HBIM for the preservation project of Augusto's Arch in Aosta. HBIM per il progetto di conservazione dell’Arco di Augusto ad Aosta

To guarantee the protection of one of its most important monuments, Augustus’ honorary arch, Aosta Superintendency has invested a lot of resources in studies and analyses on the monument, from diagnostic surveys and samplings to a microclimatic monitoring; the results of these investigations have been collected in a vast archive. This information was needed to have a comprehensive knowledge of the monument and to support the monument’s protection. To improve the process of managing this information, drafting the restoration project and conservation plan, it was decided to adopt BIM method and tools. The BIM model acts as an intermediary between the designer, other professions, and the information archive, acting as a tool for the visualisation and analysis of the most relevant information, always guaranteeing to the user, access to the primary source, for the verification and validation of the observations made. The BIM method and tools make it possible to speed up and conduct some analyses that would take a long time with traditional methods. Two types of degradation analysis were conducted, one mapping, showing most affected areas and one showing the trend of growth or decrease of the pathologies. One of these analyses could not be done with the predefined tools of the chosen software, but with visual programming an algorithm was developed to make the software perform the required analysis. The model is only a first step towards a more complete computerised management of the restoration project and the post-restoration management of the monument.

Per garantire la protezione di uno dei suoi monumenti più importanti, l’arco onorario di Augusto, la Soprintendenza di Aosta ha investito molte risorse in studi e analisi sul bene, dalle campagne di diagnostica a monitoraggi microclimatici. I risultati di queste indagini sono raccolti in un vasto archivio. Queste informazioni sono necessarie per avere una completa ed esaustiva conoscenza del monumento, imprescindibili per una corretta conservazione del bene. Per migliorare il processo di gestione, la redazione del progetto di restauro e piano di conservazione, è stato deciso di adottare strumenti BIM. Il modello BIM agisce da intermediario tra il progettista, le altre figure professionali, e l’archivio della Soprintendenza, diventando uno strumento per la visualizzazione e analisi delle informazioni più rilevanti, garantendo sempre all’utente, l’accesso alle fonti primarie, per ulteriori verifiche e validazioni delle osservazioni fatte. I metodi e gli strumenti BIM permettono di condurre e velocizzare analisi che richiederebbero molto tempo in maniera tradizionale. Sono stati sviluppati due nuovi tipi di analisi dei degradi, una mappatura che rivela le parti più a rischio e una che mostra il tasso di crescita o decrescita delle patologie. L’ultima analisi non poteva essere eseguita con gli strumenti predefiniti del software scelto, ma con l’ausilio della programmazione visuale, è stato creato un algoritmo che ha permesso la realizzazione dell’analisi richiesta. Il modello è solo un primo passo verso una più completa informatizzazione e automazione della gestione del processo di restauro e della successiva conservazione del monumento.