Musei fantastici e altre storie. Proposta di riprogettazione del museo Peppone e Don Camillo a Brescello

In the museums scene, a theme little considered is exhibition of biographies or stories of fictional characters. The vocation of biographical museums is to inspire visitors by telling public and private aspects of a person, but what is interesting is that through the events of each individual you can narrate phenomena that belong to the collectivity. The same goal can be pursued by museums dedicated to nonreal biographies with the difference that what is shown is the result of imagination. This study aims to demonstrate how the exposure of fictional objects and stories can stimulate the visitor from a personal point of view, evoking emotions and memories, all thanks to the work of the designer who have to imagine the space as a blank sheet on which he can narrate “real” objects of an imaginary person. As a demonstration of this study it was decided to put the knowledge learned in the redesign of a part of the museum system of Brescello, a town in the province of Reggio Emilia that hosted for fourteen years the set of films of Don Camillo and Peppone. Brescello is characterized by the overlapping of two layers, on the one hand the reality of the town and on the other the fiction of the scenes of the films, levels that very often overlap until they merge making the difference between what is true and what is fake hard to see. The project, in collaboration with the foundation Paese di Don Camillo e Peppone that deals with the tourist promotion of Brescello and the management of museums, sees on one side the museum Peppone and Don Camillo dedicated to the narration of the story of the two characters, on the other the museum Brescello and Cinema with the story of the change of the town after the arrival of the troupe. To complete the project a tourist path through the streets that leads the visitor to discover the real places related to the scenes of the films by equipping Brescello of the power of the word to tell anecdotes of the time. Through this project it’s possible to tell the visitor the story of two characters that although they are not real, they have changed forever the fate of an entire town and find a place in the heart and memory of many people.

Nel panorama museale un tema poco considerato è quello del racconto di biografie o storie di personaggi frutto della fantasia di uno scrittore. I musei biografici per loro natura hanno la vocazione di ispirare i visitatori raccontando aspetti pubblici e privati di una persona e attraverso essi raccontare dei fenomeni che appartengono alla collettività. Lo stesso obiettivo può essere perseguito dai musei dedicati a biografie non reali con la differenza che ciò che viene presentato è frutto dell’immaginazione. Questo studio mostra come l’esposizione di oggetti e storie non reali possa stimolare il visitatore dal punto di vista personale, evocando emozioni e ricordi, tutto grazie al lavoro del progettista che deve vedere lo spazio come un foglio bianco su cui scrivere e raccontare oggetti “reali” di una persona immaginaria. A dimostrazione di questo studio si è pensato di mettere le nozioni apprese nella riprogettazione di una parte del sistema museale di Brescello, paese in provincia di Reggio Emilia che ha ospitato per quattordici anni il set dei film di Don Camillo e Peppone. Brescello è caratterizzato dalla sovrapposizione di due layers, da un lato la realtà del paese e dall’altro la finzione delle scene dei film, livelli che spesso si sovrappongono fino a fondersi rendendo impercepibile la differenza tra ciò che è vero e ciò che finto. Il progetto, in collaborazione con la fondazione Paese di Don Camillo e Peppone che si occupa della promozione turistica di Brescello e della gestione dei musei, vede da un lato il museo Peppone e Don Camillo dedicato alla narrazione delle vicende dei due personaggi, dall’altra il museo Brescello e il Cinema con il racconto del cambiamento del paese dopo l’arrivo della troupe. A completare il progetto un percorso turistico per le vie del paese che porta il visitatore a scoprire i luoghi reali legati alle scene del film dotando il Brescello del potere della parola e quindi raccontando aneddoti e storie del tempo. Attraverso questo progetto si è cercato di raccontare al visitatore la storia di due personaggi che seppur non reali hanno cambiato per sempre le sorti di un paese e si sono fatti spazio nel cuore e nella memoria di molte persone.