Picturing modern Ankara and contributions of German-speaking architects. Reuse of Gol and Gar Gazino for exhibition of collective memory

After the proclamation of the Republic in 1923, Ankara was conceived as a symbol of Turkish modernisation and has carried out urban symbols of Republic ideology and desired lifestyle. The transformation of the city as a model for other Turkish cities made the architecture and urban planning of Ankara essential to transform the ideals of national unity and construct a secular nation-state. This study aims to put forward important changes in the nation’s memory and its reflections on the architectural evolution of the city in order to understand the social and cultural dimensions of Turkish modernisation. After the law that allows foreigners to work in Turkey passed in 1927, many professionals, architects and urban planners mostly from German-speaking countries were invited to Turkey to fulfil the need for creating a prominent model for its modernizing and westernizing reforms. Thus, this research focuses on the buildings designed by German-speaking architects during these years and their influences on Turkish architecture. In this journey through the history of Ankara, the research suggests using collective memory as a method to raise awareness of inhabitants and tourists regarding the importance of Youth Park, Gar and Göl Gazino. Consequently, the thesis is aimed an adaptive reuse for Gazino’s to protect them from systematic forgetting and from attempts to erase modern Turkish architecture besides its collective memory by having a permanent exhibition in it. The collection is based on German-speaking architects’ biographies such as Hermann Jansen, Ernst Egli, Clemens Holzmeister, Bruno Taut, Paul Bonatz and many others who came to Turkey in the early Republican Period and help to design Ankara parallel to Republic ideology alongside Ankara’s drawings, cartographies, publications and postcards to remind individual and collective memory.

Dopo la proclamazione della Repubblica Turca nel 1923, Ankara è stata pensata come simbolo di modernizzazione, in base alle quale sono stati realizzati i simboli urbani rappresentativi dell’ideologia repubblicana e dello stile di vita auspicato. La trasformazione della città come modello per altre città turche ha reso l’architettura e l’urbanistica di Ankara essenziali per trasformare gli ideali di unità nazionale e costruire uno stato-nazione laico. Al fine di comprendere le dimensioni sociali e culturali della modernizzazione turca, questo studio mira ad analizzare e comprendere gli importanti cambiamenti che riguardano la memoria nazionale e il riflesso di questi sull’evoluzione architettonica della città. A seguito della legge del 1927 che ha consentito agli stranieri di lavorare in Turchia, molti professionisti, architetti e urbanisti, principalmente provenienti da paesi di lingua tedesca, furono invitati in Turchia per mettere in pratica l’esigenza di creare un modello in grado di influire sulle riforme di modernizzazione e occidentalizzazione. Pertanto, questa ricerca si concentra sugli edifici progettati dagli architetti di lingua tedesca durante questi anni e sulla loro influenza sull’architettura turca. In questo viaggio attraverso la storia di Ankara, la ricerca fa uso della memoria collettiva come metodo per sensibilizzare la consapevolezza di abitanti e turisti sull’importanza del Parco della Gioventù, Gar e Göl Gazino. Di conseguenza, la tesi mira ad un riuso adattivo del Gazino attraverso l’installazione di una mostra permanente al suo interno, al fine di proteggerlo dall’oblio sistematico e dai tentativi di cancellare sia l’architettura moderna turca che la sua memoria collettiva. La collezione si basa sulle biografie di architetti di lingua tedesca come Hermann Jansen, Ernst Egli, Clemens Holzmeister, Bruno Taut, Paul Bonatz e molti altri che vennero in Turchia all’inizio del periodo repubblicano e contribuirono a progettare Ankara parallelamente allo sviluppo dell’ideologia della Repubblica attraverso i disegni, cartografie, pubblicazioni e cartoline della città per ricordare la memoria individuale e collettiva.