This research thesis aims to find a possible answer to the need for renewal of the museum sector, specifically in the Milan area, reducing the apparently incurable gap between academic conservation and popular dissemination, following interactive and participatory dynamics, especially for its younger audience, which perceives even more a distance between the everyday life of the new mediums and a cultural system that sometimes promotes poorly inclusive initiatives. Year 2020 saw our “places of culture” close and not be able to represent the fundamental role of “knowledge activators”: the problems of the contemporary museum appeared in clear evidence, translated into an accelerated digitization process that many institutions had to improvise: the exceptional nature of the situation has shown the difficulties - and sometimes the underdevelopment - in the practical application of concepts investigated by experts in recent decades. The solution that we propose to offer within this project is, consequently, the development of a digital platform, culminating in a temporary exhibition to be held inside the Planetarium of Milan, with the desire to seek more personal and free approaches to cultural content. The interaction of users, identified in a preliminary phase with a young target, is divided into three stages, in which it is possible to know and interact with the heritage of the city of Milan in different ways. Starting from imagining, in a virtual space, one’s own ideal museum consisting of digitized museum works, together with personal content; then following the dispersion of hybrid temporary exhibitions, where they can get to know the authors who produce contemporary culture, and finally assuming the role of proto-curators, contributing to the choice of the pieces that will be unveiled in the exhibition. The last phase of the initiative, the most important, returns to the museum in a renewed form: "hidden artworks", coming from the deposits of Milanese institutions, which ideally find for the first time a physical use by an audience that was able to see them only in digital form, are placed next to the virtual contributions of the community, in an immersive and suggestive narrative space, which aims to show the results of an experimental - and consciously unpredictable - operation in a dialogue between museum and audience, between reality and virtuality.

La presente tesi di ricerca si pone come obiettivo la volontà di trovare una possibile risposta alla necessità di rinnovamento del settore museale, specificatamente in ambito milanese, riducendo l’apparentemente insanabile distacco tra conservazione accademica e divulgazione popolare, seguendo dinamiche interattive e partecipative, soprattutto per il suo pubblico più giovane, che percepisce ancor più una distanza tra la quotidianità dei nuovi medium ed un sistema culturale talvolta promotore di iniziative poco inclusive. L’anno 2020 ha visto i luoghi di cultura chiudersi e non poter rappresentare il ruolo fondamentale di attivatori di conoscenza: sono apparse in netta evidenza le problematicità del museo contemporaneo, tradotte in un accelerato processo di digitalizzazione che molte istituzioni si sono ritrovate ad improvvisare: l’eccezionalità della situazione ha mostrato le difficoltà - e talvolta l’arretratezza - nell’applicazione pratica di concetti indagati negli ultimi decenni. La soluzione che si propone di offrire nell’ambito di questo progetto è, di conseguenza, lo sviluppo di una piattaforma digitale, culminante in un’esposizione temporanea da svolgersi all’interno del Planetario di Milano, nella volontà di ricercare approcci più personali e liberi ai contenuti culturali. L’interazione degli utenti, identificati in una fase preliminare con un target giovane, è scandita in tre tempi, in cui è possibile conoscere ed interagire con il patrimonio della città di Milano in differenti modalità. A partire dall’immaginare, in spazio virtuale, un proprio museo ideale costituito dalle opere dei musei digitalizzate, unitamente a propri contenuti personali; seguendo la dispersione di esposizioni temporanee ibride, ove conoscere autori che producono la cultura contemporanea, ed assumendo infine il ruolo di proto-curatori, contribuendo alla scelta delle opere che verranno disvelate in sede dell’allestimento. L’ultima fase dell’iniziativa, la più importante, torna al museo in forma rinnovata: “opere nascoste”, provenienti dai depositi delle istituzioni milanesi, che idealmente trovano per la prima volta una fruizione fisica da parte di un pubblico che ha potuto vederle soltanto in forma digitale, si accostano ai contributi, virtuali, della community di utenti, in uno spazio narrativo immersivo e suggestivo, che vuole mostrare i risultati di un’operazione sperimentale - e consapevolmente imprevedibile - in un contesto di dialogo tra museo e pubblico, tra realtà e virtualità.

