Within the context of climate change and growing global socio-economic issues that determined the identification of the new geological epoch of the Anthropocene, educational environments face new challenges in implementing critical approaches to advancing “sustainability competencies.” Within this framework, design-based pedagogical approaches are undertaking a fundamental redirection toward civic education and empowerment for change to help scholars rethink the artificial “world within the world” in which humankind has become naturalized. By drawing from material culture theories and anthropology of technology, this thesis proposes a meta-design research framework to investigate the artificial for sustain-ability education. The aim is to empower scholars’ ability to detach from everyday Artefacts and look at them as “resonators” of social structures guided by collective beliefs and design actions. Through their “processes of becoming” and “processes of exchange” - production and commodity path - Artefacts design our social systems, while with their presence in our daily life they design our habitats and customs. In this respect, the research proposes Lemonnier and Leroi-Gourhan classifications of technological components as the substructure of the Metadesign framework “Anatomy of an Artefact”: a model for material culture education that could work as a basic structure for the creation of targeted tools for design literacy. The last two chapters present a feasibility investigation conducted within the civic education curriculum of Wiligelmo Italian high school in Modena.

Nell’era dell’Antropocene, caratterizzata dalla crisi climatica e da crescenti cambiamenti socio-economici, i contesti educativi si scontrano con la necessità di implementare nuove metodologie didattiche capaci di fornire agli studenti le richieste “competenze di sostenibilità". In questo contesto, anche i metodi educativi orientati al progetto o lo studio del design stanno subendo un fondamentale reindirizzamento verso approcci più critici di educazione civica e supporto al cambiamento sostenibile al fine di fornire agli studenti le competenze necessarie per ripensare l’artificiale “mondo dentro al mondo” al quale l’uomo si è ormai adattato. Partendo dall’analisi di teorie appartenenti alla sfera della cultura materiale e dell'antropologia della tecnica, questa tesi delinea un framework di meta-design per lo studio dell’artificiale nell’educazione alla sostenibilità, proponendo un modello idealmente adattabile a diversi contesti pedagogici interni o esterni al design. Lo scopo del modello è quello di fornire spunti di riflessione che possano spronare l’osservatore a distaccarsi dalla propria familiarità con gli artefatti di uso quotidiano per analizzarli nella loro funzione di “risonatori” di strutture sociali guidate da credenze culturali collettive e comportamenti sociali. Nei loro processi di produzione e scambio, gli artefatti sono in grado di determinare le nostre strutture sociali rendendole materiali, evidenti. Inoltre, attraverso la loro costante e silenziosa presenza nel quotidiano, gli artefatti delimitano la nostra immaginazione e definiscono le nostre abitudini. La seguente ricerca propone il modello di meta-design “Anatomia di un Artefatto” per l’educazione alla cultura materiale, adottando come struttura di base i componenti tecnologici descritti nelle ricerche antropologiche di Lemonnier e Leroi-Gourhan. Il modello è pensato per fornire una base indicativa da cui progettare ricerche o curriculum pedagogici inerenti al contesto educativo; a questo proposito gli ultimi due capitoli della ricerca presentano un'indagine sperimentale condotta all'interno del curriculum di educazione civica del liceo statale Wiligelmo di Modena.

Anatomy of an artefact. A meta-design framework for material culture education

Sacchetti, Nicole
2020/2021

Abstract

Within the context of climate change and growing global socio-economic issues that determined the identification of the new geological epoch of the Anthropocene, educational environments face new challenges in implementing critical approaches to advancing “sustainability competencies.” Within this framework, design-based pedagogical approaches are undertaking a fundamental redirection toward civic education and empowerment for change to help scholars rethink the artificial “world within the world” in which humankind has become naturalized. By drawing from material culture theories and anthropology of technology, this thesis proposes a meta-design research framework to investigate the artificial for sustain-ability education. The aim is to empower scholars’ ability to detach from everyday Artefacts and look at them as “resonators” of social structures guided by collective beliefs and design actions. Through their “processes of becoming” and “processes of exchange” - production and commodity path - Artefacts design our social systems, while with their presence in our daily life they design our habitats and customs. In this respect, the research proposes Lemonnier and Leroi-Gourhan classifications of technological components as the substructure of the Metadesign framework “Anatomy of an Artefact”: a model for material culture education that could work as a basic structure for the creation of targeted tools for design literacy. The last two chapters present a feasibility investigation conducted within the civic education curriculum of Wiligelmo Italian high school in Modena.
ACCOLLA, AVRIL
ARC III - Scuola del Design
21-dic-2021
2020/2021
Nell’era dell’Antropocene, caratterizzata dalla crisi climatica e da crescenti cambiamenti socio-economici, i contesti educativi si scontrano con la necessità di implementare nuove metodologie didattiche capaci di fornire agli studenti le richieste “competenze di sostenibilità". In questo contesto, anche i metodi educativi orientati al progetto o lo studio del design stanno subendo un fondamentale reindirizzamento verso approcci più critici di educazione civica e supporto al cambiamento sostenibile al fine di fornire agli studenti le competenze necessarie per ripensare l’artificiale “mondo dentro al mondo” al quale l’uomo si è ormai adattato. Partendo dall’analisi di teorie appartenenti alla sfera della cultura materiale e dell'antropologia della tecnica, questa tesi delinea un framework di meta-design per lo studio dell’artificiale nell’educazione alla sostenibilità, proponendo un modello idealmente adattabile a diversi contesti pedagogici interni o esterni al design. Lo scopo del modello è quello di fornire spunti di riflessione che possano spronare l’osservatore a distaccarsi dalla propria familiarità con gli artefatti di uso quotidiano per analizzarli nella loro funzione di “risonatori” di strutture sociali guidate da credenze culturali collettive e comportamenti sociali. Nei loro processi di produzione e scambio, gli artefatti sono in grado di determinare le nostre strutture sociali rendendole materiali, evidenti. Inoltre, attraverso la loro costante e silenziosa presenza nel quotidiano, gli artefatti delimitano la nostra immaginazione e definiscono le nostre abitudini. La seguente ricerca propone il modello di meta-design “Anatomia di un Artefatto” per l’educazione alla cultura materiale, adottando come struttura di base i componenti tecnologici descritti nelle ricerche antropologiche di Lemonnier e Leroi-Gourhan. Il modello è pensato per fornire una base indicativa da cui progettare ricerche o curriculum pedagogici inerenti al contesto educativo; a questo proposito gli ultimi due capitoli della ricerca presentano un'indagine sperimentale condotta all'interno del curriculum di educazione civica del liceo statale Wiligelmo di Modena.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/182402