Capanna Osservatorio Regina Margherita : progetto del rifugio più alto d'Europa per un nuovo turismo d'alta quota

The highest hut of Europe is the most popular destination for all mountain lovers. The difficulty of reaching it, given by the overcome of snowfield and glaciers strewn with crevasses, which are caused by rising temperatures, is rewarded by the view offered by Punta Gnifetti. In fact, our gaze reaches the Maritime Alps, the Po Valley, the Bernese Oberdan, the Central Alps and the “Swiss 4.000”, whose king, the Matterhorn, stands isolated from the other surrounding peaks and stands out thanks to its characteristic pyramid shape. Therefore the Capanna Regina Margherita offers shelter and refreshment to mountaineers who, after their long journey, are looking for a warm and welcoming place and a meal to recharge. Many of them, braving the cold and the altitude, also allow themselves the luxury of spending the night there, to enjoy the magic of the sunrise at high altitude that they will admire the next day. However, the building currently on the top of the mountain has reached its end of life and also exhibits numerous problems related to stability, but above all, to the now poor performance of the external envelope, which does not allow you to fully enjoy this experience. Hence the idea of designing the hut from scratch, in order to respond to today’s needs by implementing current and innovative solutions and technologies, both in terms of structure, materials and plant systems. Indeed, from the preliminary studies on the state of the art, the choice was made to opt for a light steel frame structure, which is perfectly suited to prefabrication in the workshop, to the subsequent transport at high altitude by helicopters and consequently, to the reduction of construction times. The hyper-insulated and light envelope then allows us to respond to current regulations and the adverse conditions of the place, but also to obtain a good level of comfort inside the building. Finally, the choice of mostly electrical systems and therefore operated by the production of building integrated photovoltaics, allows for a self-sufficient building that is as low-polluting as possible. In all this, the architectural design, although strictly dependent on the technical aspects, is first of all linked to the place, which spontaneously dictated its shape. The new Capanna Regina Margherita is therefore a set of technologies, choices and modern materials, which, however, always respects the pristine environment in which it is located.

Il rifugio più alto d’Europa è la meta più ambita da tutti gli appassionati di montagna. La difficoltà del suo raggiungimento, data dal superamento di nevai e di ghiacciai cosparsi di crepacci, presenti a causa dell’innalzamento delle temperature, viene ripagata dal panorama che offre la Punta Gnifetti. Lo sguardo arriva infatti alle Alpi Marittime, alla Pianura Padana, all’Oberdan bernese, alle Alpi Centrali e ai 4.000 Svizzeri, il cui re, il Cervino, si erge isolato dalle altre vette circostanti e spicca grazie alla sua caratteristica forma a piramide. La Capanna Regina Margherita offre dunque riparo e ristoro agli alpinisti che dopo il loro lungo percorso, cercano un luogo caldo ed accogliente ed un pasto per ricaricare le energie. Molti di loro inoltre, sfidando il freddo e l’altitudine, si concedono il lusso di trascorrere lì la notte, per godere della magia dell’alba in quota che ammireranno il giorno successivo. L’edificio attualmente presente sulla cima ha però raggiunto il suo fi ne vita ed esibisce inoltre numerosi problemi legati alla stabilità, ma soprattutto alle oramai scarse prestazioni dell’involucro esterno, le quali non consentono di godere appieno di tale esperienza. Da qui, l’idea di progettare il rifugio da nuovo, in modo da poter rispondere alle esigenze odierne mettendo in atto soluzioni e tecnologie attuali ed innovative, sia in termini strutturali, che di materiali, che di sistemi impiantistici. Dagli studi preliminari sullo stato dell’arte è nata infatti la scelta di prediligere una struttura in acciaio presso-piegato a freddo, la quale si adatta perfettamente alla prefabbricazione in officina, al successivo trasporto in quota per mezzo di elicotteri e conseguentemente, alla riduzione dei tempi di costruzione. L’involucro iperisolato e leggero permette poi di rispondere alle normative vigenti e alle condizioni avverse del luogo, ma anche di ottenere un buon livello di comfort all’interno dell’edificio. Infine, la scelta di impianti per lo più elettrici ed azionati dunque dalla produzione dei pannelli fotovoltaici integrati nell’architettura, permette di avere un edificio autosufficiente e che sia il meno inquinante possibile. In tutto ciò, il disegno architettonico, nonostante strettamente dipendente dagli aspetti tecnici, è legato prima di tutto al luogo, il quale ne ha dettato spontaneamente la forma. La nuova Capanna Regina Margherita è dunque un insieme di tecnologie, scelte e materiali moderni, che però rispetti sempre l’ambiente incontaminato in cui è situata.