Starting from a territorial analysis of the Valchiavenna area, the aim was to understand the problems and potential of a territory considered an internal area according to SNAI. The city of Chiavenna was immediately recognized as an attractive and propulsive pole for the entire mountain community, both from a demographic point of view and from that of services and infrastructures. The analysis therefore focused on those municipalities that were more marginal and disadvantaged in terms of connections to the Valley's capital. The municipalities that received the most attention were Madesimo, Campodolcino and San Giacomo Filippo. The strategy of intervention is that of a sustainable reconnection, a connection of the latter through a pedestrian and bicycle path, slow, which was an alternative to the car that today is the main means of connection of these territories. The choice of a route that was not a simple connecting line, but an opportunity to regenerate and reactivate from the point of view of tourism and identity an area with great landscape potential and strong local identity. Therefore, disused or undervalued areas have been identified near the route of soft mobility, which trace the concept of PAUSE, taking into account the link between the territory and the water, where tourists can rest. Open spaces have been identified, little valued, but with great landscape potential and a new attraction has been designed on the ashes of a historic hotel to preserve the local identity and memory.

Partendo da un’analisi territoriale nell’area della Valchiavenna, si è voluto capire quali fossero le problematiche e le potenzialità di un territorio considerato area interna secondo la SNAI. Si è riconosciuto sin da subito nella città di Chiavenna un ruolo di polo attrattivo e propulsore dell’intera comunità montana, sia da un punto di vista demografico, sia da quello dei servizi e delle infrastrutture. L’analisi si è dunque concentrata in quei comuni che risultavano essere più marginali e svantaggiati per quanto riguarda le connessioni con il capoluogo della Valle. I comuni di cui si ha avuto una maggiore attenzione sono stati Madesimo, Campodolcino e San Giacomo Filippo. La strategia di intervento è quella di una ricucitura sostenibile, una connessione di questi ultimi tramite un percorso ciclopedonale, lento, che fosse di alternativa all’auto che oggi risulta il principale mezzo di connessione di questi territori. La scelta di un percorso che non fosse una semplice linea di connessione, ma l’occasione per rigenerare e riattivare dal punto di vista turistico e identitario un territorio con grandi potenzialità paesaggistiche e di forte identità locale. Sono state individuate quindi delle aree dismesse o poco valorizzate in prossimità del tracciato di mobilità dolce, che ricalchino il concetto di PAUSA tenendo conto del legame del territorio con l’acqua, ove il turista abbia la possibilità di riposare. Si sono individuati spazi aperti, poco valorizzati, ma con grandi potenzialità paesaggistiche e si è progettato un nuovo polo attrattivo sulle ceneri di uno storico hotel per preservare l’identità e la memoria locale

Rigenerare la Valchiavenna. Architettura per il turismo lento a Campodolcino

VALTORTA, FABIO;SBEITI, ALI
2020/2021

Abstract

Starting from a territorial analysis of the Valchiavenna area, the aim was to understand the problems and potential of a territory considered an internal area according to SNAI. The city of Chiavenna was immediately recognized as an attractive and propulsive pole for the entire mountain community, both from a demographic point of view and from that of services and infrastructures. The analysis therefore focused on those municipalities that were more marginal and disadvantaged in terms of connections to the Valley's capital. The municipalities that received the most attention were Madesimo, Campodolcino and San Giacomo Filippo. The strategy of intervention is that of a sustainable reconnection, a connection of the latter through a pedestrian and bicycle path, slow, which was an alternative to the car that today is the main means of connection of these territories. The choice of a route that was not a simple connecting line, but an opportunity to regenerate and reactivate from the point of view of tourism and identity an area with great landscape potential and strong local identity. Therefore, disused or undervalued areas have been identified near the route of soft mobility, which trace the concept of PAUSE, taking into account the link between the territory and the water, where tourists can rest. Open spaces have been identified, little valued, but with great landscape potential and a new attraction has been designed on the ashes of a historic hotel to preserve the local identity and memory.
SCAIOLI, ARIANNA
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
7-ott-2021
2020/2021
Partendo da un’analisi territoriale nell’area della Valchiavenna, si è voluto capire quali fossero le problematiche e le potenzialità di un territorio considerato area interna secondo la SNAI. Si è riconosciuto sin da subito nella città di Chiavenna un ruolo di polo attrattivo e propulsore dell’intera comunità montana, sia da un punto di vista demografico, sia da quello dei servizi e delle infrastrutture. L’analisi si è dunque concentrata in quei comuni che risultavano essere più marginali e svantaggiati per quanto riguarda le connessioni con il capoluogo della Valle. I comuni di cui si ha avuto una maggiore attenzione sono stati Madesimo, Campodolcino e San Giacomo Filippo. La strategia di intervento è quella di una ricucitura sostenibile, una connessione di questi ultimi tramite un percorso ciclopedonale, lento, che fosse di alternativa all’auto che oggi risulta il principale mezzo di connessione di questi territori. La scelta di un percorso che non fosse una semplice linea di connessione, ma l’occasione per rigenerare e riattivare dal punto di vista turistico e identitario un territorio con grandi potenzialità paesaggistiche e di forte identità locale. Sono state individuate quindi delle aree dismesse o poco valorizzate in prossimità del tracciato di mobilità dolce, che ricalchino il concetto di PAUSA tenendo conto del legame del territorio con l’acqua, ove il turista abbia la possibilità di riposare. Si sono individuati spazi aperti, poco valorizzati, ma con grandi potenzialità paesaggistiche e si è progettato un nuovo polo attrattivo sulle ceneri di uno storico hotel per preservare l’identità e la memoria locale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/180108