Urban food factory. Slum's upgrading through an integrated design approach for the environmental performance and social inclusion based in IMM methodology in the border between Bogotá and Soacha (Colombia)

In a rapidly urbanizing world, where cities have levels of inequality higher than their respective countries (WCR, 2020), it became fundamental to highlight the problem of slums and to find viable solutions. Urban planners, public administrations, and architects tend to operate in cities thinking about the informal settlement as a pathology, as something that needs to be eradicated. A point of view that induce the use of obsolete strategies (Jota Samper, 2020). The objective of this thesis is indeed to demonstrate the possibility of an incremental and yet significative urban upgrade using contemporary tools. After a preliminary phase of information gathering through open data platforms (that originated a multi-themed archive available online) IMM Methodology was applied to find the most appropriate design intervention. The study is carried in the most underprivileged southern neighbourhoods of Bogota, where the phenomenon of conurbation involves the adjacent municipality of Soacha, generating an indistinguishable area with a great shortage of services. After a deep and multidisciplinary investigation of the study area, a set of projects in different scales were developed in the most disadvantaged areas, resulting in a collaborative net of improvements. Although urban subsystems such as waste and water management or transport were involved, the major focus of the project was on the scarce coverage of main functions and necessities. The project consists of an indoor food factory and micro-community cultivations, which are equipped with biodigesters and solar panels for production of cooking gas and energy. Entities such as the World Meteorological Organization (WMO) suggests that urban and indoor farming are necessary responses to ongoing climate change and as ways to build more resilient Cities. This productive building, complemented by a supermarket, a restaurant, and secondary services, has the goal of involving the women living in the study area. Most of them are Colombian and Venezuelan peasants displaced by the violence, who have lost their role in society when arrived in city. From the retrofit analysis conducted in the project condition it is visible how even operating on a relatively small area with punctual intervention, the results are notable in the scale of the whole system.

In un mondo che segue un rapido processo di urbanizzazione, in cui le città hanno livelli di disuguaglianza più elevati rispetto ai paesi a cui appartengono (WCR, 2020), è diventato fondamentale evidenziare il problema degli slum e trovare soluzioni praticabili. Urbanisti, pubbliche amministrazioni e architetti tendono ad operare nell’ambiente urbano considerando gli insediamenti informali come una patologia, come qualcosa che deve essere sradicato. Un punto di vista che induce l’uso di strategie obsolete (Jota Samper, 2020). L’obiettivo di questa tesi è infatti dimostrare la possibilità di apportare migliorie in maniera incrementale e tuttavia significativa attraverso l’uso di strumenti contemporanei. Dopo una fase preliminare di raccolta di informazioni attraverso piattaforme open data (che ha dato origine a un archivio multi-tematico disponibile online) è stata applicata la metodologia IMM per individuare l’intervento progettuale più appropriato. Lo studio è stato condotto nei quartieri meridionali più svantaggiati di Bogotà, dove il fenomeno della conurbazione coinvolge l’adiacente comune di Soacha, generando un’area indistinguibile con una grande carenza di servizi. Dopo un’indagine approfondita e multidisciplinare dell’area di studio, è stata sviluppata una serie di progetti a diverse scale nelle aree critiche, dando vita a una rete collaborativa di miglioramenti. Sebbene fossero coinvolti sottosistemi urbani come la gestione dei rifiuti e delle acque o i trasporti, la tematica principale del progetto è l’inadeguata copertura di funzioni principali all’interno dell’area. Il progetto consiste in una coltivazione indoor accompagnata da orti urbani di pertinenza di micro-comunità, dotate di biodigestori e pannelli solari per la produzione di gas per cucinare ed energia. Entità come l’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) suggeriscono che l’agricoltura urbana e indoor sono risposte necessarie ai cambiamenti climatici in corso e come modi per costruire città più resilienti. Questo edificio produttivo, completato da un supermercato, un ristorante e servizi secondari, ha l’obiettivo di coinvolgere le donne che risiedono nell’area di studio. La maggior parte di queste è rappresentata da contadine colombiane e venezuelane sfollate dalla violenza, che hanno perso il loro ruolo nella società a seguito del trasferimento verso la città. Dall’analisi di retrofit condotta nella condizione di progetto è visibile come, anche operando su un’area relativamente piccola con interventi puntuali, i risultati siano notevoli nella scala dell’intero sistema.