problematiche ambientali e di salute in varie fasi, a partire dalla loro estrazione fino allo smaltimento. Le ricerche degli ultimi anni stanno dimostrando come sia possibile creare prodotti più sostenibili. Questo è reso possibile dall’impiego di sostituti organici sotto forma di materiali naturali inerti o collaborando con microorganismi vivi per la creazione di prodotti interattivi. L’obiettivo di questa tesi è dimostrare la concretezza di questa possibilità presentando casi studio significativi in ambiti eterogenei. Inoltre verrà presentata una metodologia nuova al servizio del progettista per facilitare e guidare l’integrazione di microorganismi quali alghe, funghi e batteri in progetti futuri. Per validare la metodologia e la tesi proposta verrà infine presentata una dettagliata sperimentazione con il micelio per testare le sue proprietà di risposta a determinati stimoli e valutarne l’impiego come bio-sensore nell’ambito dell’Interaction Design.

Living interaction. From user-centered design to bio-user system

Albergati, Elena
2019/2020

Abstract

The materials used in technology, plastics and metals, present various environmental and health issues, starting from raw materials extraction to the final disposal. Research in recent years is showing how we can create more sustainable products. This is made possible by using organic substitutes as inert natural materials or collaborating with live microorganisms to develop interactive products. This thesis aims to demonstrate the concreteness of this possibility by presenting significant case studies in heterogeneous fields. Furthermore, a new methodology will be presented as a tool for designers to facilitate and guide the integration of microorganisms such as algae, fungi and bacteria in future projects. To validate the methodology and the proposed thesis, detailed experimentation with live mycelium will be presented to test its response properties to stimuli and evaluate its use as a bio-sensor in the Interaction Design field.
LANGELLA, CARLA
PARISI, STEFANO
POLLINI, BARBARA
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
I materiali utilizzati in ambito tecnologico e interattivo, plastiche e metalli, presentano diverse problematiche ambientali e di salute in varie fasi, a partire dalla loro estrazione fino allo smaltimento. Le ricerche degli ultimi anni stanno dimostrando come sia possibile creare prodotti più sostenibili. Questo è reso possibile dall’impiego di sostituti organici sotto forma di materiali naturali inerti o collaborando con microorganismi vivi per la creazione di prodotti interattivi. L’obiettivo di questa tesi è dimostrare la concretezza di questa possibilità presentando casi studio significativi in ambiti eterogenei. Inoltre verrà presentata una metodologia nuova al servizio del progettista per facilitare e guidare l’integrazione di microorganismi quali alghe, funghi e batteri in progetti futuri. Per validare la metodologia e la tesi proposta verrà infine presentata una dettagliata sperimentazione con il micelio per testare le sue proprietà di risposta a determinati stimoli e valutarne l’impiego come bio-sensore nell’ambito dell’Interaction Design.
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