Orbita. Un'esposizione ibrida per i musei milanesi in un rinnovato dialogo con il pubblico

Carugati, Laura
2020/2021

Abstract

This research thesis aims to find a possible answer to the need for renewal of the museum sector, specifically in the Milan area, reducing the apparently incurable gap between academic conservation and popular dissemination, following interactive and participatory dynamics, especially for its younger audience, which perceives even more a distance between the everyday life of the new mediums and a cultural system that sometimes promotes poorly inclusive initiatives. Year 2020 saw our “places of culture” close and not be able to represent the fundamental role of “knowledge activators”: the problems of the contemporary museum appeared in clear evidence, translated into an accelerated digitization process that many institutions had to improvise: the exceptional nature of the situation has shown the difficulties - and sometimes the underdevelopment - in the practical application of concepts investigated by experts in recent decades. The solution that we propose to offer within this project is, consequently, the development of a digital platform, culminating in a temporary exhibition to be held inside the Planetarium of Milan, with the desire to seek more personal and free approaches to cultural content. The interaction of users, identified in a preliminary phase with a young target, is divided into three stages, in which it is possible to know and interact with the heritage of the city of Milan in different ways. Starting from imagining, in a virtual space, one’s own ideal museum consisting of digitized museum works, together with personal content; then following the dispersion of hybrid temporary exhibitions, where they can get to know the authors who produce contemporary culture, and finally assuming the role of proto-curators, contributing to the choice of the pieces that will be unveiled in the exhibition. The last phase of the initiative, the most important, returns to the museum in a renewed form: "hidden artworks", coming from the deposits of Milanese institutions, which ideally find for the first time a physical use by an audience that was able to see them only in digital form, are placed next to the virtual contributions of the community, in an immersive and suggestive narrative space, which aims to show the results of an experimental - and consciously unpredictable - operation in a dialogue between museum and audience, between reality and virtuality.
ARC III - Scuola del Design
23-lug-2021
2020/2021
La presente tesi di ricerca si pone come obiettivo la volontà di trovare una possibile risposta alla necessità di rinnovamento del settore museale, specificatamente in ambito milanese, riducendo l’apparentemente insanabile distacco tra conservazione accademica e divulgazione popolare, seguendo dinamiche interattive e partecipative, soprattutto per il suo pubblico più giovane, che percepisce ancor più una distanza tra la quotidianità dei nuovi medium ed un sistema culturale talvolta promotore di iniziative poco inclusive. L’anno 2020 ha visto i luoghi di cultura chiudersi e non poter rappresentare il ruolo fondamentale di attivatori di conoscenza: sono apparse in netta evidenza le problematicità del museo contemporaneo, tradotte in un accelerato processo di digitalizzazione che molte istituzioni si sono ritrovate ad improvvisare: l’eccezionalità della situazione ha mostrato le difficoltà - e talvolta l’arretratezza - nell’applicazione pratica di concetti indagati negli ultimi decenni. La soluzione che si propone di offrire nell’ambito di questo progetto è, di conseguenza, lo sviluppo di una piattaforma digitale, culminante in un’esposizione temporanea da svolgersi all’interno del Planetario di Milano, nella volontà di ricercare approcci più personali e liberi ai contenuti culturali. L’interazione degli utenti, identificati in una fase preliminare con un target giovane, è scandita in tre tempi, in cui è possibile conoscere ed interagire con il patrimonio della città di Milano in differenti modalità. A partire dall’immaginare, in spazio virtuale, un proprio museo ideale costituito dalle opere dei musei digitalizzate, unitamente a propri contenuti personali; seguendo la dispersione di esposizioni temporanee ibride, ove conoscere autori che producono la cultura contemporanea, ed assumendo infine il ruolo di proto-curatori, contribuendo alla scelta delle opere che verranno disvelate in sede dell’allestimento. L’ultima fase dell’iniziativa, la più importante, torna al museo in forma rinnovata: “opere nascoste”, provenienti dai depositi delle istituzioni milanesi, che idealmente trovano per la prima volta una fruizione fisica da parte di un pubblico che ha potuto vederle soltanto in forma digitale, si accostano ai contributi, virtuali, della community di utenti, in uno spazio narrativo immersivo e suggestivo, che vuole mostrare i risultati di un’operazione sperimentale - e consapevolmente imprevedibile - in un contesto di dialogo tra museo e pubblico, tra realtà e virtualità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/177633