Dromos. Progetto per la Locride : un percorso cicloturistico per uno sviluppo locale sostenibile

The thesis project here presented aims to valorize and rescue the landscape of an often-marginalized area and it is moved from the willingness of the author to tell a different story for a place that she calls home. The starting point of the work relies on an analysis of different practices for local development that aim to valorize the area and its framework, to highlight how Italian landscape has always been undervalued and underused. It constitutes, instead, a precious resource for tourism and sustainable development practices, enhancing the features of the places. Consequently, the project of a cycle-tourist path has been highlighted as a suitable strategy for a sustainable development that respects the identity of each place. The effects that such strategy imports in the framework in which it is set, in fact, are spread through over the context and involve non only the economic side but also the social and cultural tissue of the place, valorizing the landscape that crosses. This strategy has been imported in the project proposal of a cyclo-tourist path in the Locride area, in a fragile context, where the geographical isolation has built up walls that can be broken by this strong action of union like this path. This new way, Dromos, (in ancient Greek Dromos means “street, fast way”) is defined by developing at the same time two different strategies that spread the benefits of this type of actions in the project area, valorizing and rescuing the cultural and landscape heritage. The first strategy is linked to the positive effects brought by cyclo-tourist path projects. It represents, in fact, a non-invasive intervention that highlights and strengthen local economic activities and restores the abandoned built environment. The second strategy aims to more specific architectural actions to restore the cultural and landscape heritage of the place, acting in the three places, the topoi: the Torbido fiumara, the archeological sites of Locri Epizephiri and Villa Romana di Casignana. In this way, the project valorizes existing resources for a local, sustainable development, place-based oriented that respects the context and its identities, to tell its stories.

Il progetto di tesi parte dal desiderio di valorizzazione e riscoperta paesaggistica di un territorio spesso marginalizzato e dalla volontà dell’autrice di raccontare una storia diversa per un territorio nel quale ha le sue radici. Partendo da un’analisi di pratiche di sviluppo locali che puntino ad una valorizzazione del territorio e del contesto di azione, si è notato come spesso il paesaggio sia stato abusato e sottostimato, costituendo invece una preziosa risorsa turistica e sostenibile, capace di dare nuova luce e nuova forza ai territori. Si è delineata, così, come strategia particolarmente adatta a un tipo di sviluppo sostenibile che rispetti l’identità dei luoghi quella di un percorso ciclabile. Gli effetti che una tale strategia, infatti, importa in un territorio si diffondono capillarmente non solo nella sfera economica ma anche sociale di un territorio, valorizzando le sue risorse ed il paesaggio che attraversa. Questa strategia d’azione è stata importata nella proposta di un percorso cicloturistico nell’area della Locride, in un contesto fragile, dove l’isolamento geografico ha innalzato muri che possono essere abbattuti dal forte gesto di unione quale quello di un percorso. Una nuova strada, il Dromos, viene così ad essere definita, declinandosi in due strategie diverse che distribuiscono i benefici di un tale progetto nel contesto d’azione e portano alla riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico esistente. La prima strategia si riallaccia quindi agli effetti indotti da un percorso cicloturistico, un filo poco invasivo, che dà nuova luce alle attività presenti e recupera il patrimonio abbandonato. La seconda strategia mira ad interventi puntuali per valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale presente. In particolare, il progetto interviene nei tre topoi della foce della fiumara del Torbido, degli Scavi Archeologici di Locri Epizephiri e della Villa Romana di Casignana, con interventi architettonici mirati. Il progetto così instaura nuovi rapporti valorizzando le risorse esistenti, per uno sviluppo locale sostenibile, place-based, che rispetti le identità del luogo, per raccontare le sue storie.