This thesis has been developed as part of the DesAI research farb, conducted by the Design department of Politecnico di Milano. The DesAI research aims to explore Big data influence in the traditional Design Thinking processes, envisioning the future of design practices. While conducting the research activities, the idea for this thesis naturally emerged. One of the main findings has been the key role of competencies in Big data and design mixed landscapes. Competencies are critically affecting the way designers perceive Big data. They are not used to working with numbers, they work with stories. The gap between numbers and stories seems to be still enormous. A key concept developed during the analysis is “Big data ownership”. Designers will need to be able to craft data according to their needs and curiosities, creating datasets tailored to their personalities and project needs. This new kind of personalized data is a key point in transitioning numbers into stories, allowing designers to deeply understand and make them their own. The final outcome of this study is envisioning an ideal future designer profile, understanding which role it’s going to have in Big data collection and analysis, and which competencies are needed in reaching the ownership goal. All this work has been based on close cooperation with professionals working in different design companies, intersecting their perception of the future and their professional needs.

Questa tesi è stata sviluppata nell'ambito del progetto di ricerca DesAI, finanziato dal Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. La ricerca DesAI mira a esplorare l'influenza dei Big data nei processi tradizionali di Design Thinking, indagando sul futuro di queste pratiche. Durante la conduzione della ricerca, l'idea per questa tesi è emersa naturalmente. Uno dei risultati principali è stata la comprensione della necessità di aggiornare le competenze dei designers quando sono chiamati a lavorare in progetti con set di dati misti (quindi, inclusi anche i Big Data). I designers stanno infatti mostrando dei limiti nel modo in cui utilizzano i Big Data, in quanto normalmente sono esercitati a lavorare con dati qualitativi, altamente contestualizzati. Essi lavorano tipicamente con le storie. Il divario tra numeri e storie sembra essere ancora enorme. Un concetto chiave sviluppato durante l'analisi è la "data ownership". I designers dovranno essere in grado di elaborare i Big data in base alle loro esigenze e curiosità, creando set di dati su misura per le loro personalità e le esigenze del progetto. Questo nuovo tipo di dati personalizzati è un punto chiave nella transizione dei numeri in storie, consentendo ai designers di comprenderli profondamente e farli propri. Il risultato finale di questo studio è suggerire potenziali integrazioni per il profilo attuale dei progettisti, indagando il possibile uso che possono fare dei Big Data per ricavarne valore, nonché di quali competenze avrebbero bisogno. Tutto questo lavoro si è basato sulla stretta collaborazione con professionisti che lavorano in diverse agenzie di design, intersecando la loro percezione del futuro e le loro esigenze professionali.

Designers and big data ownership. Envisioning designers' competencies in the big data era

Crippa, Federico
2019/2020

Abstract

This thesis has been developed as part of the DesAI research farb, conducted by the Design department of Politecnico di Milano. The DesAI research aims to explore Big data influence in the traditional Design Thinking processes, envisioning the future of design practices. While conducting the research activities, the idea for this thesis naturally emerged. One of the main findings has been the key role of competencies in Big data and design mixed landscapes. Competencies are critically affecting the way designers perceive Big data. They are not used to working with numbers, they work with stories. The gap between numbers and stories seems to be still enormous. A key concept developed during the analysis is “Big data ownership”. Designers will need to be able to craft data according to their needs and curiosities, creating datasets tailored to their personalities and project needs. This new kind of personalized data is a key point in transitioning numbers into stories, allowing designers to deeply understand and make them their own. The final outcome of this study is envisioning an ideal future designer profile, understanding which role it’s going to have in Big data collection and analysis, and which competencies are needed in reaching the ownership goal. All this work has been based on close cooperation with professionals working in different design companies, intersecting their perception of the future and their professional needs.
ARC III - Scuola del Design
28-apr-2021
2019/2020
Questa tesi è stata sviluppata nell'ambito del progetto di ricerca DesAI, finanziato dal Dipartimento di Design del Politecnico di Milano. La ricerca DesAI mira a esplorare l'influenza dei Big data nei processi tradizionali di Design Thinking, indagando sul futuro di queste pratiche. Durante la conduzione della ricerca, l'idea per questa tesi è emersa naturalmente. Uno dei risultati principali è stata la comprensione della necessità di aggiornare le competenze dei designers quando sono chiamati a lavorare in progetti con set di dati misti (quindi, inclusi anche i Big Data). I designers stanno infatti mostrando dei limiti nel modo in cui utilizzano i Big Data, in quanto normalmente sono esercitati a lavorare con dati qualitativi, altamente contestualizzati. Essi lavorano tipicamente con le storie. Il divario tra numeri e storie sembra essere ancora enorme. Un concetto chiave sviluppato durante l'analisi è la "data ownership". I designers dovranno essere in grado di elaborare i Big data in base alle loro esigenze e curiosità, creando set di dati su misura per le loro personalità e le esigenze del progetto. Questo nuovo tipo di dati personalizzati è un punto chiave nella transizione dei numeri in storie, consentendo ai designers di comprenderli profondamente e farli propri. Il risultato finale di questo studio è suggerire potenziali integrazioni per il profilo attuale dei progettisti, indagando il possibile uso che possono fare dei Big Data per ricavarne valore, nonché di quali competenze avrebbero bisogno. Tutto questo lavoro si è basato sulla stretta collaborazione con professionisti che lavorano in diverse agenzie di design, intersecando la loro percezione del futuro e le loro esigenze professionali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/175902