The district of Bovisa is today a very complex reality in constant change and transformation. It is quite impressive to note the presence of situations of serious neglect and degradation and virtuous episodes of restitching the social and architectural fabric. This fragmentation and dichotomy stratified at every level is well exemplified by the historical, social and urban evolution of this place: a strongly independent nucleus encapsulated, indeed, trapped in the great city of Milan, then Città Metropolitana, intimately connected to the neighboring neighborhoods, but stretching inexorably towards the center of the city. The thesis work is based on the program elaborated within the Call for Ideas of 2016 in collaboration between Politecnico di Milano and the City of Milan, whose results were published in the volume “Bovisa, un parco per la ricerca e il lavoro” (2017), in particular the proposal developed by the working group with Alessandro Rocca as a reference. During the five years that the Call for Ideas has passed and thanks to this collaboration between the Polytechnic and the City of Milan and to the active listening of the city community, there have been considerable efforts by institutions, investors and residents' committees in order to promote and improve the neighborhood (just mention the inclusion of Bovisa in the map of events of the Fuori Salone from 2019). Through the exploration of this fermented context, new reflections have been formulated that have led to the imminent transformation and redevelopment of the area between Durando, Andreoli and Morghen streets, directly connected to the railway station and the university center of the Polytechnic. The project presented in this thesis course will be proposed as a hypothesis and scenario of integration to the pre-existing project action programs indicated in the documents of the Government Plan of the Territory-Milan 2030. The plot in question is strategically located and will soon host a new roadway that will allow the implementation of public transport to the hinterland, in an attempt to overcome the substantial infrastructural barriers that separate the neighborhood from the surrounding areas, laying the foundations for a real expansion of the usability of the territory at the local level. Following the analyses carried out on the potentialities and criticalities of the site at the scale of the district, the project aims to address a plurality of strongly interconnected themes: the stitching and definition of new urban fronts, within a context that is well established, but of little architectural value, relegated to be inaccessible. The main topics here on developed are the residence and the residence for students, subject of extensive investments by the Polytechnic in that area, and finally the commercial space, in its hybrid form of an independent building and a covered square, for a new and fixed location of the regional weekly market (which Bovisa lacks). On a volumetric level, the project of the residences is a continuation of the pre-existing urban front on Via Andreoli, completing and closing the new block thus defined, in adherence to the pre-existing buildings, while the volume of the market will be completely independent and will be placed as a new element in relation to the new fronts generated by the opening of a public space on the current urban void. Particular attention has been paid to the position and orientation of the lot, which results in a smaller volume on the southern front, in order to dampen the shading on the remaining portion of the building and on the inner courtyard, given the shallow depth of the new block; this theme has also been declined according to a typological variation: a gallery in the student residence and in line for the residences facing the market and the covered square to the north. The common aspect of the project will be the highlighting of the autonomy of the volumes with respect to the overhanging roofs, which will emerge above them with the extrusion of the supporting structure, in different declinations depending on the case, uniforming them and at the same time defining a new declination of the covered spaces, whether they are open or closed.

