This master thesis in Architectural design is a project for the former “Convitto” of the Società Umanitaria district in Milan. Our proposal cuold be defined as both a conservation of the existing building designed an built by Giovanni Romano in late Fifties and its transformation with the addition of a new wing. The site conditions are exceptionally complex, on a single block unit we can find a church, cloisters, a branch of the court, a school, a tower, a parking lot, all revolving around a beautiful and large garden. In addition to the inherent functional complexity, there is also the comparison with past masters, as there are interventions attributable to the study of Ignazio Gardella and Giovanni Romano. In particular, the decision to try to integrate with the existing fabric, without going to impose a new construction on the ground, was configured as a project and a solution that would "cover" an existing one. The choice of overlapping the parking lot then, the only element not necessary from the functional point of view of the area above it came spontaneously, going to maintain the garden, the perspectives previously present, designed to look at the new facade of the cloisters and is given a new appearance to what was originally the entrance to the park, on the side of Via Daverio. We opted for an optimal structural typology able to support on a few supports the heavy load of a program that requires a hundred beds for the Policlinico's medical students, in addition, to reconfiguring the functions inside the Convitto.

Questa tesi di laurea in progettazione architettonica è un progetto per l'ex Convitto della Società Umanitaria a Milano. La nostra proposta può essere definita sia come una conservazione dell'edificio esistente, progettato e costruito da Giovanni Romano alla fine degli anni Cinquanta, sia come la sua trasformazione con l'aggiunta di una nuova ala. Le condizioni del sito sono eccezionalmente complesse, su una singola unità di blocco possiamo trovare una chiesa, chiostri, una succursale del tribunale, una scuola, una torre, un parcheggio, il tutto ruotante intorno ad un bellissimo e grande giardino. Oltre alla complessità funzionale intrinseca, c'è anche il confronto con i maestri del passato, in quanto ci sono interventi riconducibili allo studio di Ignazio Gardella e Giovanni Romano. In particolare, la scelta di cercare di integrarsi con il tessuto esistente, senza andare a imporre una nuova costruzione sul terreno, si è configurata come un progetto e una soluzione che "coprisse" un esistente. La scelta di sovrapporre il parcheggio poi, unico elemento non necessario dal punto di vista funzionale dell'area sovrastante è venuta spontanea, andando a mantenere il giardino, le prospettive precedentemente presenti, disegnate per guardare la nuova facciata dei chiostri e viene dato un nuovo aspetto a quello che originariamente era l'ingresso al parco, sul lato di via Daverio. Si è optato per una tipologia strutturale ottimale in grado di sostenere su pochi appoggi il pesante carico di un programma che richiede un centinaio di posti letto per gli studenti di medicina del Policlinico, oltre a riconfigurare le funzioni all'interno del Convitto.

Società umanitaria : a conservative transformation project driven by structural sincerity

Fenni, Federico;ZOZULIA, SOFIIA;Angrisani, Marco
2020/2021

Abstract

This master thesis in Architectural design is a project for the former “Convitto” of the Società Umanitaria district in Milan. Our proposal cuold be defined as both a conservation of the existing building designed an built by Giovanni Romano in late Fifties and its transformation with the addition of a new wing. The site conditions are exceptionally complex, on a single block unit we can find a church, cloisters, a branch of the court, a school, a tower, a parking lot, all revolving around a beautiful and large garden. In addition to the inherent functional complexity, there is also the comparison with past masters, as there are interventions attributable to the study of Ignazio Gardella and Giovanni Romano. In particular, the decision to try to integrate with the existing fabric, without going to impose a new construction on the ground, was configured as a project and a solution that would "cover" an existing one. The choice of overlapping the parking lot then, the only element not necessary from the functional point of view of the area above it came spontaneously, going to maintain the garden, the perspectives previously present, designed to look at the new facade of the cloisters and is given a new appearance to what was originally the entrance to the park, on the side of Via Daverio. We opted for an optimal structural typology able to support on a few supports the heavy load of a program that requires a hundred beds for the Policlinico's medical students, in addition, to reconfiguring the functions inside the Convitto.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2021
2020/2021
Questa tesi di laurea in progettazione architettonica è un progetto per l'ex Convitto della Società Umanitaria a Milano. La nostra proposta può essere definita sia come una conservazione dell'edificio esistente, progettato e costruito da Giovanni Romano alla fine degli anni Cinquanta, sia come la sua trasformazione con l'aggiunta di una nuova ala. Le condizioni del sito sono eccezionalmente complesse, su una singola unità di blocco possiamo trovare una chiesa, chiostri, una succursale del tribunale, una scuola, una torre, un parcheggio, il tutto ruotante intorno ad un bellissimo e grande giardino. Oltre alla complessità funzionale intrinseca, c'è anche il confronto con i maestri del passato, in quanto ci sono interventi riconducibili allo studio di Ignazio Gardella e Giovanni Romano. In particolare, la scelta di cercare di integrarsi con il tessuto esistente, senza andare a imporre una nuova costruzione sul terreno, si è configurata come un progetto e una soluzione che "coprisse" un esistente. La scelta di sovrapporre il parcheggio poi, unico elemento non necessario dal punto di vista funzionale dell'area sovrastante è venuta spontanea, andando a mantenere il giardino, le prospettive precedentemente presenti, disegnate per guardare la nuova facciata dei chiostri e viene dato un nuovo aspetto a quello che originariamente era l'ingresso al parco, sul lato di via Daverio. Si è optato per una tipologia strutturale ottimale in grado di sostenere su pochi appoggi il pesante carico di un programma che richiede un centinaio di posti letto per gli studenti di medicina del Policlinico, oltre a riconfigurare le funzioni all'interno del Convitto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/182432