Digital servitization for kids and toys SMEs

The kids and toys ecosystem differs from all other industries for a peculiarity: users and buyers do not coincide. In fact, although it is the parents who buy the products and services offered by the companies, it is the children who use them and, especially if following a continuous and prolonged use, who are impacted in terms of growth and cognitive development. A lot of responsibility for adults who, for this reason, struggling with their first parenting experience, choose to rely on the advice of small entrepreneurs. Attention to detail, listening to specific needs and care to the offer are just some of the ingredients that make their presence synonymous with value and quality in the eyes of bewildered customers, a real safe haven in which to take refuge and ask for help. A framework whose perfect balance risks being swept away by servitization and digitalization. Unlike large multinationals, SMEs struggle to keep up and adapt their skills to those required by the market. A real problem also for neo families, who risk having the only lighthouse at their disposal swept away to safely navigate the uncharted waters of their children's first thousand days. Hence the natural emergence of my research question: how can digitalization support the servitization of SMEs in the kids and toys ecosystem? To answer the question highlighted, the review of the available literature represented an excellent starting point for me. From here, however, the answers sought took on a new perspective. Complementary research such as case studies, interviews, questionnaires and the launch of an MVP were carried out to complete the wealth of knowledge necessary to identify the logic behind a proposal to address the identified context. Alongside Big Data and the offer of an SPSS, words and gamification were the two pillars that emerged as the backbones for The Playful Living platform in creating new and valuable relationships.

L’ecosistema kids and toys si differenzia dalle altre industrie per una particolarità: users e buyers non coincidono. Infatti, sebbene siano i genitori ad acquistare i prodotti e i servizi offerti dalle aziende, sono i bambini ad usufruirne e, a seguito di un utilizzo continuo e prolungato, ad essere impattati a livello di crescita e di sviluppo cognitivo. Una bella responsabilità per gli adulti che per questo, alle prese con la loro prima esperienza genitoriale, scelgono di affidarsi ai consigli di piccoli imprenditori. Attenzione ai dettagli, ascolto delle esigenze specifiche e cura nell’offerta sono solo alcuni degli ingredienti che fanno sì che la loro presenza sia sinonimo di valore e qualità agli occhi di clienti spaesati, un vero e proprio porto sicuro in cui rifugiarsi e chiedere aiuto. Un quadro il cui perfetto equilibrio rischia di essere spazzato via da servitization e digitalization. A differenza delle multinazionali, le PMI faticano a stare al passo ed adeguare le proprie competenze con quelle richieste. Un vero problema anche per le giovani famiglie, che rischiano di veder spazzato via l’unico faro a loro disposizione per navigare in sicurezza nelle acque inesplorate dei primi mille giorni dei propri figli. Da qui il naturale emergere della mia domanda di ricerca: come può la digitalization supportare la servitization delle PMI nell'ecosistema kids and toys? Per rispondere, la revisione della letteratura disponibile ha rappresentato per me un ottimo punto di partenza. Da qui, però, le risposte cercate assumevano una prospettiva nuova. Ricerche complementari quali casi studio, interviste, questionari e il lancio di un MVP sono state svolte per completare il bagaglio di conoscenza necessario all’identificazione delle logiche alla base di una proposta per affrontare il contesto identificato. Affianco ai Big Data e all’offerta di un SPSS, parola e gamification sono stati i due pilastri emersi come portanti per la piattaforma The Playful Living nella creazione di buone e nuove relazioni.