Identità metamorfiche e rigenerazione della memoria. Vertical farming e spazi pubblici per quartiere Adriano

Adriano looks like a recently developed neighborhood. However, it appears at the same time already lacking in continuity and denoted by a certain incompleteness, also following the interruption of several calls and competitions that should have contributed to its consolidation. Joined a few years ago in the Ri-formare Milano_Ri-formare Periferie project, it represents an interesting case study in its condition as a marginal place, but it presents a series of relevant elements which become the starting point for the development of the thesis work Identità metamorfiche e rigenerazione della memoria. Vertical farming e spazi pubblici per Quartiere Adriano was born from a regenerative perspective. It starts from pre-existing elements occupying relevant dimensions and positions in the neighborhood, both delimited and inaccessible, comparable to marginal spaces and central empty spaces. The transformation intended as metamorphosis involves these areas inherent in the limits of the city, trying to reinterpret and renew their identity, ultimately generating a continuity established through nodal points, linear elements and surfaces. The project is resolved in a sequence composed of the strip occupied by the power lines (which must be buried) and the following residual spaces that exist between Naviglio Martesana and Lambro river, redefining these places through the design of a linear urban park and a series of public spaces that interpenetrate with the new production scenario constituted by the vertical farm. We continue beyond Naviglio Martesana with the agricultural space project, articulated according to different gradients and patterns, with the redefinition of the buffer zones of Lambro river, reproducing the conditions for restoring spontaneous riparian vegetation. The vertical farm stands as an emblematic element both because its position makes explicit the role of the threshold between city and countryside, and because it represents the most extreme metamorphosis of the project: the agricultural space evolves and changes in appearance but not in its identity origin, seeking a key to solving current and future difficulties and problems. It is a place of experimentation and investigation, not only in the context of thesis, but also on a global scale: nowadays research on vertical farms, even if limited as the data in this regard, show a promising application of these production spaces. The biggest obstacle is represented by the initial investment which, however, can be recovered, as the existing projects active in the world show, giving life to an innovative system that supports traditional agriculture, avoiding land consumption problem and becoming a participant in the resilience of cities.

Adriano si presenta come un quartiere di recente formazione. Tuttavia appare al contempo già privo di continuità e denotato di una certa incompletezza, anche a seguito dell’interruzione di diversi bandi e concorsi che avrebbero dovuto contribuire al suo consolidamento. Entrato a far parte pochi anni fa del progetto Ri-formare Milano_Ri-formare Periferie, rappresenta un caso studio interessante nella sua condizione di luogo marginale, presentando però una serie di elementi rilevanti i quali divengono spunto progettuale per l’elaborazione del lavoro di tesi. Identità metamorfiche e rigenerazione della memoria. Vertical farming e spazi pubblici per Quartiere Adriano parte da elementi preesistenti occupanti dimensioni e posizioni rilevanti nel quartiere, al contempo delimitati e inaccessibili, assimilabili a spazi marginali e vuoti centrali. La trasformazione intesa come metamorfosi coinvolge questi ambiti insiti nel limite della Città, cercando di reinterpretare e rinnovare la loro identità, andando a generare in ultima analisi una continuità stabilita attraverso punti nodali, elementi lineari e superfici. Il progetto si risolve in una sequenza composta dalla fascia occupata dagli elettrodotti (che dovranno essere interrati) e dai seguenti spazi residuali che intercorrono tra il Naviglio della Martesana e il fiume Lambro, andando a ridefinire questi luoghi attraverso il disegno di un parco urbano lineare e una serie di spazi pubblici che si compenetrano con il nuovo scenario produttivo costituito dalla vertical farm. Si prosegue oltre il Naviglio della Martesana con il progetto dello spazio agricolo, articolato secondo differenti gradienti e pattern, con la ridefinizione delle fasce di rispetto del fiume Lambro, riproducendo le condizioni per ripristino di vegetazione spontanea ripariale. La vertical farm si pone come elemento emblematico sia perché la sua posizione esplicita il ruolo di soglia tra città e campagna, sia perché rappresenta la metamorfosi più estrema del progetto: lo spazio agricolo evolve e muta nell’aspetto ma non nella sua origine identitaria, cercando una chiave di risoluzione per le difficoltà e i problemi attuali e futuri. Essa è luogo di sperimentazione e indagine, non solo nell’ambito di tesi, ma anche a scala globale: al giorno d’oggi le ricerche sulle vertical farm, seppure limitate come i dati a riguardo, mostrano una promettente applicazione di questi spazi produttivi. L’ostacolo maggiore è rappresentato dall’investimento iniziale che tuttavia può essere recuperato, come mostrano i progetti esistenti attivi nel mondo, dando vita ad un sistema innovativo che supporti l’agricoltura tradizionale evitando un consumo di suolo esagerato e diventando partecipe della resilienza delle città.