Il quartiere di Bovisa è ad oggi una realtà molto complessa in costante mutamento e trasformzione. È piuttosto impressionante constatare la compresenza di situazioni di grave abbandono e degrado ed episodi virtuosi di ricucitura del tessuto sociale ed architettonico. Questa frammentazione e dicotomia stratificate ad ogni livello sono ben esemplificate dall’evoluzione storica, sociale e urbana di questo luogo: un nucleo fortemente indipendente inglobato, anzi, intrappolato nella grande città di Milano, poi Città Metropolitana, intimamente connesso ai quartieri limitrofi, ma che si protende inesorabilmente verso il centro della città. Il lavoro di tesi pone le basi a partire dal programma elaborato all’interno della Call for Ideas del 2016 in collaborazione tra Politecnico di MIlano e Comune di Milano, i cui risultati sono stati pubblicati nel volume “Bovisa, un parco per la ricerca e il lavoro”(2017), in particolare la proposta sviluppata dal gruppo di lavoro con referente Alessandro Rocca. Durante questi cinque anni trascorsi dalla Call for Ideas e proprio grazie a questa collaborazione tra Politecnico e amministrazione comunale e all’attività di ascolto attivo della comunità cittadina, ci sono stati degli sforzi notevoli da parte di istituzioni, investitori e comitati di residenti al fine di promuovere e migliorare il quartiere (basti citare l’inserimento di Bovisa all’interno della mappa degli eventi del Fuori Salone a partire dal 2019). Attraverso l’esplorazione di questo contesto in fermento, sono state formulate nuove riflessioni che hanno portato a soffermarsi sull’imminente trasformazione e riqualificazione dell’area compresa tra le vie Durando, Andreoli e Morghen, in diretta connessione tra la stazione ferroviaria e il polo universitario del Politecnico. Il progetto presentato in questo percorso di tesi si proporrà come ipotesi e scenario di integrazione ai preesistenti programmi d’azione progettuale indicati dai documenti di Piano di Governo del Territorio-Milano 2030. Il lotto in questione si trova in una posizione strategica e ospiterà a breve una nuova arteria viabilistica che permetterà un’implementazione del trasporto pubblico verso l’interland, nel tentativo di superare le consistenti barriere infrastrutturali che separano il quartiere dalle zone limitrofe, ponendo le basi per una vera epansione della fruibilità del territorio a livello locale. A seguito delle analisi svolte sulle potenzialità e le criticità del sito alla scala del quartiere, il progetto si propone di affrontare una pluralità di temi fortemente interconnessi: la ricucitura e la definizione di nuovi fronti urbani, all’interno di un contesto sì consolidato, ma di scarso valore architettonico, relegato ad essere “retro” e luogo non fruibile. Saranno approfonditi i temi della residenza e la residenza per studenti, oggetto di ampi investimenti da parte del Politecnico proprio in quell’area, ed infine lo spazio commerciale, nella sua ibrida forma di edificio indipendente e di piazza coperta, per una nuova e fissa sede del mercato settimanale rionale (che a Bovisa manca). A livello volumetrico il progetto delle residenze si pone come continuazione del fronte urbano preesistente sulla via Andreoli, completando e chiudendo il nuovo isolato così definito, in aderenza agli edifici preesistenti, mentre il volume del mercato sarà completamente indipendente e si porrà come nuovo elemento in relazione ai nuovi fronti generati dall’apertura di uno spazio pubblico sull’attuale vuoto urbano. Si è data particolare attenzione rispetto alla posizione e all’orientamento del lotto, da cui ne consegue il minore ingombro volumentrico sul fronte sud, in modo da smorzare l’ombreggiatura sulla porzione di edificio restrostante e sulla corte interna, data l’esigua profondità del nuovo isolato; tale tema è stato declinato anche secondo una variazione tipologica: a ballatoio nella residenza per studenti e in linea per quanto concerne le residenze che si affacceranno sul mercato e la piazza coperta verso nord. Comune denominatore del progetto sarà l’evideziazione dell’autonomia degli volumi rispetto alle coperture sovrastanti, le quali emergeranno al di sopra di essi con l’estrusione della struttura portante, in diverse declinazioni a seconda del caso, uniformandoli e contemporaneamente definendo una nuova declinazione degli spazi ricoperti, che siano essi aperti o chiusi.

Un nuovo scenario per Bovisa. Progetto di un sistema di residenze e di un mercato pubblico tra via Durando e via Andreoli

