Reweave Reggiani. Riqualificazione architettonica ed urbana degli stabilimenti dell'ex industria tessile Reggiani a Bergamo

"Reweave Reggiani" is an architectural and urban project, which aims to introduce a new perspective in the field of urban regeneration and architectural recycling in a city, such as Bergamo, where numerous redevelopment projects are currently underway for the existing settlement heritage: the recovery project of the former Caserma Montelungo, the new GAMeC museum, the Redona Centro project, the Chorus Life intervention, and finally the renovation of the Bergamo stadium. Unlike what was proposed by the promoters, public and private, for these sites, the intervention dedicated to the redevelopment of the Reggiani plants should express a socially participatory action, starting from the desire to enhance one of the traditionally most important poles of the Bergamo textile industry, which has been abandoned since 2010. The Reggiani company, in fact, has been able to count on a centuries-old history, having been one of the pillars of the economy of the city and the provincial territory. To enhance this condition, starting from 1954, the property involved the architect Alziro Bergonzo in the project for the reform of the factories, who together with the engineer Giancarlo Eynard created a complex of great architectural value, configuring a real "production campus", which deserves to be carefully studied and preserved. Bergonzo's design insights allow, even today, to promote a fertile dialogue between the factories and the varied context of this urban quadrant, where large sports facilities, important road and railway infrastructures, villas and historic gardens stand out, as well as a dense fabric characterized from the promiscuity between residential, productive and service functions. Considering the relative proximity to the city center and its main cultural centers, the "re-weaving" of the architectural elements, which make up the Reggiani production complex, is an indispensable opportunity to give a new course to the redevelopment interventions on an architectural scale and urban, affecting the most important abandoned areas of the north-eastern outskirts of Bergamo. In this perspective, the thesis aims to positively influence the reorganization of a large portion of the urban area: - investigating the textile history, the designers, the clients and the urban context of Bergamo that gave rise to a work of such great architectural quality; - analyzing the urban planning proposals launched in the most recent instruments for the Government of the Territory; - developing solutions at different scales, capable of restoring design identity and quality to one of the largest ex-industrial areas in the city of Bergamo.

“Reweave Reggiani” è un progetto a scala architettonica e urbana, che ambisce ad introdurre una nuova prospettiva nel campo della rigenerazione urbana e del riciclo architettonico in una città, come Bergamo, dove attualmente sono in corso numerosi progetti di riqualificazione del patrimonio insediativo esistente: il progetto di recupero della ex caserma Montelungo, la nuova sede della GAMeC, il progetto Redona Centro, l’intervento Chorus Life, ed infine il rifacimento dello stadio di Bergamo. Diversamente da quanto proposto dai promotori, pubblici e privati, per questi siti, l’intervento dedicato alla riqualificazione degli stabilimenti Reggiani dovrebbe esprimere un'azione socialmente partecipata, muovendo dalla volontà di valorizzare uno dei poli tradizionalmente più rilevanti dell'industria tessile bergamasca, dismesso dal 2010. L’azienda Reggiani, infatti, ha potuto contare su una storia secolare, essendo stata uno dei pilastri portanti dell’economia della città e del territorio provinciale. Per valorizzare questa condizione, a partire dal 1954, la proprietà coinvolse nel progetto di riforma degli stabilimenti, l'architetto Alziro Bergonzo, che insieme all'ingegnere Giancarlo Eynard ha realizzato un complesso di grande pregio architettonico, configurando un vero e proprio "campus produttivo", che merita di essere attentamente studiato e conservato. Le intuizioni progettuali di Bergonzo permettono, ancor oggi, di promuovere un fertile dialogo tra gli stabilimenti e il variegato contesto di questo quadrante urbano, dove spiccano grandi impianti sportivi, importanti infrastrutture stradali e ferroviarie, ville e giardini storici, oltre ad un denso tessuto caratterizzato dalla promiscuità tra funzioni residenziali, produttive e di servizio. Considerata la relativa vicinanza al centro cittadino e ai suoi principali poli culturali, la “ri-tessitura” degli elementi architettonici, che costituiscono il complesso produttivo Reggiani si configura come un'irrinunciabile occasione per imprimere un nuovo corso, agli interventi di riqualificazione a scala architettonica e urbana, che interessano le più rilevanti aree dismesse della periferia nordorientale di Bergamo. In questa prospettiva la tesi si propone di influire positivamente sul riassetto di un’ampia porzione del territorio urbano: - indagando la storia tessile, i progettisti, la committenza e il contesto urbano di Bergamo che hanno dato origine a un’opera di così grande qualità architettonica; - analizzando le proposte di pianificazione urbanistica avviate nei più recenti strumenti di Governo del Territorio; - elaborando soluzioni a diverse scale, in grado di restituire identità e qualità progettuali a una delle più grandi aree ex-industriali della città di Bergamo.