The PhD thesis aims to investigate how the protection of monuments has developed in connection with politics and ideology in the city of Pula in the “short twentieth century”. This city represents a particularly peculiar case in point because in the last century four different administrations (Austrian Empire, Reign of Italy, Republic of Yugoslavia and Republic of Croatia succeeded each other. A critical analysis of the theoretical, legal and technical approaches to the protection of heritage (that at different times has assumed the role of an ideal legacy to relate with, or of an enemy that has to be destroyed or of a document to be preserved) could be considered as a fruitful way to study and highlight the ideological features, intentions and purposes of the different rulers. In order to define these visions, several sources have been taken into account: legislations of the protection of heritage and monuments, archival documents about restoration, preservation and valorization, interventions on monuments, theoretical writings of architects and exhibitions and conferences organized in order to share and spread the knowledge acquired. Simultaneously the analysis of some travel diaries, travellers guides and repeated toponymic changes of the city of Pola/Pula allowed the acquisition of further information. The research intends to reconstruct an history of heritage and of monuments with a broad view, primarily focusing on the activity of the institutions of protection, in a strict relationship with ideological and political aspects, without overlooking cultural, economic and social contexts, which sometimes play an even bigger key role.

La tesi di dottorato si pone l’obiettivo di indagare il rapporto tra politica, tutela e restauro dei monumenti nella città di Pola/Pula nel corso del “secolo breve”. La peculiarità delle vicende storiche, segnate dal susseguirsi di diverse amministrazioni (Impero Asburgico, Regno d’Italia, Repubblica di Jugoslavia, Repubblica di Croazia), che ha caratterizzato la città di Pola/Pula in un arco di tempo relativamente breve, quale quello del secolo XX, la rende un caso emblematico per condurre una ricerca di questo tipo. L’analisi critica dell’atteggiamento manifestato di volta in volta dai diversi detentori delle leve del potere politico e della gestione dei beni culturali nei confronti dell’esistente (che assume ora le vesti di un patrimonio ideale a cui riconnettersi, ora un documento storico da preservare, ora il simbolo di un nemico da cancellare) molto racconta delle priorità, delle intenzioni e degli obiettivi dei differenti governi che hanno amministrato la città. Al fine di delineare queste visioni, sono stati presi in considerazione diversi strumenti di ricerca, quali la legislazione di tutela, gli interventi attivi di restauro, conservazione e valorizzazione sui monumenti, le mostre e i convegni organizzati per diffonderne la conoscenza e gli scritti di soprintendenti, architetti e tecnici responsabili del patrimonio costruito. Parallelamente, l’analisi dei diari di viaggio, delle guide per i viaggiatori e delle reiterate modifiche odonomastiche nella città di Pola/Pula ha consentito ulteriori approfondimenti. La ricerca si propone, quindi, di ricostruire ed interpretare una storia del patrimonio e dei monumenti con uno sguardo ampio, primariamente incentrato sull’attività delle istituzioni deputate alla sua tutela, in stretta relazione con gli aspetti ideologici e politici, senza però trascurare le contingenze culturali, economiche e sociali, che in alcuni casi assumono un ruolo ancor più prioritario.

Politiche e pratiche di tutela in Istria nel "secolo breve": il caso di Pola/Pula.

Rocco, Sara
2020/2021

Abstract

The PhD thesis aims to investigate how the protection of monuments has developed in connection with politics and ideology in the city of Pula in the “short twentieth century”. This city represents a particularly peculiar case in point because in the last century four different administrations (Austrian Empire, Reign of Italy, Republic of Yugoslavia and Republic of Croatia succeeded each other. A critical analysis of the theoretical, legal and technical approaches to the protection of heritage (that at different times has assumed the role of an ideal legacy to relate with, or of an enemy that has to be destroyed or of a document to be preserved) could be considered as a fruitful way to study and highlight the ideological features, intentions and purposes of the different rulers. In order to define these visions, several sources have been taken into account: legislations of the protection of heritage and monuments, archival documents about restoration, preservation and valorization, interventions on monuments, theoretical writings of architects and exhibitions and conferences organized in order to share and spread the knowledge acquired. Simultaneously the analysis of some travel diaries, travellers guides and repeated toponymic changes of the city of Pola/Pula allowed the acquisition of further information. The research intends to reconstruct an history of heritage and of monuments with a broad view, primarily focusing on the activity of the institutions of protection, in a strict relationship with ideological and political aspects, without overlooking cultural, economic and social contexts, which sometimes play an even bigger key role.
GIAMBRUNO, MARIA CRISTINA
null, null
SPIKIC, MARKO
27-ott-2021
Politics and protection practices in Istria in the "short twentieth century": the case of Pola/Pula.
La tesi di dottorato si pone l’obiettivo di indagare il rapporto tra politica, tutela e restauro dei monumenti nella città di Pola/Pula nel corso del “secolo breve”. La peculiarità delle vicende storiche, segnate dal susseguirsi di diverse amministrazioni (Impero Asburgico, Regno d’Italia, Repubblica di Jugoslavia, Repubblica di Croazia), che ha caratterizzato la città di Pola/Pula in un arco di tempo relativamente breve, quale quello del secolo XX, la rende un caso emblematico per condurre una ricerca di questo tipo. L’analisi critica dell’atteggiamento manifestato di volta in volta dai diversi detentori delle leve del potere politico e della gestione dei beni culturali nei confronti dell’esistente (che assume ora le vesti di un patrimonio ideale a cui riconnettersi, ora un documento storico da preservare, ora il simbolo di un nemico da cancellare) molto racconta delle priorità, delle intenzioni e degli obiettivi dei differenti governi che hanno amministrato la città. Al fine di delineare queste visioni, sono stati presi in considerazione diversi strumenti di ricerca, quali la legislazione di tutela, gli interventi attivi di restauro, conservazione e valorizzazione sui monumenti, le mostre e i convegni organizzati per diffonderne la conoscenza e gli scritti di soprintendenti, architetti e tecnici responsabili del patrimonio costruito. Parallelamente, l’analisi dei diari di viaggio, delle guide per i viaggiatori e delle reiterate modifiche odonomastiche nella città di Pola/Pula ha consentito ulteriori approfondimenti. La ricerca si propone, quindi, di ricostruire ed interpretare una storia del patrimonio e dei monumenti con uno sguardo ampio, primariamente incentrato sull’attività delle istituzioni deputate alla sua tutela, in stretta relazione con gli aspetti ideologici e politici, senza però trascurare le contingenze culturali, economiche e sociali, che in alcuni casi assumono un ruolo ancor più prioritario.
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