Study on the astronomical orientation of the temple-tombs at Saqqara (Egypt)

Is there a logic in the construction and alignment of ancient Egyptian tombs? From this initial question began the study on a particular type of tomb present in Egypt starting from the New Kingdom (1550 BC - 1077 BC), and in particular from the 18th dynasty: the so-called temple-tombs. The approach to this thesis work was of an integrated type, involving different disciplinary sectors that allowed us to critically verify our hypotheses from different points of view. The unifying element that allowed us to carry out this multidisciplinary study has been our training in the field of landscape architecture, that provided us with the necessary tools to handle data at various scales, from that of the architectural object to that of the astronomical frame. The research required an initial introduction to both the geographical and historical context as the millennial history of the dynastic period in Egypt has seen the succession of numerous events and as many different actors who have gradually changed traditions and cultures, with a consequent transformation of the architectural features of many structures. To better understand the evolution of the tombs, it was necessary to investigate their origins, and while doing so we realized how much the temple-tombs, object of our study, had in common on a structural level, and in particular as regards the superstructures, with the temples of ancient Egypt. This correlation allowed us to study the alignment of the temple-tombs, making use of an important study conducted on 330 temples by two of the most renowned archaeoastronomers active in this sector. Our study focused on the area of the necropolis of Saqqara, located on the west bank of the Nile not far from the capital Cairo, and specifically on three areas of the necropolis which presented temple-tombs in large quantities. One of these three areas (the one located further south) is still the subject of studies by a joint mission which also includes the Egyptian Museum of Turin and a group of researchers from Politecnico di Milano, thanks to which we have been able to work with very precise topographic and photogrammetric data. The study therefore obtained results on the one hand in line with expectations, on the other hand, some surprising factors were highlighted. In fact, it emerged that not only exists a logic in the organization, construction and alignment of temple-tombs, but that this logic is directly linked to the orientation of other types of structures – the temples - in an almost identical way. The thesis work, therefore, suggests new ideas in the field of archeoastronomy that could be reused by experts from different sectors and that could give light to new discoveries that have remained hidden so far.

C’è una logica nella costruzione e nell’allineamento delle tombe dell’antico Egitto? Da questo quesito iniziale ha preso avvio lo studio su un particolare tipo di tomba presente in Egitto a partire dal Nuovo Regno (1550 a.C. – 1077 a.C.), ed in particolare dalla diciottesima dinastia: le così dette tombe-tempio. L’approccio a questo lavoro di tesi è stato di tipo integrato, coinvolgendo diversi settori disciplinari che ci hanno consentito di verificare le nostre ipotesi da diversi punti di vista in maniera critica. L'elemento unificante che ci ha permesso di condurre questo studio multidisciplinare è stata la nostra formazione nel campo dell'architettura del paesaggio, che ci ha fornito gli strumenti per gestire dati a varie scale, da quella dell'oggetto architettonico a quella del quadro astronomico. La ricerca ha richiesto una prima introduzione al contesto sia geografico che storico in quanto la storia millenaria del periodo dinastico in Egitto ha visto il susseguirsi di numerosissimi eventi e di altrettanti diversi attori che hanno man mano cambiato tradizioni e culture, con una conseguente trasformazione delle caratteristiche architettoniche di molte strutture. Per poter comprendere al meglio l’evoluzione delle tombe, è stato necessario andare ad indagare le origini delle stesse, e così facendo ci si è resi conto di quanto le tombe-tempio, oggetto del nostro studio, avessero in comune a livello strutturale, ed in particolare per quanto riguarda la sovrastruttura, con i templi dell’antico Egitto. Questa correlazione ci ha permesso di studiare l’allineamento delle tombe-tempio, avvalendoci di un importante studio condotto su 330 templi da due dei più rinomati archeoastronomi attivi in questo settore. Lo studio si è concentrato sull’area della necropoli di Saqqara, situata sulla sponda ovest del Nilo non lontano dalla capitale Cairo, e nello specifico su tre zone della necropoli che presentato tombe-tempio in grande quantità. Una di queste tre aree (quella situata più a sud) è tuttora oggetto di studi da parte di una missione congiunta di cui fanno parte anche il Museo Egizio di Torino e un gruppo di ricercatori del Politecnico di Milano, grazie a cui abbiamo potuto lavorare con dati topografici e fotogrammetrici molto precisi. Lo studio ha quindi ottenuto risultati da un lato in linea con le aspettative, dall’altro, invece, sono stati evidenziati alcuni fattori alquanto sorprendenti. È emerso infatti che non solo esiste una logica nell’organizzazione, costruzione e allineamento delle tombe-tempio, ma che questa logica è direttamente collegata all’orientamento di altri tipi di strutture – i templi – in modo quasi identico. Il lavoro di tesi, quindi, suggerisce nuovi spunti nel campo dell’archeoastronomia che potrebbero essere riutilizzati da esperti di diversi settori e che potrebbero dare luce a nuove scoperte finora rimaste celate.