Fashion is notorious for its environmentally harmful wasteful practices. Fashion production releases 10% of the world's carbon emissions, more than the sum of international flights and maritime transportation. The fashion industry accounts for 20% of all water pollution in the world. If the fashion industry continues to maintain its current development momentum, its carbon footprint will account for 26% of the world's carbon footprint by 2050. Real case: On April 24, 2013, the Rana Plaza tragedy killed more than 1,100 garment workers in Bangladesh and injured more than 2,200 others. We have to reflect on how documentaries such as "true cost" reveal how the fast fashion industry consumes the earth's resources and uses slave labor to pass "cheap" costs to the final consumer. For this reason, in the 2017 Montreal Design Manifesto, a group of professionals from all over the world emerged, representing designers, architects, urban planners and landscape designers. The declaration established a common position around the use of design to solve and overcome huge economic, social, environmental and social challenges in order to achieve more sustainable development. Obviously, some steps need to be taken to correct this situation and disrupt the entire industry. Among them, the recycling and reuse of second-hand clothing have become a development trend that encourages consumers to purchase new clothing in a more environmentally friendly way. The purpose of this thesis is to design an effective service to help solve this situation. Combining contemporary fashion concepts, providing online services and offline experience places are combined into one service form, thinking about their needs from the perspective of customers. On the one hand, online services provide customers with second-hand products they want to achieve their goals. Old clothes look for new owners to avoid the fate of making them landfilled, thereby reducing the impact on the environment. On the other hand, it will also provide offline venues, teach some simple and innovative methods, and provide some basic facilities and materials, so that customers can experience it by themselves, and transform the "useless" clothing in their hands into more suitable current designs. Thus breaking the traditional buying method. Reduce clothing waste and promote the emergence of a new virtuous circle of fashion.

La moda è nota per le sue pratiche di spreco dannose per l'ambiente. La produzione della moda rilascia il 10% delle emissioni di carbonio nel mondo, più della somma dei voli internazionali e del trasporto marittimo. L'industria della moda è responsabile del 20% di tutto l'inquinamento dell'acqua nel mondo. Se l'industria della moda continua a mantenere il suo attuale ritmo di sviluppo, la sua impronta di carbonio rappresenterà il 26% dell'impronta di carbonio mondiale entro il 2050. Un caso reale: Il 24 aprile 2013, la tragedia del Rana Plaza ha ucciso più di 1.100 lavoratori dell'abbigliamento in Bangladesh e ne ha feriti più di 2.200. Dobbiamo riflettere su come documentari come "true cost" rivelino come l'industria del fast fashion consumi le risorse della terra e utilizzi manodopera schiavizzata per passare costi "economici" al consumatore finale. Per questo motivo, nel Manifesto del Design di Montreal del 2017, è emerso un gruppo di professionisti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di designer, architetti, urbanisti e paesaggisti. La dichiarazione ha stabilito una posizione comune intorno all'uso del design per risolvere e superare enormi sfide economiche, sociali e ambientali al fine di raggiungere uno sviluppo più sostenibile. Ovviamente, alcuni passi devono essere fatti per correggere questa situazione e sconvolgere l'intero settore. Tra questi, il riciclaggio e il riutilizzo di vestiti di seconda mano sono diventati una tendenza di sviluppo che incoraggia i consumatori ad acquistare vestiti nuovi in modo più ecologico. Lo scopo di questa tesi è quello di progettare un servizio efficace per aiutare a risolvere questa situazione. Combinando i concetti di moda contemporanea, fornendo servizi online e luoghi di esperienza offline sono combinati in una forma di servizio, pensando alle loro esigenze dalla prospettiva dei clienti. Da un lato, i servizi online forniscono ai clienti prodotti di seconda mano che vogliono per raggiungere i loro obiettivi. I vecchi vestiti cercano nuovi proprietari per evitare il destino di farli finire in discarica, riducendo così l'impatto sull'ambiente. Dall'altro lato, fornirà anche luoghi offline, insegnerà alcuni metodi semplici e innovativi, e fornirà alcune strutture e materiali di base, in modo che i clienti possano sperimentare da soli, e trasformare i vestiti "inutili" nelle loro mani in disegni attuali più adatti. Rompendo così il tradizionale metodo di acquisto. Ridurre i rifiuti di abbigliamento e promuovere la nascita di un nuovo circolo virtuoso della moda. Tradotto con www.DeepL.com/translator (versione gratuita)

