Environmental sustainability strategies for non-manufacturing facilities in the automotive industry

The automotive industry is one of the most valuable and innovative industries of present times. It is constantly posed under scrutiny for its relevance in the race for a sustainable future as it is one of the most polluting industries to date. The largest automotive manufacturers regularly exhibit the strategies and performance of their vehicles and production processes. Less, however, is reported regarding their facilities and real estate, despite them owning thousands of office buildings, dealerships, warehouses, etc., all around the globe. The purpose of this work is to analyse the various sources through which major manufacturers convey their sustainability strategies, with the aim of revealing more details about the environmental impact of their non-production facilities. The study revealed that manufacturers almost never collect information regarding these types of facilities, mainly to avoid extra costs. They justify this reasoning by belittling the contribution of non-manufacturing operations relatively to the global impact of their vehicles. Major automotive manufacturers also rely on the fact that they are not obliged by laws or regulations, as the focus continues to be placed on the impact of vehicles and production. Some figures found in this analysis, however, revealed that the contribution of non-manufacturing activities is not as small as it is claimed to be. Understandably, some automotive producers are more advanced than others in terms of sustainability behaviour applied to their facilities and real estate, especially those based in Europe and North America. They also tend to include more details about the performance of non-manufacturing activities. Independently from the advancement of their progress, all manufacturers, and the industry in general, have much margin for improvement in their sustainable behaviour.

Quella automobilistica è una delle industrie più ricche e all’avanguardia degli ultimi anni. Viene costantemente messa sotto scrutinio per la sua rilevanza nella corsa verso un futuro sostenibile, in quanto una delle industrie più inquinanti fino ad oggi. Le più grandi case automobilistiche manifestano regolarmente le strategie e le prestazioni dei loro veicoli e dei processi produttivi. Tuttavia, non molto viene riportato per quanto riguarda le loro strutture e i loro immobili, nonostante possiedano migliaia di edifici (come uffici, concessionarie, magazzini, ecc.) in tutto il mondo. Lo scopo di questo lavoro è analizzare le varie fonti attraverso le quali i principali produttori trasmettono le loro strategie di sostenibilità, con l'obiettivo di rivelare maggiori dettagli sull'impatto ambientale dei loro immobili. Lo studio ha rivelato che i produttori non raccolgono quasi mai informazioni su questo tipo di strutture, principalmente per evitare costi aggiuntivi, andando a giustificare questo ragionamento sminuendo il contributo delle attività non produttive rispetto all'impatto globale dei loro veicoli. Le principali case automobilistiche fanno affidamento anche sul fatto che non esistano leggi o regolamenti che impongano la raccolta di dati di tutti i loro immobili, poiché l'attenzione continua a essere posta sull'impatto dei veicoli e della produzione. Alcuni dati trovati in questa analisi, tuttavia, hanno rivelato che il contributo delle attività non produttive non è così piccolo come affermato da alcuni dirigenti. Comprensibilmente, alcuni produttori automobilistici sono più avanti di altri in termini di strategie sostenibili applicate alle proprie strutture e immobili, in particolare quelli con sede in Europa e America del Nord. Tendono anche a includere maggiori dettagli sulle conseguenze delle attività non produttive. Indipendentemente dai loro progressi, tutti i produttori, e l'industria in generale, hanno ampi margini di miglioramento nel loro comportamento sostenibile in ambito immobiliare.