Villa Adriana. Architetture d'acqua e paesaggio archeologico. Performance temporanee e percezione del sito tra realtà e rappresentazione

The primary intention behind the thesis was to give life to a cyclical and widespread exhibition system within the archaeological site of Villa Adriana. This system was designed to be extended beyond the boundaries of the Villa, also including the Buffer Zone, in order to consolidate the already fundamental link between the rural landscape and the ruins. Villa Adriana and its context represent the emblem of Roman classicism and preserve the memories of distant times and places. Within the thesis work, the versatility of the value of this place was investigated both through the exhibition project and the compositional and technological decisions taken. The project, starting from these premises and keeping in mind possible future developments, had as its purpose the creation of elements that are part of a cohesive system. These constitute contemplative moments halfway between reality and representation: each of the pavilions was created taking into account the context and the surrounding ruins, always respecting the principle of recognizability and use of modern techniques for their construction, thus ensuring respect for the ruins themselves. As in the original compositional logic of the Villa, the project is developed by pavilions, three of which have an exhibition nature and insist on the fulcrums of the site and three which have a cultural and research nature, positioned along a new design axis identified through trilaterations. The same compositional logic was adopted in the infrastructure project of the UNESCO Buffer Zone, where two ‘Domus’ define two new centralities: one of a cultural and exhibition nature, located in the immediate proximity of the Villa, the other one of an agricultural-productive character, in continuity with the initial desire to enhance the territory and preserve the local cultural heritage.

L’intenzione primaria che ha mosso la tesi è stata quella di voler dare vita ad un sistema espositivo ciclico e diffuso all’interno del sito archeologico di Villa Adriana. Questo sistema è stato pensato per essere esteso oltre i confini della Villa, includendo anche la Buffer Zone, in modo da consolidare il legame, già fondamentale, tra paesaggio rurale e le rovine. La Villa Adriana ed il suo contesto rappresentano l’emblema della classicità romana e custodiscono le memorie di tempi e luoghi lontani. All’interno del lavoro di tesi la poliedricità del valore di questo luogo è stata indagata sia attraverso il progetto di allestimento, che le decisioni compositive e tecnologiche adottate. Il progetto, partendo da queste premesse e tenendo presente i possibili sviluppi futuri, ha avuto come finalità la realizzazione di elementi facenti parte di un sistema, questi costituiscono dei momenti contemplativi a metà tra realtà e rappresentazione: ognuno dei padiglioni è stato realizzato tenendo conto del contesto e delle rovine circostanti, rispettando sempre il principio di riconoscibilità e di utilizzo di tecniche moderne per la loro realizzazione, assicurando così il rispetto delle rovine stesse. Come nella logica compositiva originaria della Villa, il progetto si sviluppa per padiglioni, dei quali tre a carattere espositivo ed insistenti su dei fulcri del sito, tre a carattere culturale e di ricerca, posizionati lungo un nuovo asse progettuale identificato tramite le trilaterazioni. La stessa logica compositiva è stata adottata nel progetto di infrastrutturazione della Buffer Zone UNESCO, dove due ‘Domus’ definiscono due nuove centralità: una a carattere culturale ed espositivo, posizionata nelle immediate vicinanze della Villa, l’altra a carattere agricolo-produttivo, in continuità con la volontà iniziale di valorizzare il territorio e preservare il patrimonio culturale locale.