Re-thinking urban space through an intersectional design strategy. The case of Fem*Kutschi

This work contributes to current debates and discussions in the application of gender mainstreaming in urban policies by exploring intersectionality as an important theoretical resource to further develop and advance urban design with an intersectional perspective. The investigation emphasizes that intersectionality is an important tool for feminist urban planning given that it allows feminist theorists to explain the differences between women’s experiences in the city. Although this seems to be a simple observation, it has important implications for urban design theory and practice. In addition, due to the different applicability of intersectionality, it has been embraced by various streams of feminist theory, providing a way of cooperation between scholars with different theoretical positions. Therefore, this work examines the importance of intersectionality in urban design through a comprehensive review of feminist literature. It includes the contributions of many influential thinkers in these key disciplines—such as anthropologists, geographers, architects, urbanists, and cultural theorists—and shows the relevance of their work to urban design studies. It finds that our urban industry lacks female decision-makers (such as planners, architects, engineers, and politicians). This lack of representation and accurate data collection have a direct impact on the urban form of our city. Additionally, intersectionality also has practical applications, which can be used in the realm of policy making to help organizations solve the problem of women’s diversity. In the last section, the case of Fem*Kutschi is introduced-an example of how to apply intersectional theory to a strategic project in public spaces.

Questo lavoro contribuisce al dibattito attuale sull'applicazione del gender mainstreaming nelle politiche urbane, esplorando l'intersezionalità come un'importante risorsa teorica per integrare la progettazione urbana con una prospettiva intersezionale. L'indagine mostra che l'intersezionalità è uno strumento importante per la pianificazione urbana poiché consente alle teoriche femministe di spiegare le differenze tra le esperienze delle donne in città. Sebbene questa sembri essere una banale osservazione empirica, affermare la differenza tra le donne ha importanti implicazioni per la teoria e la pratica del design urbano. Inoltre, grazie alla sua capacità euristica, l’intersezionalità è stata adottata da varie correnti del dibattito femminista, offrendo dunque la possibilità di instaurare forme di cooperazione tra studiose con posizioni teoriche diverse. Per giungere a questo scopo, questo lavoro prende in esame l'importanza dell'intersezionalità nella progettazione urbana attraverso una revisione approfondita della letteratura femminista. Include i contributi di molti pensatori e pensatrici influenti in discipline chiave della riflessione urbana, come antropologi, geografi, architetti, urbanisti e teorici culturali, mostrando la rilevanza del loro lavoro per gli studi di progettazione urbana. I risultati di questa revisione sottolineano la necessità di avere donne in ruoli decisionali (come pianificatori, architetti, ingegneri e politici) e di avere più informazioni sulla vita delle donne nelle città. Questa mancanza di rappresentazione e raccolta dati accurata ha un impatto diretto sulla forma urbana. Inoltre, l'intersezionalità ha anche applicazioni pratiche, che possono essere utilizzate nel campo della definizione delle politiche e della progettazione per affrontare il problema della diversità delle donne nello spazio pubblico. A riprova di questa affermazione, nell'ultima sezione viene presentato il caso di Fem*Kutschi, un esempio di come applicare la teoria intersezionale a un progetto strategico negli spazi pubblici.