The object of this degree thesis is the recovery of the ancient agricoltural village of Casolate, and in particular of the Cascina Casolate, a part of the municipality of Zelo Buon Persico in the province of Lodi, a place with a strong agricultural vocation between the Adda River and the Muzza Canal. The village seems to have lost its importance due to the dominance in the post-war period of an intensive and mechanized agriculture, that is not suited to a place on human scale: this fact has decreed a progressive abandonment of historic farmsteads, the headquarters of farms and rural communities. There’s a double challenge to be faced: rivitalize the village without taking away its typical productive identity, and reconnect the environment that surrounds it, recreating new sinergies and inclusive communities. After a long period of analysis and synthesis, the architectural proposal develops on two different scales: on one hand through the institution of an “Agricultural Network”, a consociation of agricultural and zootechnical activities of the territory, that allow a widespread distribution of local products, through phisical and ideological paths; on the other hand, through the creation of a research and dissemination center focused on agricolture, with a special attention to the study of local materials and the agricultural production’s waste, that can be used in other sectors than the usual ones, including construction. This possibility of use is an interesting topic to evaluate in first person: technological and structural solutions have been proposed and analysed considering bioarchitecture and the sustainability of the entire life cycle, using local biocompatible recycled or recyclable materials, according to the circular economy. Therefore, we have tried on the one hand to recover the typical excellences and peculiarities of the territory, and on the other to break down the ecological footprint of agriculture, human activities and construction, creating a new model of sustainable life in synergy with the environment.

L’oggetto della tesi di laurea è il recupero dell’antico borgo rurale di Casolate, in particolare della Cascina Casolate, una frazione del comune di Zelo Buon Persico nell’alto lodigiano, luogo dalla forte vocazione agricola tra il fiume Adda e canale della Muzza. Il borgo risulta aver perduto la sua importanza per il sopravvento nel Dopoguerra di un’agricoltura intensiva, meccanizzata e non rispettosa dell’ambiente, che poco si addice ad un luogo a misura d’uomo: ciò ha decretato un progressivo abbandono delle cascine storiche, sede delle attività agricole e delle comunità rurali, che ne fanno parte. La sfida da affrontare è duplice: rivitalizzare l’edificato pur non privandolo della sua secolare identità produttiva, e rilanciare e riconnettere il territorio che lo circonda, ricreando nuove sinergie e comunità inclusive. La proposta si articola, dopo una lunga fase di indagini e sintesi, su due scale differenti: da una parte con l’istituzione di una “Rete Agricola”, una consociazione di aziende che, attraverso la condivisione di contatti, risorse e strumenti, riconnette le attività agricole e zootecniche del territorio con una nuova maglia di percorsi fisici e ideologici che consentono una distribuzione capillare di prodotti locali, coltivati con innovative tecniche tradizionali; dall’altra con la creazione di un polo di ricerca e divulgazione sull’agricoltura, con un’attenzione particolare allo studio di materiali locali e di scarto della produzione agricola, da immettere in altri settori rispetto a quelli usuali, compreso l’edilizia. Proprio la possibilità di tale impiego è risultata una tematica interessante da valutare in prima persona: sono state proposte e verificate soluzioni tecnologiche e strutturali che mirino alla bioarchitettura e alla sostenibilità dell’intero ciclo di vita, con materiali locali riciclati o riciclabili, e biocompatibili a filiera corta secondo l’economia circolare. In questo modo si è cercato da una parte di recuperare le eccellenze e le peculiarità tipiche del territorio, e dall’altra di abbattere l’impronta ecologica dell’attività agricola, umana e dell’edilizia, creando un modello di vita sostenibile e in sinergia con l’ambiente.

