The project is located in the city of Berlin and it is based on a previous design competition for the construction of an extension for the New National gallery of Mies van der Rohe. The aim of this competition is the creation of a new building fisically linked to the existing museum by a subterranean tunnel that crosses Sigismund strasse and which can hold many pieces of the art collection actually present in the Mies van der Rohe’s museum, as well as other collection including Marx Art Collection, Marzona Art Library, and many artwork of the Museum of Prints and Drawings and Art Library. In spite of the competition requirements about the architectural choices, the project has been realized considering two main aspects: first of all the relationship with the urban context of the kulturforum, and secondly the development of a main architectural theme as an efficent response to the complex of museum’s functions. Both of those aspects have been fullfilled considering many italian public palace and town hall as references: starting from them, the outcome is the architectural archetype of the Hall. A huge unique space that many century ago was used as a public space for reunions and discussion, but now conceived as the location for a different public aim: a new house for art and culture. So that the considered case studies have been fundamental as a guide for the development of the project, both for a solid urban connection and for the definition of the nature of the building. The theme of the hall higlithed many construction aspects, which were managed in order to clarify the architectural reason of the design choices. When a huge span must be covered, many structural and constructive aspects are inevitable. Therefore the following project aims to conciliate both of these three aspetcts in order to higlight the architectural paradigm of the hall, which were masterfully held by the Mies van der Rohe’s masterpiece.

Il progetto situato nella città di Berlino, alla base del seguente elaborato di tesi, si propone come reinterpretazione del bando di concorso relativo alla progettazione dell’ampliamento della Neue Nationalgalerie. L’obiettivo del bando di concorso è la realizzazione di un nuovo edificio che, fisicamente connesso alla Nuova Galleria Nazionale attraverso un tunnel sotterraneo che attraversa Sigismund Strasse, ospiti una parte delle opere della collezione assieme ad altre tra cui la Marx Art Collection, Marzona Art Library ed alcune opere relative al Museum of Prints and Drawings and Art Library. L’area di progetto infatti sorge nello spazio compreso tra la filarmonica e la Neue, fiancheggiando la Chiesa di San Matteo e Potsdamer Strasse. Il presente progetto, prendendo in considerazione i vincoli imposti dal bando relativamente alle questioni architettoniche e programmatiche, è stato realizzato tenendo in considerazione due aspetti: le relazioni urbana che il nuovo manufatto instaura con l’immediato contesto del Kulturforum e lo sviluppo di un tema architettonico/costruttivo che rispondesse opportunamente alle esigenze museali. Sulla base di alcuni riferimenti progettuali che comprendono entrambi gli aspetti sopracitati e non solo, è stato individuato il principio cardine del progetto: il paradigma dell’aula come “[...] spazio separato e alter dalla nautra” che “rappresenta la volontà di ricostruire una porzione speciale di quella ‘stanza smisurata’[...]”. Da qui il riferimento al carattere essenzialmente pubblico di questo ambiente che riporta all’archetipo della sala ipostila e dunque ai palazzi pubblici italiani. Un unico grande ambiente che, così come avveniva un tempo nelle basiliche, costituisce il luogo del riunirsi. Dunque, il riferimento ai palazzi comunali italiani ha guidato lo sviluppo del progetto sia sotto il punto di vista delle relazioni urbane che rispetto alla definizione del carattere dell’edificio stesso. Nel corso della progettazione sono stati approfonditi altri temi connessi, ma sempre con il supporto di riferimenti il cui carattere architettonico e costruttivo fosse noto. Di fatto il tema dell’aula ha messo in luce la necessità di compiere alcune scelte di carattere non solo architettonico ma anche costruttivo, con la pretesa di rendere chiara la ragione di ciascuna scelta operata. Le architetture a grandi luci infatti sono inevitabilmente interessate da un tema strutturale e costruttivo. Il progetto di seguito esposto tenta di coniugare entrambi questi aspetti, magistralmente realizzati all’interno dell’opera di Mies van der Rohe, con l’obiettivo di porre in luce un paradigma architettonico ovvero l’aula.

