To what extent does memory influence the way our gaze plots the image of the territory? This question is the starting point for the research, which aims to explore the huge themes of landscape and memory and to reconstruct their intimate relationship, drawing on different contributions, from Fellini’s movies, through the poetic vision of authors such as Zanzotto, Pasolini and Naldini, to a reflection on the criticality and paradoxes that affect these two topics today. Starting from this theoretical dissertation and the analysis of several case studies, different in their methods and tools, we suppose the potentiality of memory in highlighting the landscape otherness, not just its identity. This is followed by an investigation applied to a familiar territory: the city of Pordenone, in north-eastern Italy, and its surroundings. Various types of memories were collected and catalogued, found within the cultural panorama of the city, but not limited to. What emerges is the peculiar richness given by a framework that shows multiple juxtaposed points of view, and therefore multiple representations of the same territory. Eventually, we propose a communication format for the cultural regeneration of the urban landscape.

In quale misura il ricordo influenza l’immagine che il nostro sguardo intesse del territorio? Dal seguente quesito prende avvio la ricerca, che si pone l’obiettivo di sondare i vasti temi del paesaggio e della memoria e di ricostruirne l’intima relazione, facendo tesoro di contributi differenti, dal cinema di Fellini, passando per la visione poetica di autori quali Zanzotto, Pasolini e Naldini, fino ad arrivare a una riflessione sulle criticità e i paradossi che oggi investono questi due concetti. A partire dalla seguente dissertazione teorica e dall’analisi di molteplici casi studio, che propongono approcci e strumenti anche molto dissimili, si giunge ad ipotizzare il ruolo della memoria nella valorizzazione dell’alterità, e dunque non solo dell’identità del paesaggio. Segue l’indagine applicata a un territorio familiare: la città di Pordenone e i suoi dintorni. Sono state, quindi, raccolte e catalogate diverse tipologie di memorie, rintracciate all’interno del panorama culturale cittadino, ma non solo. Si è colta la ricchezza che il modello a palinsesto – nella più recente accezione del termine – è in grado di restituire, giustapponendo punti di vista, e dunque rappresentazioni molteplici per uno stesso territorio. Infine, si è giunti a ipotizzare un format comunicativo per la rigenerazione culturale del paesaggio urbano.

Paesaggio tra memorie. Alterità di rigenerazione culturale

Pavanel, Francesca
2020/2021

Abstract

To what extent does memory influence the way our gaze plots the image of the territory? This question is the starting point for the research, which aims to explore the huge themes of landscape and memory and to reconstruct their intimate relationship, drawing on different contributions, from Fellini’s movies, through the poetic vision of authors such as Zanzotto, Pasolini and Naldini, to a reflection on the criticality and paradoxes that affect these two topics today. Starting from this theoretical dissertation and the analysis of several case studies, different in their methods and tools, we suppose the potentiality of memory in highlighting the landscape otherness, not just its identity. This is followed by an investigation applied to a familiar territory: the city of Pordenone, in north-eastern Italy, and its surroundings. Various types of memories were collected and catalogued, found within the cultural panorama of the city, but not limited to. What emerges is the peculiar richness given by a framework that shows multiple juxtaposed points of view, and therefore multiple representations of the same territory. Eventually, we propose a communication format for the cultural regeneration of the urban landscape.
ARC III - Scuola del Design
21-dic-2021
2020/2021
In quale misura il ricordo influenza l’immagine che il nostro sguardo intesse del territorio? Dal seguente quesito prende avvio la ricerca, che si pone l’obiettivo di sondare i vasti temi del paesaggio e della memoria e di ricostruirne l’intima relazione, facendo tesoro di contributi differenti, dal cinema di Fellini, passando per la visione poetica di autori quali Zanzotto, Pasolini e Naldini, fino ad arrivare a una riflessione sulle criticità e i paradossi che oggi investono questi due concetti. A partire dalla seguente dissertazione teorica e dall’analisi di molteplici casi studio, che propongono approcci e strumenti anche molto dissimili, si giunge ad ipotizzare il ruolo della memoria nella valorizzazione dell’alterità, e dunque non solo dell’identità del paesaggio. Segue l’indagine applicata a un territorio familiare: la città di Pordenone e i suoi dintorni. Sono state, quindi, raccolte e catalogate diverse tipologie di memorie, rintracciate all’interno del panorama culturale cittadino, ma non solo. Si è colta la ricchezza che il modello a palinsesto – nella più recente accezione del termine – è in grado di restituire, giustapponendo punti di vista, e dunque rappresentazioni molteplici per uno stesso territorio. Infine, si è giunti a ipotizzare un format comunicativo per la rigenerazione culturale del paesaggio urbano.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/182797