Upcycling service for clothing under the concept of sustainability

Zhong, Jing
2020/2021

Abstract

Fashion is notorious for its environmentally harmful wasteful practices. Fashion production releases 10% of the world's carbon emissions, more than the sum of international flights and maritime transportation. The fashion industry accounts for 20% of all water pollution in the world. If the fashion industry continues to maintain its current development momentum, its carbon footprint will account for 26% of the world's carbon footprint by 2050. Real case: On April 24, 2013, the Rana Plaza tragedy killed more than 1,100 garment workers in Bangladesh and injured more than 2,200 others. We have to reflect on how documentaries such as "true cost" reveal how the fast fashion industry consumes the earth's resources and uses slave labor to pass "cheap" costs to the final consumer. For this reason, in the 2017 Montreal Design Manifesto, a group of professionals from all over the world emerged, representing designers, architects, urban planners and landscape designers. The declaration established a common position around the use of design to solve and overcome huge economic, social, environmental and social challenges in order to achieve more sustainable development. Obviously, some steps need to be taken to correct this situation and disrupt the entire industry. Among them, the recycling and reuse of second-hand clothing have become a development trend that encourages consumers to purchase new clothing in a more environmentally friendly way. The purpose of this thesis is to design an effective service to help solve this situation. Combining contemporary fashion concepts, providing online services and offline experience places are combined into one service form, thinking about their needs from the perspective of customers. On the one hand, online services provide customers with second-hand products they want to achieve their goals. Old clothes look for new owners to avoid the fate of making them landfilled, thereby reducing the impact on the environment. On the other hand, it will also provide offline venues, teach some simple and innovative methods, and provide some basic facilities and materials, so that customers can experience it by themselves, and transform the "useless" clothing in their hands into more suitable current designs. Thus breaking the traditional buying method. Reduce clothing waste and promote the emergence of a new virtuous circle of fashion.
ARC III - Scuola del Design
23-lug-2021
2020/2021
La moda è nota per le sue pratiche di spreco dannose per l'ambiente. La produzione della moda rilascia il 10% delle emissioni di carbonio nel mondo, più della somma dei voli internazionali e del trasporto marittimo. L'industria della moda è responsabile del 20% di tutto l'inquinamento dell'acqua nel mondo. Se l'industria della moda continua a mantenere il suo attuale ritmo di sviluppo, la sua impronta di carbonio rappresenterà il 26% dell'impronta di carbonio mondiale entro il 2050. Un caso reale: Il 24 aprile 2013, la tragedia del Rana Plaza ha ucciso più di 1.100 lavoratori dell'abbigliamento in Bangladesh e ne ha feriti più di 2.200. Dobbiamo riflettere su come documentari come "true cost" rivelino come l'industria del fast fashion consumi le risorse della terra e utilizzi manodopera schiavizzata per passare costi "economici" al consumatore finale. Per questo motivo, nel Manifesto del Design di Montreal del 2017, è emerso un gruppo di professionisti provenienti da tutto il mondo, in rappresentanza di designer, architetti, urbanisti e paesaggisti. La dichiarazione ha stabilito una posizione comune intorno all'uso del design per risolvere e superare enormi sfide economiche, sociali e ambientali al fine di raggiungere uno sviluppo più sostenibile. Ovviamente, alcuni passi devono essere fatti per correggere questa situazione e sconvolgere l'intero settore. Tra questi, il riciclaggio e il riutilizzo di vestiti di seconda mano sono diventati una tendenza di sviluppo che incoraggia i consumatori ad acquistare vestiti nuovi in modo più ecologico. Lo scopo di questa tesi è quello di progettare un servizio efficace per aiutare a risolvere questa situazione. Combinando i concetti di moda contemporanea, fornendo servizi online e luoghi di esperienza offline sono combinati in una forma di servizio, pensando alle loro esigenze dalla prospettiva dei clienti. Da un lato, i servizi online forniscono ai clienti prodotti di seconda mano che vogliono per raggiungere i loro obiettivi. I vecchi vestiti cercano nuovi proprietari per evitare il destino di farli finire in discarica, riducendo così l'impatto sull'ambiente. Dall'altro lato, fornirà anche luoghi offline, insegnerà alcuni metodi semplici e innovativi, e fornirà alcune strutture e materiali di base, in modo che i clienti possano sperimentare da soli, e trasformare i vestiti "inutili" nelle loro mani in disegni attuali più adatti. Rompendo così il tradizionale metodo di acquisto. Ridurre i rifiuti di abbigliamento e promuovere la nascita di un nuovo circolo virtuoso della moda. Tradotto con www.DeepL.com/translator (versione gratuita)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/177734