Meaningful metadesign. Feeling, sense and purpose in experience and interaction design

This research thesis is structured as an open reflection about what makes the design process able to develop meaningful solutions for interaction experiences. The word metadesign highlights the fact that the attention is not focused on devising tools for practical solutions, but rather on setting up an integrated conceptual framework that may stimulate further research. The concept of meaning is here decomposed into three areas of investigation that are encompassed by distinct denotations of the word: meaning as feeling, referring to the subjective and emotional valence of experiences; meaning as sense, referring to the symbolic and semantic content of interactions; and meaning as purpose, referring to the expected result of performed actions. The whole discussion is based on the contrast between design for functional solutions, based on deterministic and quantitative processes, and design for meaningful experiences, based on interpretative and qualitative ones. First, the dissertation focuses on the differences between the nature of measurable visceral emotions and mental feelings in interaction design. It then turns to the relationship between the formal and functional dimensions of design on one side and its narrative essence on the other one. Finally, the dissertation faces the issue of means and ends in relation to the ethics of design and technological innovation. Given the width and the complexity of the topic, the bibliographical resources tap into a broad spectrum of disciplines with the aim to merge many perspectives into an integrated reflection. Therefore, the references range from neurosciences, psychology, sociology and philosophy to design culture.

Questa tesi di ricerca è strutturata come una riflessione aperta riguardo quei fenomeni che rendono l’atto progettuale capace di sviluppare soluzioni ricche di significato per esperienze interattive. La parola metadesign sottolinea come l’attenzione non sia focalizzata sulla definizione di strumenti per soluzioni pratiche, ma piuttosto sulla definizione di un framework concettuale integrato che possa stimolare ulteriori indagini. Il concetto di significato viene qui scomposto in tre distinte aree di ricerca che rappresentano diverse denotazioni della parola: significato come sentimento, in riferimento alla valenza soggettiva ed emotiva delle esperienze; significato come senso, in riferimento al contenuto semantico e simbolico delle interazioni; e significato come scopo, in riferimento ai risultati attesi come conseguenza delle azioni eseguite. L’intera discussione è basata sul contrasto fra design per soluzioni funzionali, basato su processi deterministici e quantitativi, e design per esperienze significative, basato su processi interpretativi e qualitativi. Prima la discussione si focalizza sulle differenze fra la natura delle emozioni viscerali misurabili e quella dei vissuti emotivi mentali nell’interaction design. In seguito, si discute la relazione fra le dimensioni formali e funzionali del progetto da una parte, e la sua essenza narrativa dall’altra. Infine, la discussione affronta la problematica di fini e mezzi in relazione all’etica del design e dell’innovazione tecnologica. Data l’estensione e la complessità del tema, le risorse bibliografiche attingono da un ampio spettro di discipline con lo scopo di unificare differenti prospettive in un’unica riflessione integrata. Per questa ragione, i riferimenti spaziano da neuroscienze, psicologia, sociologia e filosofia fino alla cultura del design.