Ariosto, Sofia
2020/2021

Abstract

The district of Bovisa is today a very complex reality in constant change and transformation. It is quite impressive to note the presence of situations of serious neglect and degradation and virtuous episodes of restitching the social and architectural fabric. This fragmentation and dichotomy stratified at every level is well exemplified by the historical, social and urban evolution of this place: a strongly independent nucleus encapsulated, indeed, trapped in the great city of Milan, then Città Metropolitana, intimately connected to the neighboring neighborhoods, but stretching inexorably towards the center of the city. The thesis work is based on the program elaborated within the Call for Ideas of 2016 in collaboration between Politecnico di Milano and the City of Milan, whose results were published in the volume “Bovisa, un parco per la ricerca e il lavoro” (2017), in particular the proposal developed by the working group with Alessandro Rocca as a reference. During the five years that the Call for Ideas has passed and thanks to this collaboration between the Polytechnic and the City of Milan and to the active listening of the city community, there have been considerable efforts by institutions, investors and residents' committees in order to promote and improve the neighborhood (just mention the inclusion of Bovisa in the map of events of the Fuori Salone from 2019). Through the exploration of this fermented context, new reflections have been formulated that have led to the imminent transformation and redevelopment of the area between Durando, Andreoli and Morghen streets, directly connected to the railway station and the university center of the Polytechnic. The project presented in this thesis course will be proposed as a hypothesis and scenario of integration to the pre-existing project action programs indicated in the documents of the Government Plan of the Territory-Milan 2030. The plot in question is strategically located and will soon host a new roadway that will allow the implementation of public transport to the hinterland, in an attempt to overcome the substantial infrastructural barriers that separate the neighborhood from the surrounding areas, laying the foundations for a real expansion of the usability of the territory at the local level. Following the analyses carried out on the potentialities and criticalities of the site at the scale of the district, the project aims to address a plurality of strongly interconnected themes: the stitching and definition of new urban fronts, within a context that is well established, but of little architectural value, relegated to be inaccessible. The main topics here on developed are the residence and the residence for students, subject of extensive investments by the Polytechnic in that area, and finally the commercial space, in its hybrid form of an independent building and a covered square, for a new and fixed location of the regional weekly market (which Bovisa lacks). On a volumetric level, the project of the residences is a continuation of the pre-existing urban front on Via Andreoli, completing and closing the new block thus defined, in adherence to the pre-existing buildings, while the volume of the market will be completely independent and will be placed as a new element in relation to the new fronts generated by the opening of a public space on the current urban void. Particular attention has been paid to the position and orientation of the lot, which results in a smaller volume on the southern front, in order to dampen the shading on the remaining portion of the building and on the inner courtyard, given the shallow depth of the new block; this theme has also been declined according to a typological variation: a gallery in the student residence and in line for the residences facing the market and the covered square to the north. The common aspect of the project will be the highlighting of the autonomy of the volumes with respect to the overhanging roofs, which will emerge above them with the extrusion of the supporting structure, in different declinations depending on the case, uniforming them and at the same time defining a new declination of the covered spaces, whether they are open or closed.
SETTI, GIULIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
23-lug-2021
2020/2021
Il quartiere di Bovisa è ad oggi una realtà molto complessa in costante mutamento e trasformzione. È piuttosto impressionante constatare la compresenza di situazioni di grave abbandono e degrado ed episodi virtuosi di ricucitura del tessuto sociale ed architettonico. Questa frammentazione e dicotomia stratificate ad ogni livello sono ben esemplificate dall’evoluzione storica, sociale e urbana di questo luogo: un nucleo fortemente indipendente inglobato, anzi, intrappolato nella grande città di Milano, poi Città Metropolitana, intimamente connesso ai quartieri limitrofi, ma che si protende inesorabilmente verso il centro della città. Il lavoro di tesi pone le basi a partire dal programma elaborato all’interno della Call for Ideas del 2016 in collaborazione tra Politecnico di MIlano e Comune di Milano, i cui risultati sono stati pubblicati nel volume “Bovisa, un parco per la ricerca e il lavoro”(2017), in particolare la proposta sviluppata dal gruppo di lavoro con referente Alessandro Rocca. Durante questi cinque anni trascorsi dalla Call for Ideas e proprio grazie a questa collaborazione tra Politecnico e amministrazione comunale e all’attività di ascolto attivo della comunità cittadina, ci sono stati degli sforzi notevoli da parte di istituzioni, investitori e comitati di residenti al fine di promuovere e migliorare il quartiere (basti citare l’inserimento di Bovisa all’interno della mappa degli eventi del Fuori Salone a partire dal 2019). Attraverso l’esplorazione di questo contesto in fermento, sono state formulate nuove riflessioni che hanno portato a soffermarsi sull’imminente trasformazione e riqualificazione dell’area compresa tra le vie Durando, Andreoli e Morghen, in diretta connessione tra la stazione ferroviaria e il polo universitario del Politecnico. Il progetto presentato in questo percorso di tesi si proporrà come ipotesi e scenario di integrazione ai preesistenti programmi d’azione progettuale indicati dai documenti di Piano di Governo del Territorio-Milano 2030. Il lotto in questione si trova in una posizione strategica e ospiterà a breve una nuova arteria viabilistica che permetterà un’implementazione del trasporto pubblico verso l’interland, nel tentativo di superare le consistenti barriere infrastrutturali che separano il quartiere dalle zone limitrofe, ponendo le basi per una vera epansione della fruibilità del territorio a livello locale. A seguito delle analisi svolte sulle potenzialità e le criticità del sito alla scala del quartiere, il progetto si propone di affrontare una pluralità di temi fortemente interconnessi: la ricucitura e la definizione di nuovi fronti urbani, all’interno di un contesto sì consolidato, ma di scarso valore architettonico, relegato ad essere “retro” e luogo non fruibile. Saranno approfonditi i temi della residenza e la residenza per studenti, oggetto di ampi investimenti da parte del Politecnico proprio in quell’area, ed infine lo spazio commerciale, nella sua ibrida forma di edificio indipendente e di piazza coperta, per una nuova e fissa sede del mercato settimanale rionale (che a Bovisa manca). A livello volumetrico il progetto delle residenze si pone come continuazione del fronte urbano preesistente sulla via Andreoli, completando e chiudendo il nuovo isolato così definito, in aderenza agli edifici preesistenti, mentre il volume del mercato sarà completamente indipendente e si porrà come nuovo elemento in relazione ai nuovi fronti generati dall’apertura di uno spazio pubblico sull’attuale vuoto urbano. Si è data particolare attenzione rispetto alla posizione e all’orientamento del lotto, da cui ne consegue il minore ingombro volumentrico sul fronte sud, in modo da smorzare l’ombreggiatura sulla porzione di edificio restrostante e sulla corte interna, data l’esigua profondità del nuovo isolato; tale tema è stato declinato anche secondo una variazione tipologica: a ballatoio nella residenza per studenti e in linea per quanto concerne le residenze che si affacceranno sul mercato e la piazza coperta verso nord. Comune denominatore del progetto sarà l’evideziazione dell’autonomia degli volumi rispetto alle coperture sovrastanti, le quali emergeranno al di sopra di essi con l’estrusione della struttura portante, in diverse declinazioni a seconda del caso, uniformandoli e contemporaneamente definendo una nuova declinazione degli spazi ricoperti, che siano essi aperti o chiusi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/177288