The architectural project was shaped and conceived after an accurate study of the historical documents of the past, carefully sifting through all the sources in our possession. To give light to a project in close relationship and harmony with the archaeological remains of the amphitheater, it was essential to identify all the transformations that have historically affected the area of today’s archaeological park. The in-depth analysis and subsequent reflections have allowed the development of design themes that could find their most explicit expression only after recognizing and bringing to light the various layers, as well as the insights made on the relevant elements of the block. The purpose of the project is not only to create a building and give it a function, but to consolidate and order through the architectural and technological complexity of the events that have taken place in the past. Following our design path, we believe with absolute firmness that the architectural gesture represents the highest degree and the strongest expression of memory and remembrance of the past. The project itself must in fact build relationships between parts of the city apparently distant and give meaning to the contemporary through dialogue with the ancient. The place is the bearer of a collective memory and the architect has the duty to preserve it with the aim of giving resignification to the archaeological sites in continuity with the urban fabric.

Il progetto architettonico è stato plasmato e concepito posteriormente ad uno studio accurato dei documenti storici del passato, passando al vaglio con cura tutte le fonti in nostro possesso. Per dar luce ad un progetto in stretta relazione ed armonia con i resti archeologici dell’anfiteatro, è stato fondamentale individuare tutte le trasformazioni che storicamente hanno interessato l’area dell’odierno parco archeologico. L’approfondita analisi e le successive riflessioni hanno consentito lo sviluppo di tematiche progettuali che hanno potuto trovare la loro più esplicita espressione solo dopo aver riconosciuto e riportato alla luce le varie stratificazioni, oltre che gli approfondimenti effettuati sugli elementi rilevanti dell’isolato. Lo scopo del progetto difatti non risiede solo nel creare un edificio e ad attribuirgli una funzione, ma di consolidare ed ordinare attraverso la complessità architettonica e tecnologica gli eventi che si sono susseguiti nel passato. In seguito al nostro percorso progettuale crediamo con assoluta fermezza che il gesto architettonico rappresenti il più alto grado e la più forte espressione del ricordo e della memoria del passato. Il progetto in sé deve infatti costruire relazioni tra le parti di città apparentemente lontane e dare senso alla contemporaneità grazie al dialogo con l’antico. Il luogo è il portatore di una memoria collettiva e l’architetto ha il dovere di conservarlo con l’obbiettivo di conferire risignificazione ai siti archeologici in continuità con il tessuto urbano.

Aree archeologiche e progetto di architettura. L’anfiteatro di Mediolanum

Capaccioni, Susanna;Carini, Alessandro
2020/2021

Abstract

The architectural project was shaped and conceived after an accurate study of the historical documents of the past, carefully sifting through all the sources in our possession. To give light to a project in close relationship and harmony with the archaeological remains of the amphitheater, it was essential to identify all the transformations that have historically affected the area of today’s archaeological park. The in-depth analysis and subsequent reflections have allowed the development of design themes that could find their most explicit expression only after recognizing and bringing to light the various layers, as well as the insights made on the relevant elements of the block. The purpose of the project is not only to create a building and give it a function, but to consolidate and order through the architectural and technological complexity of the events that have taken place in the past. Following our design path, we believe with absolute firmness that the architectural gesture represents the highest degree and the strongest expression of memory and remembrance of the past. The project itself must in fact build relationships between parts of the city apparently distant and give meaning to the contemporary through dialogue with the ancient. The place is the bearer of a collective memory and the architect has the duty to preserve it with the aim of giving resignification to the archaeological sites in continuity with the urban fabric.
APRILE, MARCELLO
GIAMBRUNO, MARIA CRISTINA
PETRINI, LORENZA
PITTAU, FRANCESCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2021
2020/2021
Il progetto architettonico è stato plasmato e concepito posteriormente ad uno studio accurato dei documenti storici del passato, passando al vaglio con cura tutte le fonti in nostro possesso. Per dar luce ad un progetto in stretta relazione ed armonia con i resti archeologici dell’anfiteatro, è stato fondamentale individuare tutte le trasformazioni che storicamente hanno interessato l’area dell’odierno parco archeologico. L’approfondita analisi e le successive riflessioni hanno consentito lo sviluppo di tematiche progettuali che hanno potuto trovare la loro più esplicita espressione solo dopo aver riconosciuto e riportato alla luce le varie stratificazioni, oltre che gli approfondimenti effettuati sugli elementi rilevanti dell’isolato. Lo scopo del progetto difatti non risiede solo nel creare un edificio e ad attribuirgli una funzione, ma di consolidare ed ordinare attraverso la complessità architettonica e tecnologica gli eventi che si sono susseguiti nel passato. In seguito al nostro percorso progettuale crediamo con assoluta fermezza che il gesto architettonico rappresenti il più alto grado e la più forte espressione del ricordo e della memoria del passato. Il progetto in sé deve infatti costruire relazioni tra le parti di città apparentemente lontane e dare senso alla contemporaneità grazie al dialogo con l’antico. Il luogo è il portatore di una memoria collettiva e l’architetto ha il dovere di conservarlo con l’obbiettivo di conferire risignificazione ai siti archeologici in continuità con il tessuto urbano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/182436