Il paradigma dell'aula : progetto per l'ampliamento della Neue Nationalgalerie

Quadro, Luca;COLOSIO, MATTEO;Migliorini, Riccardo
2020/2021

Abstract

The project is located in the city of Berlin and it is based on a previous design competition for the construction of an extension for the New National gallery of Mies van der Rohe. The aim of this competition is the creation of a new building fisically linked to the existing museum by a subterranean tunnel that crosses Sigismund strasse and which can hold many pieces of the art collection actually present in the Mies van der Rohe’s museum, as well as other collection including Marx Art Collection, Marzona Art Library, and many artwork of the Museum of Prints and Drawings and Art Library. In spite of the competition requirements about the architectural choices, the project has been realized considering two main aspects: first of all the relationship with the urban context of the kulturforum, and secondly the development of a main architectural theme as an efficent response to the complex of museum’s functions. Both of those aspects have been fullfilled considering many italian public palace and town hall as references: starting from them, the outcome is the architectural archetype of the Hall. A huge unique space that many century ago was used as a public space for reunions and discussion, but now conceived as the location for a different public aim: a new house for art and culture. So that the considered case studies have been fundamental as a guide for the development of the project, both for a solid urban connection and for the definition of the nature of the building. The theme of the hall higlithed many construction aspects, which were managed in order to clarify the architectural reason of the design choices. When a huge span must be covered, many structural and constructive aspects are inevitable. Therefore the following project aims to conciliate both of these three aspetcts in order to higlight the architectural paradigm of the hall, which were masterfully held by the Mies van der Rohe’s masterpiece.
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
21-dic-2021
2020/2021
Il progetto situato nella città di Berlino, alla base del seguente elaborato di tesi, si propone come reinterpretazione del bando di concorso relativo alla progettazione dell’ampliamento della Neue Nationalgalerie. L’obiettivo del bando di concorso è la realizzazione di un nuovo edificio che, fisicamente connesso alla Nuova Galleria Nazionale attraverso un tunnel sotterraneo che attraversa Sigismund Strasse, ospiti una parte delle opere della collezione assieme ad altre tra cui la Marx Art Collection, Marzona Art Library ed alcune opere relative al Museum of Prints and Drawings and Art Library. L’area di progetto infatti sorge nello spazio compreso tra la filarmonica e la Neue, fiancheggiando la Chiesa di San Matteo e Potsdamer Strasse. Il presente progetto, prendendo in considerazione i vincoli imposti dal bando relativamente alle questioni architettoniche e programmatiche, è stato realizzato tenendo in considerazione due aspetti: le relazioni urbana che il nuovo manufatto instaura con l’immediato contesto del Kulturforum e lo sviluppo di un tema architettonico/costruttivo che rispondesse opportunamente alle esigenze museali. Sulla base di alcuni riferimenti progettuali che comprendono entrambi gli aspetti sopracitati e non solo, è stato individuato il principio cardine del progetto: il paradigma dell’aula come “[...] spazio separato e alter dalla nautra” che “rappresenta la volontà di ricostruire una porzione speciale di quella ‘stanza smisurata’[...]”. Da qui il riferimento al carattere essenzialmente pubblico di questo ambiente che riporta all’archetipo della sala ipostila e dunque ai palazzi pubblici italiani. Un unico grande ambiente che, così come avveniva un tempo nelle basiliche, costituisce il luogo del riunirsi. Dunque, il riferimento ai palazzi comunali italiani ha guidato lo sviluppo del progetto sia sotto il punto di vista delle relazioni urbane che rispetto alla definizione del carattere dell’edificio stesso. Nel corso della progettazione sono stati approfonditi altri temi connessi, ma sempre con il supporto di riferimenti il cui carattere architettonico e costruttivo fosse noto. Di fatto il tema dell’aula ha messo in luce la necessità di compiere alcune scelte di carattere non solo architettonico ma anche costruttivo, con la pretesa di rendere chiara la ragione di ciascuna scelta operata. Le architetture a grandi luci infatti sono inevitabilmente interessate da un tema strutturale e costruttivo. Il progetto di seguito esposto tenta di coniugare entrambi questi aspetti, magistralmente realizzati all’interno dell’opera di Mies van der Rohe, con l’obiettivo di porre in luce un paradigma architettonico ovvero l’aula.
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