Dissonant memories in the post-soviet space: newly established museums and political history in Russia (1991-2016)

Remembrance and commemoration of traumatic historical past have become one of the major issues of the international museological practice over the last decades. By means of architectural and exhibition design, contemporary museums pose questions concerning history, memory, national identity, alternative perceptions of the past and the present. These questions become crucial not only for the self-consciousness and self-identification of certain sociocultural groups but of the whole nations, or even of the entire society. The present transdisciplinary research examines the issues of dissonant memories and contentious heritage in relation to the Russian memorial museums of the past three decades. The critical methodology suggested by the author encompasses an extensive analytical study of the museums that have been established ex novo after the dissolution of the Soviet Union and are significant for the museological process of the period under review. New scenarios and tendencies of architectural and exhibition design realised in a single post-Soviet country since 1991 constitute the focus of the research. Further, it poses theoretical questions concerning the impact of the national political discourse on the commemoration of difficult past, as well as a top-down instrumentalisation of architectural and exhibition design in the realm of current Russian museological practice.

Il ricordo e la commemorazione di eventi traumatici del passato sono diventati una delle questioni più importanti nella pratica museale degli ultimi decenni. Tramite l’architettura e l’allestimento i musei contemporanei pongono questioni che riguardano la storia, la memoria, l’identità nazionale, le diverse percezioni del passato e del presente. Questi interrogativi diventano cruciali per la coscienza di sé e per l’autoidentificazione non solo di determinati gruppi socioculturali, ma di intere nazioni o anche di tutta la società. La presente ricerca interdisciplinare esamina le questioni delle memorie dissonanti e del patrimonio difficile nei musei della memoria in Russia nelle ultime tre decadi. Il metodo critico suggerito dall’autore comprende uno studio analitico dettagliato dei musei realizzati ex novo dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica e che sono significativi per il processo museologico del periodo sotto scrutinio. L’argomento caratterizzante della ricerca è costituito dai nuovi scenari e tendenze nelle architetture e negli allestimenti realizzati in una singola nazione post-sovietica a partire dal 1991. Infine vengono posti interrogativi relativamente all’impatto del dibattito politico nazionale sul ricordo di memorie contese, e relativamente alle strumentalizzazioni dell’architettura e dell’allestimento da parte del potere nella pratica museologica russa contemporanea.