Reshaping fashion : relazione fra minimalismo e sostenibilità nel sistema moda contemporaneo. Nascita e evoluzione del movimento minimalista e del suo possibile rapporto con il sistema moda odierno attraverso lo sviluppo del brand More

Nowadays, the fashion system, dominated by the fast fashion industry, produces a huge quantity of low cost garments at a dizzying speed and pushes the consumers to buy more and more. Behind this type of production, however, are hidden the low quality of the garments, the lack of respect for human resources, the pollution of our planet, related to the textile industry, and the huge amount of non-recyclable waste. At the same time, we are witnessing the rising of a new sensibility, evolved from the principles of minimalism, which invites people to get rid of the unnecessary to live a better life. These choices inevitably lead to less waste and a more conscious consumption, therefore to a positive effect on the health of our planet. An in-depth study of the minimalist movement, from its birth in the sixties as an artistic current, going through its aesthetic influence in the fashion industry, shows how it has now resulted in a new way of life linked to the disposal of the unnecessary. Throughout this work there is an attempt to move these concepts into the context of the current fashion system, in order to have a re-evaluation of the product, no longer seen as a perishable good, but as a long-term investment. By combining the pillars of sustainability with the efficiency of the minimalist concepts, we could create a force capable of bringing a great change within the fashion industry. The project developed within the thesis tries to give back its real value to the fashion product by blending the study of manufacturing processes, the use of sustainable materials, a new consumer education, with the exploration of new sales models to obtain a good that can be define as 100% sustainable.

Nella società contemporanea il sistema moda, dominato dall’industria del fast fashion, produce una quantità infinta di capi che variano ad una velocità vertiginosa, hanno un basso costo e spingono il consumatore ad un “usa e getta” continuo. Dietro questo tipo di produzione si nascondono però la bassa qualità del prodotto, il mancato rispetto delle risorse umane, l’inquinamento del nostro pianeta causato dai processi di produzione relativi all’industria tessile e all’enorme quantità di rifiuti non riciclabili. Nel contempo assistiamo alla nascita di una nuova sensibilità, evolutasi dai principi del minimalismo, che invita l’uomo a liberasi delle sovrastrutture e del superfluo per arrivare a una vita migliore. Tali scelte portano inevitabilmente ad un consumo minore e più consapevole e quindi ad un effetto positivo sulla salute del nostro pianeta. Uno studio approfondito e peculiare del movimento minimalista, dalla sua nascita negli anni sessanta come corrente artistica, dimostra, passando per la sua influenza estetica nel settore della moda, come sia sfociato oggi in una nuova filosofia di vita collegata ad un’eliminazione del superfluo. Si è provato successivamente a spostare questi concetti nel contesto del sistema moda attuale, al fine di avere una rivalutazione del prodotto, visto non più come un bene deperibile, ma da utilizzare nel tempo. Combinando i pilastri della sostenibilità, con l’efficienza dei concetti minimalisti, si potrebbe creare una forza in grado di portare un grande cambiamento all’interno dell’industria della moda. Il progetto sviluppato all’interno della tesi si riserva di dare valore al prodotto combinando lo studio di processi produttivi e l’utilizzo di materiali sostenibili, con l’educazione del consumatore, l’esplorazione di nuovi modelli di vendita per ottenere un bene che si possa definire sostenibile al 100%.