Casolate culture2 hub. Recupero di un ambiente rurale attraverso l'applicazione innovativa di tradizioni agricole e l'adozione di strategie di economia circolare : conversione di una cascina del lodigiano in polo di ricerca e divulgazione

Boscari, Licia;GUERRINI, ELENA
2020/2021

Abstract

The object of this degree thesis is the recovery of the ancient agricoltural village of Casolate, and in particular of the Cascina Casolate, a part of the municipality of Zelo Buon Persico in the province of Lodi, a place with a strong agricultural vocation between the Adda River and the Muzza Canal. The village seems to have lost its importance due to the dominance in the post-war period of an intensive and mechanized agriculture, that is not suited to a place on human scale: this fact has decreed a progressive abandonment of historic farmsteads, the headquarters of farms and rural communities. There’s a double challenge to be faced: rivitalize the village without taking away its typical productive identity, and reconnect the environment that surrounds it, recreating new sinergies and inclusive communities. After a long period of analysis and synthesis, the architectural proposal develops on two different scales: on one hand through the institution of an “Agricultural Network”, a consociation of agricultural and zootechnical activities of the territory, that allow a widespread distribution of local products, through phisical and ideological paths; on the other hand, through the creation of a research and dissemination center focused on agricolture, with a special attention to the study of local materials and the agricultural production’s waste, that can be used in other sectors than the usual ones, including construction. This possibility of use is an interesting topic to evaluate in first person: technological and structural solutions have been proposed and analysed considering bioarchitecture and the sustainability of the entire life cycle, using local biocompatible recycled or recyclable materials, according to the circular economy. Therefore, we have tried on the one hand to recover the typical excellences and peculiarities of the territory, and on the other to break down the ecological footprint of agriculture, human activities and construction, creating a new model of sustainable life in synergy with the environment.
COLUCCI, ANGELA
SALVINI, CHIARA MARIA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
22-lug-2021
2020/2021
L’oggetto della tesi di laurea è il recupero dell’antico borgo rurale di Casolate, in particolare della Cascina Casolate, una frazione del comune di Zelo Buon Persico nell’alto lodigiano, luogo dalla forte vocazione agricola tra il fiume Adda e canale della Muzza. Il borgo risulta aver perduto la sua importanza per il sopravvento nel Dopoguerra di un’agricoltura intensiva, meccanizzata e non rispettosa dell’ambiente, che poco si addice ad un luogo a misura d’uomo: ciò ha decretato un progressivo abbandono delle cascine storiche, sede delle attività agricole e delle comunità rurali, che ne fanno parte. La sfida da affrontare è duplice: rivitalizzare l’edificato pur non privandolo della sua secolare identità produttiva, e rilanciare e riconnettere il territorio che lo circonda, ricreando nuove sinergie e comunità inclusive. La proposta si articola, dopo una lunga fase di indagini e sintesi, su due scale differenti: da una parte con l’istituzione di una “Rete Agricola”, una consociazione di aziende che, attraverso la condivisione di contatti, risorse e strumenti, riconnette le attività agricole e zootecniche del territorio con una nuova maglia di percorsi fisici e ideologici che consentono una distribuzione capillare di prodotti locali, coltivati con innovative tecniche tradizionali; dall’altra con la creazione di un polo di ricerca e divulgazione sull’agricoltura, con un’attenzione particolare allo studio di materiali locali e di scarto della produzione agricola, da immettere in altri settori rispetto a quelli usuali, compreso l’edilizia. Proprio la possibilità di tale impiego è risultata una tematica interessante da valutare in prima persona: sono state proposte e verificate soluzioni tecnologiche e strutturali che mirino alla bioarchitettura e alla sostenibilità dell’intero ciclo di vita, con materiali locali riciclati o riciclabili, e biocompatibili a filiera corta secondo l’economia circolare. In questo modo si è cercato da una parte di recuperare le eccellenze e le peculiarità tipiche del territorio, e dall’altra di abbattere l’impronta ecologica dell’attività agricola, umana e dell’edilizia, creando un modello di vita sostenibile e in sinergia con l’ambiente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/177599