The project for the new university campus of the Faculty of Engineering in Dalmine intends to recompose the urban fragments of the current system of buildings, inherited from the industrial city, in which the spaces for teaching, research, administration and services for teachers and students. The campus by definition is the area on which the buildings of a university stand, articulated and connected by green spaces. The current university of Dalmine is improperly named with the term "Campus" as by analyzing the composition of the buildings and their respective open spaces one finds himself in disagreement with the concept of the university campus. The aim of the project, therefore, is to give shape to a formal, typological and functional system, which knows how to encompass heterogeneous elements because they derive from the reuse of specialized components of the industrial city. The project area, located in the central area of Dalmine, includes buildings and open spaces that made up a significant part of the urban center, designed in the 1940s by Giovanni Greppi. The project for the new campus aspires to define a space capable of relating urban fragments, now poorly integrated, giving shape to a spatially and functionally unitary system. The recomposition process will be ensured by the insertion of new buildings, which will be promptly integrated with the existing buildings. The intervention is completed by an articulated system of open spaces, consisting of squares (which are located at the current entrances to existing buildings) and gardens (which circumscribe the area of intervention, qualifying it from a landscape and environmental point of view). Overall, the intervention articulates the complex geometric texture derived from the encounter between the position of the industrial enclosure and the inflections produced by the design of the city of Greppa. The interference between these mutually incident plots is marked by the articulation of the bodies of the major classrooms, arranged on the upper floor of the new complex along a continuous distribution sleeve.

Il progetto per il nuovo campus universitario della Facoltà di Ingegneria a Dalmine intende ricomporre i frammenti urbani dell’attuale sistema di edifici, ereditati dalla città industriale, nei quali sono ospitati gli spazi per la didattica, la ricerca, l’amministrazione e i servizi per i docenti e gli studenti. Il campus per definizione è l’area su cui insistono gli edifici di un’università articolati e connessi da spazi verdi. L’attuale università di Dalmine viene denominata impropriamente con il termine “Campus” in quanto analizzando la composizione degli edifici e dei rispettivi spazi aperti ci si trova in disaccordo con il concetto ci campus universitario. L’obiettivo del progetto, quindi, è quello di dare forma a un sistema formale, tipologico e funzionale, che sappia ricomprendere elementi tra loro eterogenei perché derivanti dal riuso di componenti specializzate della città industriale. L’area di progetto, situata nell’area centrale di Dalmine, comprende edifici e spazi aperti che costituivano una parte significativa del centro urbano, progettato negli anni ’40 da Giovanni Greppi. Il progetto per il nuovo campus aspira a definire uno spazio capace di mettere in relazione tra loro frammenti urbani, ora scarsamente integrati, dando forma a un sistema spazialmente e funzionalmente unitario. Il processo di ricomposizione sarà assicurato dall’inserimento di nuovi corpi di fabbrica, che andranno ad integrarsi puntualmente con gli edifici esistenti. L’intervento è completato da un sistema articolato di spazi aperti, costituito da piazze (che sono poste in corrispondenza degli attuali ingressi agli edifici esistenti) e giardini (che circoscrivono l’ambito di intervento, qualificandolo sotto il profilo paesaggistico e ambientale). Nel complesso l’intervento articola la complessa trama geometrica derivata dall’incontro tra la giacitura del recinto industriale e le inflessioni prodotte dal disegno della città Greppiana. L’interferenza tra queste trame, reciprocamente incidenti, è segnata dall’articolazione dei corpi delle aule maggiori, disposte al piano superiore del nuovo complesso lungo una manica di distribuzione continua.

Tra città industriale e campus universitario. Verso la ricomposizione dei frammenti urbani a Dalmine

CEPA, MARKELIANA;Carioni, Silvia
2020/2021

Abstract

The project for the new university campus of the Faculty of Engineering in Dalmine intends to recompose the urban fragments of the current system of buildings, inherited from the industrial city, in which the spaces for teaching, research, administration and services for teachers and students. The campus by definition is the area on which the buildings of a university stand, articulated and connected by green spaces. The current university of Dalmine is improperly named with the term "Campus" as by analyzing the composition of the buildings and their respective open spaces one finds himself in disagreement with the concept of the university campus. The aim of the project, therefore, is to give shape to a formal, typological and functional system, which knows how to encompass heterogeneous elements because they derive from the reuse of specialized components of the industrial city. The project area, located in the central area of Dalmine, includes buildings and open spaces that made up a significant part of the urban center, designed in the 1940s by Giovanni Greppi. The project for the new campus aspires to define a space capable of relating urban fragments, now poorly integrated, giving shape to a spatially and functionally unitary system. The recomposition process will be ensured by the insertion of new buildings, which will be promptly integrated with the existing buildings. The intervention is completed by an articulated system of open spaces, consisting of squares (which are located at the current entrances to existing buildings) and gardens (which circumscribe the area of intervention, qualifying it from a landscape and environmental point of view). Overall, the intervention articulates the complex geometric texture derived from the encounter between the position of the industrial enclosure and the inflections produced by the design of the city of Greppa. The interference between these mutually incident plots is marked by the articulation of the bodies of the major classrooms, arranged on the upper floor of the new complex along a continuous distribution sleeve.
DEAMBROSIS, FEDERICO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
7-ott-2021
2020/2021
Il progetto per il nuovo campus universitario della Facoltà di Ingegneria a Dalmine intende ricomporre i frammenti urbani dell’attuale sistema di edifici, ereditati dalla città industriale, nei quali sono ospitati gli spazi per la didattica, la ricerca, l’amministrazione e i servizi per i docenti e gli studenti. Il campus per definizione è l’area su cui insistono gli edifici di un’università articolati e connessi da spazi verdi. L’attuale università di Dalmine viene denominata impropriamente con il termine “Campus” in quanto analizzando la composizione degli edifici e dei rispettivi spazi aperti ci si trova in disaccordo con il concetto ci campus universitario. L’obiettivo del progetto, quindi, è quello di dare forma a un sistema formale, tipologico e funzionale, che sappia ricomprendere elementi tra loro eterogenei perché derivanti dal riuso di componenti specializzate della città industriale. L’area di progetto, situata nell’area centrale di Dalmine, comprende edifici e spazi aperti che costituivano una parte significativa del centro urbano, progettato negli anni ’40 da Giovanni Greppi. Il progetto per il nuovo campus aspira a definire uno spazio capace di mettere in relazione tra loro frammenti urbani, ora scarsamente integrati, dando forma a un sistema spazialmente e funzionalmente unitario. Il processo di ricomposizione sarà assicurato dall’inserimento di nuovi corpi di fabbrica, che andranno ad integrarsi puntualmente con gli edifici esistenti. L’intervento è completato da un sistema articolato di spazi aperti, costituito da piazze (che sono poste in corrispondenza degli attuali ingressi agli edifici esistenti) e giardini (che circoscrivono l’ambito di intervento, qualificandolo sotto il profilo paesaggistico e ambientale). Nel complesso l’intervento articola la complessa trama geometrica derivata dall’incontro tra la giacitura del recinto industriale e le inflessioni prodotte dal disegno della città Greppiana. L’interferenza tra queste trame, reciprocamente incidenti, è segnata dall’articolazione dei corpi delle aule maggiori, disposte al piano superiore del nuovo complesso lungo una manica di distribuzione continua.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/179575