This thesis work was proposed as an enhancing project for the routes, faithful and tourists, of the Basilica of San Michele Maggiore in Pavia, a Lombard Romanesque masterpiece, dating back to the 11th and 12th centuries, as well as one of the main churches of the city. The question of accessibility and safety of the paths in a building is one of the priorities in the enhancement of the historical and artistic heritage, as well as religious. The Basilica is today the subject of investigations and interventions aimed at its conservation and its logistical “adaptation”, which makes use of the activities of the non-profit organization “Il Bel San Michele” and the synergies activated with the respective Parish, with the University of Piemonte Orientale, the University of Pavia and the Politecnico di Milano. This work has the intention, through both a historical and analytical approach, to highlight the “hidden”, or rather, “forgotten” paths and spaces of the Basilica, without losing sight of the question of accessibility in favor of disabled. The hidden paths and spaces, identified within the Basilica are: the women’s gallery, with its access from the ground floor and the walkways at height on the facade and on the perimeter of the apse. Finally, a project was proposed that would facilitate the entry into the Basilica, both for cultural and tourist purposes. The analysis intends to look at parts of the church that are not recognized and underused, trying to explain this state of “abandonment” and trying to evaluate its reopening, also in relation to its practicability. For the development of the work, the drawings of plans and sections available of the Basilica were considered and studied, from which we started to verify the measurements and geometries of some of the most significant parts, in particular the northern gallery. For logistical reasons, the northern women’s gallery was the subject of particular attention, since the southern one suffers from the encumbrance of the organ, which was moved here from the presbytery level during the nineteenth-century intervention.

Il presente lavoro di tesi nasce con l’obiettivo di proporre un progetto volto alla valorizzazione dei percorsi, per fedeli e turisti, della Basilica di San Michele Maggiore a Pavia, capolavoro del romanico lombardo, risalente ai secoli XI e XII, nonché una delle principali chiese della città. La questione dell’accessibilità, e della messa in sicurezza dei percorsi in un edificio, rappresenta una delle priorità nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico, oltreché religioso. La Basilica è oggi oggetto di indagini e interventi volti alla sua conservazione e al suo “adeguamento” logistico, che si avvale dell’attività dell’Associazione O.d.V. “Il Bel San Michele” e alle sinergie attivate con la rispettiva Parrocchia, con l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Pavia e il Politecnico di Milano. Questo lavoro ha l’intenzione, attraverso sia un approccio storico che analitico, di mettere in evidenza i percorsi e gli spazi “nascosti”, o meglio “dimenticati”, della Basilica, senza perdere di vista la questione dell’accessibilità a favore delle difficoltà motorie. I percorsi e spazi nascosti, individuati all’interno della Basilica sono: il piano matroneo, con il suo accesso dal piano terra e i camminamenti in quota sulla facciata e sul perimetro del catino absidale. Infine si è proposto un progetto che agevoli l’ingresso all’interno della basilica, sia per fini cultuali che per quelli turistici. L’analisi intende rivolgere uno sguardo a parti della chiesa misconosciute e sottoutilizzate, cercando di dare ragione di questo stato di “abbandono” e valutandone la riapertura, anche in relazione alla praticabilità. Per lo sviluppo del lavoro, sono stati considerati e studiati i disegni di piante e sezioni disponibili della Basilica, dai quali si è partiti per verificare misure e geometrie di alcune delle parti più significative, in particolare del matroneo settentrionale. Per ragioni logistiche è stato oggetto di particolare attenzione il matroneo settentrionale, poiché quello meridionale soffre dell’ingombro dell’organo, qui spostato dal piano presbiterio durante l’intervento ottocentesco.

La Basilica di San Michele Maggiore a Pavia. Il riutilizzo dei matronei e la valorizzazione dei percorsi

Bertuzzi, Martina
2019/2020

Abstract

This thesis work was proposed as an enhancing project for the routes, faithful and tourists, of the Basilica of San Michele Maggiore in Pavia, a Lombard Romanesque masterpiece, dating back to the 11th and 12th centuries, as well as one of the main churches of the city. The question of accessibility and safety of the paths in a building is one of the priorities in the enhancement of the historical and artistic heritage, as well as religious. The Basilica is today the subject of investigations and interventions aimed at its conservation and its logistical “adaptation”, which makes use of the activities of the non-profit organization “Il Bel San Michele” and the synergies activated with the respective Parish, with the University of Piemonte Orientale, the University of Pavia and the Politecnico di Milano. This work has the intention, through both a historical and analytical approach, to highlight the “hidden”, or rather, “forgotten” paths and spaces of the Basilica, without losing sight of the question of accessibility in favor of disabled. The hidden paths and spaces, identified within the Basilica are: the women’s gallery, with its access from the ground floor and the walkways at height on the facade and on the perimeter of the apse. Finally, a project was proposed that would facilitate the entry into the Basilica, both for cultural and tourist purposes. The analysis intends to look at parts of the church that are not recognized and underused, trying to explain this state of “abandonment” and trying to evaluate its reopening, also in relation to its practicability. For the development of the work, the drawings of plans and sections available of the Basilica were considered and studied, from which we started to verify the measurements and geometries of some of the most significant parts, in particular the northern gallery. For logistical reasons, the northern women’s gallery was the subject of particular attention, since the southern one suffers from the encumbrance of the organ, which was moved here from the presbytery level during the nineteenth-century intervention.
MORANDOTTI, MARCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
9-giu-2021
2019/2020
Il presente lavoro di tesi nasce con l’obiettivo di proporre un progetto volto alla valorizzazione dei percorsi, per fedeli e turisti, della Basilica di San Michele Maggiore a Pavia, capolavoro del romanico lombardo, risalente ai secoli XI e XII, nonché una delle principali chiese della città. La questione dell’accessibilità, e della messa in sicurezza dei percorsi in un edificio, rappresenta una delle priorità nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico, oltreché religioso. La Basilica è oggi oggetto di indagini e interventi volti alla sua conservazione e al suo “adeguamento” logistico, che si avvale dell’attività dell’Associazione O.d.V. “Il Bel San Michele” e alle sinergie attivate con la rispettiva Parrocchia, con l’Università del Piemonte Orientale, l’Università di Pavia e il Politecnico di Milano. Questo lavoro ha l’intenzione, attraverso sia un approccio storico che analitico, di mettere in evidenza i percorsi e gli spazi “nascosti”, o meglio “dimenticati”, della Basilica, senza perdere di vista la questione dell’accessibilità a favore delle difficoltà motorie. I percorsi e spazi nascosti, individuati all’interno della Basilica sono: il piano matroneo, con il suo accesso dal piano terra e i camminamenti in quota sulla facciata e sul perimetro del catino absidale. Infine si è proposto un progetto che agevoli l’ingresso all’interno della basilica, sia per fini cultuali che per quelli turistici. L’analisi intende rivolgere uno sguardo a parti della chiesa misconosciute e sottoutilizzate, cercando di dare ragione di questo stato di “abbandono” e valutandone la riapertura, anche in relazione alla praticabilità. Per lo sviluppo del lavoro, sono stati considerati e studiati i disegni di piante e sezioni disponibili della Basilica, dai quali si è partiti per verificare misure e geometrie di alcune delle parti più significative, in particolare del matroneo settentrionale. Per ragioni logistiche è stato oggetto di particolare attenzione il matroneo settentrionale, poiché quello meridionale soffre dell’ingombro dell’organo, qui spostato dal piano presbiterio durante l’intervento ottocentesco.
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